Facebook Canvas cambia nome: ora si chiamerà Instant Experience
Questa non è l’unica novità in arrivo per gli inserzionisti, che avranno a disposizione anche maggiori informazioni sugli annunci e una inedita visualizzazione che combina le metriche di costo per sito web, app e canali offline
Facebook ha annunciato un nuovo nome per le sue campagne Canvas: Instant Experience. L’utilizzo di tale formato è più che raddoppiato nel corso dell’ultimo anno, anche perché può caricarsi 15 volte più velocemente rispetto ai siti web mobile standard. Oltre a un nuovo nome, ora avrà anche più funzionalità. Ai moduli istantanei esistenti, Facebook ha aggiunto modelli che semplificano la condivisione di informazioni di contatto con un’azienda, come l’Instant Customer Acquisition, che aiuta a rendere le call to action più visibili o l’Instant Form, che permette di acquisire contatti senza abbandonare l’Instant Experience, o ancora Instant Storytelling che utilizza anche immagini e video. Inoltre, Instant Experiences aggiunge automaticamente il pixel di Facebook alle campagne. Infine, aziende e professionisti potranno effettuare il retargeting sui clienti che hanno interagito con le esperienze istantanee e i pixel di terze parti possono essere incorporati per tracciare il coinvolgimento e confrontare le prestazioni con quelle di altre campagne, tramite strumenti di analisi o insight a scelta.
Informazioni più dettagliate
A partire da oggi, tutti gli inserzionisti su Facebook saranno in grado di vedere un elenco completo di placement contestuali in cui i loro annunci potrebbero apparire prima dell’inizio di una campagna e su dove effettivamente sono stati eseguiti dopo la fine di una campagna. Gli inserzionisti possono anche bloccare i loro annunci pubblicitari per non farli apparire su determinate aree sensibili (contenuti per adulti, gioco d’azzardo e così via). L’approccio di Facebook alla sicurezza del marchio è incentrato anche sulle blacklist, che richiedono frequenti modifiche e aggiornamenti. L’onere è che le agenzie e i loro clienti siano vigili nel monitorare dove si trovano i loro media.
Tutto in una metrica
Facebook, infine, presto non dividerà più la reportistica di conversione delle metriche dei costi per sito web, app e canali offline. In precedenza, gli inserzionisti avevano tre punti dati separati per analizzare le metriche di costo per canale. Quindi, il costo per l’acquisto di un sito web, il costo per l’acquisto di applicazioni mobili e il costo per l’acquisto offline sono ora tutti aggregati sotto un’unica unità di misura: Cost per Purchase. L’azienda ha, inoltre, aggiunto nuovi Standard Events e metriche specifiche per le applicazioni, tra cui le voci: Contact, Customize Product, Donate, Find Location, Schedule, Start Trial, Submit Application e Subscribe.