Autore: Redazione
07/11/2016

Elezioni presidenzali Usa: il confronto tra tre generazioni al voto

Millennial vs. X Generation vs. Baby Boomer: uno studio di Digilant sui profili di chi sceglierà Clinton o Trump

Elezioni presidenzali Usa: il confronto tra tre generazioni al voto

“US Voter Persona Study: Trump and Clinton voters Across Three Generations” è lo studio di Digilant che prende in esame gli elettori Usa attraverso tre generazioni, Millennial, Generation X, e Baby Boomer. A un primo sguardo, questo pubblico mostra parecchie somiglianze. Ma, a un’analisi più approfondita, ci sono profonde differenze sotto diversi punti di vista. metodo La metodologia dello studio ha fatto leva su Consumer Persona, la piattaforma di modello predittivo sugli insight proprietaria: grazie all’utilizzo di dati sui consumatori di terze parti, è possibile prevedere la probabilità che un utente compia una azione. In particolare, Consumer Persona elabora sei segmenti di dati di terze parti - in base all’età e affinità verso i due contendenti Hillary Clinton o Donald Trump - per individuare le preferenze uniche, gli interessi e i comportamenti di ciascuna audience. “Lo studio di Consumer Persona arriva in un momento critico per gli inserzionisti che lavorano con strumenti di programmatic che vogliono colpire e coinvolgere gli elettori in questo preciso momento di voto”, ha detto Alan Osetek, Global ceo, Digilant. Di seguito i principali risultati dello studio. I Millennial:  I Millennial che sostengono Trump e Clinton condividono un interesse in comune: sono forti consumatori. Tuttavia sono divisi da diverse abitudini di acquisto e preferenze. Per esempio, i Millennial supporter di Trump acquistano online durante tutto l’anno, mentre i Millennial a favore di Clinton preferiscono concentrare i loro acquisti in occasione delle principali festività come il Black Friday e il Cyber Monday. La Generazione X  Lo studio rivela che gli elettori della Generazione X sono molto diversi tra di loro, soprattutto in fatto di scelte di attività d’intrattenimento. La parte di Generazione X che sostiene Clinton è più spessa coinvolta in attività sportive e all’aria aperta, mentre i sostenitori di Trump preferiscono riempire il proprio tempo con video giochi e musica in streaming. I Baby Boomer  Gli elettori di questa categoria a favore di Trump o di Clinton condividono l’interesse per l’acquisto di oggetti d’antiquariato e oggetti da collezione, ma si dividono quando si tratta di consumo dei contenuti. I Baby Boomer sostenitori di Trump sono appassionati di tecnologia e preferiscono scaricare i contenuti di loro interesse. Al contrario, i Baby Boomer sostenitori Clinton preferiscono leggere magazine cartacei e libri. I sostenitori di Hillary Clinton  I sostenitori di Hillary Clinton che fanno parte della Generazione X e dei Baby Boomer condividono l’amore per l’arte e l’intrattenimento. Uno sguardo più ravvicinato, tuttavia, mette in evidenza alcune profonde diversità: la Generazione X preferisce godere di queste attività a casa, mentre i Baby Boomer preferiscono uscire per recarsi al teatro o al cinema. I sostenitori di Donald Trump  I sostenitori di Trump presentano sfaccettature molto diverse. I Millennial che lo sostengono sono esperti di investimenti finanziari e grandi fan del commercio elettronico, mentre gli appartenenti alla Generazione X sono appassionati di videogiochi e preferiscono lo shopping nei negozi tradizionali. I Baby Boomer, invece, esprimono preferenze per prodotti fatti in casa e scelgono di fare acquisti tramite i cataloghi di vendita per corrispondenza. In sintesi, i brand che cercano di capitalizzare le elezioni 2016 devono investire il proprio budget in advertising programmatico con oculatezza, sganciandosi da ragionamenti basati esclusivamente sull’affinità verso un candidato o l’altro, a favore di logiche legate allo studio dei dati.  <