Future of Italy, laboratorio operativo per lo storytelling di un Paese nuovo attraverso la lettura del percepito sociale
Matteo Flora, Andrea Fontana e Oscar Di Montigny, lanciano un nuovo progetto per raccontare il futuro della rinascita dell’Italia
Chi saremo e cosa dovremo fare dopo tutto questo? Nasce da questo interrogativo Future of Italy, il gruppo operativo per la narrazione di un mondo nuovo e la rinascita dell’Italia ideato e composto da Matteo Flora, fondatore di The Fool, Andrea Fontana, co-fondatore e Presidente di Storyfactory, e Oscar Di Montigny, fondatore e Presidente di BYE. Il progetto trova la sua dimensione in un laboratorio operativo per la rinascita dell’Italia attraverso l’analisi e la narrazione del percepito sociale. Mentre l’intero Paese è impegnato nella gestione e nella soluzione tattica dell’emergenza, Future Of Italy si sta dedicando ad una riflessione sistemica più ampia per il futuro del mondo nuovo, un futuro che andrà ricostruito sotto tutti i punti di vista: istituzionali, aziendali, sociali. Poiché ogni organizzazione sarà chiamata a questa missione, una vera e propria rivoluzione necessaria per una nuova normalità, Future of Italy ha sviluppato una visione strategica che dia la chiara consapevolezza di chi diventeremo e di quali azioni adottare una volta che sarà finita questa drammatica emergenza sanitaria, economica e sociale. Le analisi e le narrazioni di Future of Italy sul mondo nuovo avranno cadenza settimanale.

Andrea Fontana
Tre asset
L’approccio metodologico si sviluppa attraverso tre asset che rispecchiano le professionalità dei fondatori: la lettura specifica del percepito sociale grazie ai dati analizzati da Matteo Flora, la narrazione del dato e delle conversazioni online realizzata da Andrea Fontana per costruire un racconto sul coinvolgimento sociale, istituzionale e aziendale, ed infine la visione di Oscar Di Montigny per definire la struttura delle nuove organizzazioni dal punto di vista del loro impatto sul mondo. Il laboratorio operativo di Future of Italy sviluppa, quindi, la propria visione attraverso il connubio di insight strategici, nuove narrazioni e diverse responsabilità organizzative per coinvolgere attivamente le istituzioni, le imprese e i cittadini nella rinascita del nostro Paese.

Oscar Di Montigny
Analisi data-driven
Da questo approccio è nata un’ampia analisi data-driven, basata su oltre 55 milioni di conversazioni tra il 25 febbraio e il 25 marzo, tesa ad indagare il concetto di Italia e di italianità nel mondo e nel territorio nazionale. L’analisi delle conversazioni ha evidenziato quattro differenti polarizzazioni: timore e paura, confusione e incertezza, critica delle decisioni e dei risultati, speranza nel futuro. Se la paura ha dominato la prima fase delle misure di contenimento, questa ha lasciato velocemente il passo alla speranza e alla confusione verso le misure e la popolazione, rea di non rispettare i divieti, un atteggiamento in linea con lo spirito contrarian che da sempre contraddistingue una parte significativa della popolazione italiana. Importanti anche i numeri di chi manifesta forte confusione, soprattutto in occasione della diramazione dei decreti, sintomo di una comunicazione non sufficientemente chiara e trasparente rispetto alle misure. Infine, è importante sottolineare come speranza e critica rimangano le tipologie di conversazioni in crescita, con un trend di diminuzione di confusione e paura. A livello internazionale, invece, è in crescita la paura rispetto all’Italia e agli italiani, come anche l’incertezza rispetto alla adeguatezza delle misure adottate dall’Italia. La narrazione della criticità e della paura, si confermano un trend in crescita, la positività non è in altrettanto rapida ascesa. Rimane di fondamentale importanza sviluppare una narrazione che veda nel sacrificio, nella costanza e nella ripartenza dell’Italia una piattaforma di conversazione internazionale che ne rilanci il ruolo e lo standing.

Matteo Flora
Quattro Italie
L’evidenza del dato è che ci sono quattro Italie in questo momento, rappresentabili attraverso altrettanti profili socio-comportamentali: Gli Spaventati che temono il futuro e la condizione presente, raccontano il loro disagio e la loro incapacità di prendere decisioni. I Confusi che si trovano nella impossibilità di prendere decisioni informate perché non sono in grado di trovare informazioni univoche e rilevanti. I Critici che sono alla ricerca di un colpevole e si muovono nella dinamica di attacco a qualunque proposizione e iniziativa. Gli Speranzosi che raccontano i piccoli successi e si muovono verso la creazione di una visione positiva del futuro, in modo attivo e determinato. Tutti apparteniamo a uno di questi quattro profili e forse, in maniera liquida, transitiamo da uno all’altro. Questo dato è di assoluta importanza per chiunque ricopra adesso compiti di responsabilità e leadership. Istituzioni, aziende, CEO e imprenditori, brand, leader vari non possono prescindere dalla consapevolezza di dover personalizzare i propri messaggi chiave per entrare in contatto e parlare a quattro pubblici diversi. Quattro posizionamenti di vita che costringono i decision maker a progettare, costruire e diffondere racconti mirati.