Cambio organizzativo in Facebook: Atlas passa alla divisione marketing sciences
La novità è effettiva da un paio di settimane, non ha comportato licenziamenti e riflette l’evoluzione dell’infrastruttura pubblicitarioa del social
Importante cambio organizzativo in casa Facebook. L’azienda di Menlo Park, infatti, ha spostato Atlas, la piattaforma acquisita da Microsoft nel 2013 dalla sua unit ad tech a quella di misurazione. La novità è effettiva da un paio di settimane. Dunque Atlas fa oggi capo al gruppo marketing sciences, guidato da Bad Swallwood, vp of measurement and insight. La divisione ad tech, invece, continuerà a essere guidata da Brian Boland, vp of ad tech. David Jakubowski, che ha guidato Atlas fino a oggi, continuerò a far parte del team di Boland mentre il resto della sua squadra lavorerà con Smallwood. Come riporta Business Insider, non sono previsti licenziamenti e il brand Atlas sarà mantenuto.
La storia di Atlas
Quando Facebook ha acquisito Atlas - un ad server con strumenti per la misurazione – l’idea era quella di creare una via alternativa al monopolio di DoubleClick nel business display. Con Atlas, infatti, gli inserzionisti potevano servirsi degli avanzati strumenti di targeting per comparre pubblicità su siti terzi. Facebook ha poi lavorato per sviluppare una DSP interna ma a marzo dell’anno scorso ha ritirato il progetto, a causa della massiccia presenza di bot e di pubblicità di qualità troppo bassa. Perciò, spiega ancora Business Insider, Atlas è diventato soprattutto uno strumento di misurazione cross-platform. Le funzionalità di ad serving sono tuttora attive ma vengono utilizzate specialmente per l’accuratezza dei dati così da poter assicurare una precisa misurazione. Business Insider ha incontrato a New York Boland e Smallwood, per farsi spiegare meglio la loro visione di Atlas e di come questa opererà all’interno del team marketing sciences, che combina le capabilities interne di misurazione con le partnership in materia con realtà come Datalogix e Nielsen. E per i due manager Atlas dovrà assumere lo stesso approccio di Facebook, quello del “people based marketing”, per misurare le performance pubblicitarie di tutto il web. In questo senso Facebook gioca in una posizione di vantaggio: potendo ricavare first-party data attraverso gli accessi degli utenti è in grado di seguire gli stessi su più device.
Le ultime evoluzioni di Facebook
Al di là delle ultime evoluzioni di Atlas, il 2016 è stato un anno caratterizzato da diversi cambiamenti per Facebook. La società ha chiuso le operazioni di FBX, l’exchange proprietario per la pubblicità desktop, e LiveRail, l’ad video exchange acquisito per circa 500 milioni di dollari nel 2014. Allo stato attuale, la punta di diamante dell’infrastruttura pubblicitaria è rappresentata da Facebook Audience Network (FAN), l’exchange nato per mobile che si è recentemente aperto a video e desktop.
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