Facebook spiega i meccanismi che ne regolano le attività search
In un post la società fa chiarezza su un segmento in ascesa: contano i comportamenti, le interazioni e la comunità, mentre non c’è alcuna influenza da parte di contenuti esterni
Settimana scorsa Facebook ha confermato che le ricerche al di fuori della piattaforma non influenzano quelle effettuate internamente dagli utenti del social network. In un post a firma Yee Lee, Product Manager di Facebook, la società ha svelato quali sono i fattori alla base dell’algoritmo di ricerca. Secondo quanto riferisce Lee, i risultati sono determinati dai comportamento degli user: dai post condivisi dagli amici, le pagine che seguono, i Gruppi cui appartengono, eventi a cui hanno messo “Parteciperò”, oltre a qualsiasi contenuto con cui hanno interagito nel contesto del News Feed. “I risultati di ricerca su Facebook si basano anche sull’attività generale della comunità, compresa la popolarità di ciò che si sta cercando e quanto recentemente è stato pubblicato”, scrive Lee. L’azienda, quindi, classifica i risultati a partire dagli utenti e dalla comunità, i due elementi fondamentali di questo processo. “Vogliamo essere più trasparenti su cosa accade quando si cercano contenuti su Facebook. Perciò abbiamo creato un video per aiutare le persone che usano Facebook a comprenderne i fondamentali - cosa più importante, che mentre i risultati di ricerca sono impattati dall’attività delle persone su Facebook, non sono influenzati dalle ricerche al di fuori della piattaforma”, prosegue Lee. Il search è un segmento da poco esplorato da Facebook, che, a differenza di rivali tradizionali come Google e Bing, non offre alle aziende alcuna possibilità di ottenere maggiore visibilità nell’ambito delle ricerche dei suoi oltre 2 miliardi di utenti mensili. La strada sembra tracciata.