Fieg e Anci annunciano un’alleanza per sostenere la giusta riqualificazione delle edicole e per la diffusione dell’informazione
Firmato ieri, a Rimini, il protocollo d’intesa tra l’associazione dei Comuni e la Federazione degli editori; il presidente Andrea Riffeser Monti: «Il punto vendita diventa, ora, un centro per i servizi al cittadino e di promozione dei giornali»
Gli editori di giornali e i sindaci italiani si alleano per sostenere la riqualificazione delle edicole, che diventino sempre più luoghi di promozione per la lettura dei giornali. E’ di ieri la firma del Protocollo d’intesa Fieg/Anci da parte del presidente della Federazione degli editori, Andrea Riffeser Monti, del presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e del coordinatore delle Città metropolitane Dario Nardella, sindaco di Firenze, durante l’Assemblea nazionale dell’Anci, che si è tenuta a Rimini. «Fieg e Comuni italiani si impegnano per lo sviluppo del punto vendita in un centro di servizi al cittadino - spiega Andrea Riffeser Monti - che avrà un ruolo nella promozione dell’informazione e della stampa. L’accordo Fieg/Anci rappresenta una novità a livello mondiale che farà scuola, perché è una ricetta che se non risolverà definitivamente i problemi della carta stampata, permetterà sicuramente di migliorare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni». Il presidente Fieg sottolinea anche il ruolo cruciale dell’accordo in un momento molto difficile dei rapporti tra editori e politica: «In un momento storico in cui il Governo attacca e soprattutto bistratta la carta stampata, la Federazione italiana degli editori risponde compatta con una serie di iniziative concrete». Fatto salvo il compito della stampa di raccontare la realtà con uno spirito critico e obiettivo, i sindaci «potranno, tuttavia, essere per sempre certi di trovare una sponda favorevole quando si tratterà di veicolare anche a mezzo stampa importanti iniziative di civilizzazione come la proposta di legge popolare volta a introdurre nelle scuole l’obbligo dell’insegnamento di educazione civica».
I contenuti dell’accordo
Ridurre i canoni delle edicole per le occupazioni di suolo pubblico; esonerare dall’imposta le locandine editoriali dei quotidiani e dei periodici esposte nei locali pubblici; ampliare le categorie di beni e i servizi offerti dagli edicolanti a cittadini e turisti garantendo che la parte maggioritaria del punto vendita sia comunque destinato alla stampa: sono alcuni contenuti dell’accordo. Altri obiettivi sono assicurare una presenza capillare delle edicole, anche nelle aree periferiche; individuare criteri volti alla liberalizzazione degli orari e dei periodi di chiusura dei punti vendita con l’obiettivo di garantire la presenza di rivendite di giornali in ogni momento possibile; riqualificare e ridefinire ruolo e funzione dei punti vendita con politiche di sostegno per la ristrutturazione e la sostituzione dei manufatti. I reciproci impegni prevendono che la Fieg supporti le campagne di Anci di educazione al civismo, mentre l’associazione dei comuni dovrebbe sostenere e promuovere con eventi pubblici e campagne le iniziative realizzate da Fieg di educazione alla lettura di quotidiani, periodici e libri, e di allargamento della platea dei lettori soprattutto giovani. Anci e Fieg si impegnano a favorire convenzioni tra Comuni ed editori associati per la pubblicazione di informazioni istituzionali e a promuovere, anche con il coinvolgimento di altri soggetti interessati, un evento annuale nazionale sulla situazione dell’editoria, con focalizzazione su quella di livello regionale e locale, e sull’impatto della normativa di settore per i rispettivi ambiti di interesse.
Le dichiarazioni dei sindaci
Ieri a Rimini il presidente della Fieg ha consegnato ad Antonio Decaro una medaglia come ringraziamento a tutti i sindaci impegnati nella lotta contro il degrado e in particolare al sindaco Cesare Mason di Piombino Dese per la sua risposta civile all’inciviltà. “La funzione dei quotidiani nel dibattito è fondamentale - ha detto Decaro - sono infatti i media che, mettendo a confronto opinioni e analisi, esprimono diverse posizioni su temi di carattere generale e di attualità, consentendo all’opinione pubblica di approfondire l’informazione. Preservarli significa garantire il pluralismo dell’informazione”. Dario Nardella ha invece sottolineato che l’iniziativa “punta a valorizzare il ruolo dell’informazione locale e a sostenere le edicole non solo come luoghi di distribuzione di quotidiani e prodotti di informazione ed editoriali, ma anche come veri e propri centri di servizio al cittadino e presidi sociali nei quartieri, con particolare riferimento alle periferie”.