Facebook porta a casa un nuovo accordo in ambito musicale, questa volta a firmare è la major Warner Music Group
La piattaforma continua la sua marcia in questo settore con una licenza per l’utilizzo dei brani dell’etichetta per “esperienze social” sulle sue property
A poche settimane di distanza dalla firma di un ampio accordo di licenza con ICE, il principale rappresentante dell’indy label, Facebook ha continuato la sua marcia nel mondo della musica con la notizia che ora ha aggiunto Warner Music Group (WMG) e tutte le etichette del suo portfolio nel mix. Facebook ha firmato un accordo di licenza che copre tutti i cataloghi musicali registrati e pubblicati da Warner Music. La musica da questi brani può ora essere utilizzata in “esperienze social” su Facebook, Instagram, Messenger e Oculus. (WhatsApp per ora non è incluso).
Progetto più ampio
Facebook ha lavorato per mesi su una politica di licenze musicali più completa e alcuni credono che si stia preparando a fare un passo più grande nei servizi musicali stessi. Warner è stato l’ultimo a firmare tra le tre grandi case discografiche, dopo un accordo con Universal Music Group sui video generati dagli utenti, un accordo con Sony/ATV e un accordo di licenza con Kobalt, HFA/Rumblefish e Global Music Rights.
Obiettivo advertising
Si tratta di un accordo molto significativo: Warner Music sarà ora in grado di raccogliere royalties su brani che vengono utilizzati in video e messaggi; e chi pubblicherà contenuti su Facebook e la sua rete lo farà in modo giuridicamente chiaro. Per ora, questo riguarda solo il contenuto organico degli utenti consumer, ma sembra che i due studieranno anche come inserire questo aspetto nella pubblicità e in altri messaggi a pagamento.
Ambizioni top-secret
“Nell’ambito della partnership, WMG e Facebook continueranno a lavorare insieme per sviluppare nuovi prodotti che consentano agli utenti di personalizzare le proprie esperienze musicali su Facebook, Messenger, Instagram e Oculus”, ha dichiarato Warner. Facebook ha finora, rifiutato, di commentare le sue ambizioni a lungo termine nel mondo della musica, ma come riportato da TechCrunch, si è a lungo ventilato un interesse a costruire il proprio servizio di streaming, sulla falsariga di Spotify, Pandora e Apple Music.
Un passo più grande
Facebook ha lavorato per mesi su una politica di licenze musicali più completa, anche per questo sembra sempre più plausibile che si stia preparando a fare un passo più grande nell’ambito dei servizi musicali. A parte, Facebook ha anche perseguito un percorso secondario per dare ai creator l’accesso alla musica “no-name” attraverso un nuovo servizio che ha lanciato, chiamato Sound Collection.