Google News Initiative: Olivia Ma illustra tutte le novità al Festival del Giornalismo
La direttrice del Google News Lab è intervenuta, venerdì scorso, nel corso dell’evento di Perugia, e ha fatto il punto su tutte le iniziative legate al progetto del colosso statunitense

Olivia Ma
Un anno fa è stata lanciata Google News Initiative, operazione con cui il colosso statunitense ha l'obiettivo di collaborare con il mondo dei media per identificare nuove modalità con le quali il giornalismo possa prosperare nell'era digitale. Nei primi mesi di lavoro gli sforzi di Big G si sono focalizzati sulla “sperimentazione”, con programmi incentrati su tre pilastri: lavorare con il mondo dell’informazione per far evolvere i modelli di business, far crescere il giornalismo di qualità e offrire stimoli per introdurre approcci nuovi nelle redazioni.
Per un futuro più forte
Venerdì scorso, a Perugia, nel suo intervento “Google News Initiative: cosa abbiamo fatto, cosa faremo per un futuro più forte per il giornalismo”, Olivia Ma, direttrice del Google News Lab, ha fatto il punto sul progetto. Il primo punto toccato dalla manager è stato indirizzato ai cosiddetti Realtime Content Insights, ovvero basare le strategie di contenuti e prodotto sui dati che arrivano dai lettori. “Un anno fa - ha detto Olivia Ma - abbiamo lanciato News Consumer Insights: si tratta di un rapporto basato su Google Analytics, che aiuta le organizzazioni del mondo dell’informazione, di ogni dimensione, a capire e segmentare il proprio pubblico per elaborare una strategia di abbonamenti. Migliaia di organizzazioni in tutto il mondo, tra cui BuzzFeed News, Business Insider, Condè Nast e Village Media, hanno usato questo strumento per misurare, capire e far crescere il proprio business. Di recente - ha continuato - abbiamo presentato un nuovo strumento gratuito per le statistiche, chiamato Realtime Content Insights, realizzato per aiutare le redazioni a prendere decisioni rapide basate sui dati per la creazione e la distribuzione di contenuti. I giornalisti potranno identificare gli articoli più letti tra il loro pubblico e gli argomenti generali più popolari nelle proprie regioni. Realtime Content Insights aiuta anche le redazioni a visualizzare i propri dati con una modalità a schermo intero ed è ora disponibile per gli editori che usano qualsiasi versione di Google Analytics”.
Sfruttare i dati
Propensity to Subscribe: usare i dati per migliorare l'esperienza degli utenti e sbloccare le entrate. Questo il secondo aspetto affrontato da Olivia Ma: “Lo scorso anno – ha commentato - abbiamo lanciato anche Propensity to Subscribe, un segnale in Google Ad Manager basato su modelli di machine learning per aiutare gli editori a identificare chi potrebbe essere interessato a pagare per i contenuti e chi no. Gli editori possono usarlo per presentare ai potenziali abbonati l'offerta giusta al momento giusto. Stiamo facendo progressi con i nostri modelli di propensione all'abbonamento: i primi test suggeriscono che i lettori nella fascia del 20% più alta hanno il 50% di probabilità in più di abbonarsi rispetto a quelli della fascia del 20% più bassa. Ad oggi, è in corso una fase beta di sviluppo del prodotto con undici partner nel mondo, tra cui il Washington Post e McClatchy. Abbiamo in programma di integrare questo segnale con Subscribe with Google più avanti nel corso dell'anno”.
Data Maturity Benchmark
Infine, Data Maturity Benchmark: valutare le capacità nell'ambito dei dati e migliorare la propria posizione. Questo l’ultimo tema affrontato da Olivia Ma nel corso del suo intervento a Perugia. “Il primo passo per migliorare le proprie capacità in tema di utilizzo dei dati - ha sottolineato - è capire la propria situazione, ad esempio rispetto ad altre società dello stesso campo. Ecco perché, in collaborazione con Deloitte, abbiamo presentiamo lo strumento Data Maturity Benchmark che aiuterà gli editori a valutare il proprio stato di maturità in materia di utilizzo dei dati, a confrontarsi con altre organizzazioni del mondo delle news e decidere i prossimi passi per migliorarsi. Lo strumento affianca un nuovo rapporto pubblicato da Deloitte - ha concluso - che esamina come le società che si occupano di notizie e di media possono usare i dati per aumentare il coinvolgimento degli utenti sulle piattaforme digitali e generare valore grazie alla monetizzazione di quelle piattaforme”.