GroupM definisce i 5 step per l'adozione della blockchain nel report “Blockchain & Marketing”
La società di WPP suggerisce di partire dall'impostazione di una data strategy ad hoc, di trasformare il database in registro distribuito, di comprendere a pieno la criptografia, di individuare un protocollo unico per la industry e di stabilire la forma, privata o pubblica, dei network

La blockchain ha goduto di momenti di grande notorietà negli ultimi anni, spinta dalle cripto-valute e dalla rigidità che impone alla condivisione delle informazioni. Il mondo dell'advertising, legato a doppio filo alla tecnologia e sempre più coinvolto nella questione trasparenza, non ne è rimasto certo indifferente e ha subito iniziato ad indagare tutte le strade di applicazione del registro condiviso. Secondo GroupM, il 2019 sarà un anno di svolta, in cui prodotti e soluzioni diventeranno accessibili a frange più vaste della industry. Il report della struttura di WPP, intitolato “Blockchain & Marketing”, individua 5 step che i marketer dovrebbero percorrere per raccogliere benefici sensibili dall'utilizzo del registro distribuito. Il primo è l'impostazione di una data strategy ad hoc, per capire come vengono distribuite le informazioni attraverso il web. A questa deve seguire un passaggio da un database distribuito a un registro distribuito, stabilendo così un punto d'inizio per la digital transformation. Il terzo passo consiste nella comprensione della criptografia, a guardia e protezione delle informazioni. Successivamente, la industry deve convenire in un protocollo unico e definito riguardo la blockchain. Per ultimo, i marketer devono decidere se i network debbano essere definiti da permessi privati, come le istituzioni finanziarie, o se invece debbano essere pubblici.
Una tabella per definire l'utilizzo della blockchain in programmatic
Il report comprende inoltre una flow chart per aiutare gli interessati a determinare le situazioni in cui usare la blockchain in programmatic e una lista di domande da cui dedurre se effettivamente il business di riferimento possa trarre giovamento dall'utilizzo della tecnologia. Sono infatti molti i brand che hanno provato a fare esperimenti con il registro distribuito. Tra questi ci sono ad esempio Unilever, AB InBev e Toyota, che ha registrato una crescita del 21% nelle performance grazie all'attivazione di una campagna in programmatic – firmata Saatchi & Saatchi e Lucidity - ottimizzata attraverso la blochchain. IAB Tech Lab ha attivato un programma pilota basato sulla tecnologia, e le soluzioni pubblicitarie in cui la ha impiegata hanno consegnato dati impressionanti: l'impression match rate è cresciuto del 13%, mentre il click match rate del 22%.