Autore: Redazione
01/02/2022

Gruppo Sae perfeziona l’acquisto da Gedi de La Nuova Sardegna attraverso una newco partecipata anche da soci locali

Nella società di cui diventa Presidente Alberto Leonardis ci sono pure Fondazione di Sardegna, Gruppo De Pascale e AbInsula; la raccolta resta alla Manzoni

Gruppo Sae perfeziona l’acquisto da Gedi de La Nuova Sardegna attraverso una newco partecipata anche da soci locali

Dopo l’accordo annunciato a novembre, da ieri Sae Sardegna (controllata dei Gruppo Sae - Sapere Aude Editori) è il nuovo proprietario del quotidiano La Nuova Sardegna. L’operazione di passaggio da Gedi News Network a Sae Sardegna è stata formalizzata a Cagliari e il passaggio delle consegne è avvenuto alla mezzanotte del 31 gennaio negli uffici della nuova società dove hanno sede la redazione e l’amministrazione del giornale. Alla firma del contratto di acquisto hanno presenziato il presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sae, Alberto Leonardis – che diventa anche Presidente della newco - e l’Amministratore Delegato di Gedi News Network, Fabiano Begal. Dopo l’acquisizione nel dicembre 2020 dei quotidiani Il Tirreno, la Nuova Ferrara, Gazzetta di Modena e Gazzetta di Reggio sempre da Gedi,, il Gruppo Sae aggiunge, con la Nuova Sardegna, un altro importante, storico e autorevole tassello del suo progetto di forte insediamento nel campo dell’informazione locale e nazionale. La compagine societaria è formata dal Gruppo Sae, azionista di controllo, Fondazione di Sardegna - uno degli azionisti più importanti tra le fondazioni che partecipano a Cassa Depositi e Prestiti e secondo azionista di Bper -, Depafin del Gruppo De Pascale (Maurizio De Pascale è il Presidente Camera Commercio di Cagliari e Oristano) e AbInsula, società di informatica di Sassari. La raccolta, come per gli altri citati quotidiani, resta in capo alla Manzoni, e ugualmente il Direttore Antonio Di Rosa è stato confermato alla guida del giornale.

La strategia editoriale

La Nuova Sardegna era dal 2016 gestita dalla DBInformation di Roberto Briglia e Gianni Vallardi attraverso un contratto di affitto che era appunto in scadenza a fine 2021. La Sae conferma così la propria strategia editoriale che punta su “autorevoli e storiche testate locali, nella ferma convinzione che l’editoria quotidiana di prossimità, cartacea e digitale, e il patrimonio professionale e umano che essa porta con sé, siano il fondamentale presupposto di un ritorno al futuro per l’intero sistema dell’informazione del nostro Paese”, come aveva commentato Leonardis.