Gay.it presenta l’app nativa per sistemi operativi iOS e Android

Forte del milione di utenti che ogni mese visitano il suo network, Gay.it, la principale testata LGBTQ italiana, lancia la sua nuova app nativa iOS e Android. Un momento molto atteso dalla community, ma anche un tool utile a testare nuovi modelli di business per il mondo editoriale. Nel variegato panorama delle app legate a testate di news presenti negli store, l’approccio di Gay.it presenta alcuni elementi di novità. Infatti, a fianco delle news curate 24/7 della redazione giornalistica, gli utenti potranno accedere alle funzioni più propriamente di community, creando un profilo geolocalizzato e utilizzando una chat real time. Posizionamento da leader “La community LGBT è stata protagonista dell’esplosione di app che utilizzano la geolocalizzazione in chiave social e dating, come la celeberrima Grindr - dichiara Daniele Iannaccone, Ceo di Com.Ma, editore del gruppo -. È evidente una forte traction per questi servizi, con una quota rilevante di utenti che sono anche disponibile ad acquistare servizi premium. Pur essendo un player indipendente, Gay.it ha un posizionamento da leader nella sua nicchia e distintivo su una tematica molto attuale, quindi non ha risentito di alcuni trend negativi nel mercato della pubblicità. Ma la competizione è ovviamente sempre molto dura, ed è inevitabile e direi anche necessario progettare modelli di business complementari. Ecco perché, nel coinvolgere il lettore nell’impegno a sostenere la nostra mission, quella di offrire i migliori contenuti LGBTQ+, anziché pensare a paywall o donazioni abbiamo immaginato di introdurre dei servizi freemium che hanno già riscontro sul mercato come chat e community e che, in potenza, potrebbero diventare un nuovo revenue stream”. Nuovi modelli La app di Gay.it offre News, Chat, Community in un’unica piattaforma gratuitamente, ma sono disponibili acquisti in-app di pacchetti premium per non visualizzare banner pubblicitari e per poter consultare un numero illimitato di profili. Un test interessante, un caso concreto di come un brand media possa affrontare il tema della sostenibilità offrendo strumenti che facilitino la condivisione e l’aggregazione della propria community.