Facebook intensifica la battaglia alla pubblicità sensazionalistica e acchiappa click
Gli annunci di scarsa qualità saranno penalizzati in sede di asta e gli inserzionisti che continueranno tali attività saranno anche segnalati
A maggio dell’anno scorso Facebook ha annunciato di voler accelerare la battaglia nei confronti degli annunci con un linguaggio sensazionale, come titoli associabili alla pratica del clickbaiting, o addirittura con contenuti scioccanti, dirompenti o dannosi. Mercoledì scorso, la società ha rivelato un’espansione dei suoi sforzi attraverso una netta riduzione di advertising di scarsa qualità. L’obiettivo è arrivare a eliminare questo tipo di pubblicità. A finire nel mirino sono soprattutto annunci che nascondono alcune informazioni, oltre a post promozionali che spingono all’engagement e a cliccare e a pubblicità con linguaggio sensazionalistico. Queste tipologie saranno svantaggiate nelle aste se non addirittura inabilitate a parteciparvi. Secondo Marketing Land, a subire l’impatto maggiore saranno categorie come Media, Entertainment e Politica, più propense a utilizzare queste forme di comunicazione. Gli inserzionisti che le perpetueranno, saranno segnalati potendo subire delle penalizzazioni nelle proprie campagne. Lo sforzo di Facebook non è solo di natura pubblicitaria: da ormai quasi cinque anni la piattaforma è impegnata alla rimozione di contenuti di bassa qualità dal News Feed.