“Start in touch - L’innovazione a colazione”: DigiTouch svela i segreti del performance branding
È giunto al quarto appuntamento il progetto formativo organizzato dal Gruppo per parlare con i player del settore delle attuali sfide del marketing. Temi centrali dell’incontro di ieri a Milano: dall’analisi del dato a come utilizzarlo come strumento di verifica e ottimizzazione on going del media

di Anna Maria Ciardullo
Per il Gruppo DigiTouch l’innovazione si consuma di buon mattino. È giunto, infatti, al quarto appuntamento, il progetto formativo dell’azienda “Start in touch - L’innovazione a colazione”, destinato ai player del settore come occasione di confronto sui temi più caldi del momento. Titolo dell’incontro di ieri, organizzato a Milano: “La nuova sfida del marketing: dall’analisi del dato al performance branding. I dati come strumento di verifica e ottimizzazione on going del media”.
I relatori
Roberto Cirtoli, sales director del Gruppo, ha introdotto i lavori, lasciando la parola ad Annarita Olivieri, managing director di Performedia, Luca Pizio, head of digital strategy di DigiTouch Agency e infine a Marco Gallo, agency development manager di Google. Partendo da una panoramica sugli strumenti e sui vantaggi della Data Intelligence, i relatori hanno evidenziato come eseguire un efficace real time check attraverso l’uso di modelli econometrici e l’utilizzo del dato. Infine Google ha offerto un esempio di applicazione concreto mostrando come YouTube sia diventato un canale per generare performance.
Data Intelligence
L’incontro è iniziato ripercorrendo la storia dell’evoluzione dell’analisi dei dati che, come ha spiegato Pizio, dai primi esempi più grezzi, risalenti agli anni 80, oggi si è trasformata, diventando a tutti gli effetti una forma di intelligence, dal report all’analisi, dal monitoraggio alla prediction. «La Data Intelligence è partner ideale del marketing - ha commentato Annarita Olivieri - e ha consentito di creare dei modelli predittivi basati su dati statistici che permettono agli stakeholder di definire le proprie strategie in base ad insight misurabili. Il dato di qualità e la misurazione delle attività sono, infatti, strumenti essenziali e l’utilizzo corretto del dato è l’antidoto alla dispersione dei budget».
Che cos’è il performance branding?
«Per performance branding s’intende, dunque, un cambio di approccio all’attività di marketing - spiega Pizio - che ha l’obiettivo di misurare il ROI di tutti i mezzi coinvolti, tracciando in modo efficiente ogni singolo dato e la sua analisi, la creatività, la gestione dei funnel del cliente e così via, tutti processi da mettere a fattor comune per ottimizzare una strategia e guidarne, appunto, la performance».