Dall’AI al GAFA nella televisione, 10 tendenze dei social media nel 2018
Kantar Media rivela la top ten dei trend per il 2018. L’irruzione dell’Intelligenza Artificiale, la generalizzazione delle realtà alterate fanno parte dello speciale elenco

È passato solo un mese ma non c’è da perdere tempo, il social non attende i dubbiosi e cambia pelle costantemente, anche solo per fare un piccolo passo. Kantar Media lo sa e ha subito individuato i possibili 10 trend, anche detti tendenze che andranno a caratterizzare l’ambito in quest’anno ancora fresco di nascita.
Il contenuto al centro delle strategie del brand
Stiamo entrando in una fase di grandi rivoluzioni tecnologiche ma ciò che i brand tendono a dimenticare è che questa rivoluzione è intrinsecamente collegata a quella dei contenuti. Realtà Aumentata, Realtà virtuale e The Internet of Things non sono altro che un ponte offerto dalla tecnologia tra il reale e il virtuale. In altre parole, il content diventerà necessariamente il collegamento tra oggetti, persone e tecnologia.
Il Fenomeno dell’Intelligenza Artificiale
L’IA verrà introdotta gradualmente nei prossimi anni sulle piattaforme social e in tutte le aziende che vogliono competere sul mercato. Aloha, il dispositivo di chat video di Facebook, che verrà presentato ufficialmente nel maggio 2018, è un ottimo esempio dell’uso del Deep Learning e di come verrà integrato nella nostra vita quotidiana”, conclude la principale società di media intelligence.
La generalizzazione delle realtà alterate
Queste tecnologie diventeranno presto grandi mercati di nicchia e avranno bisogno di un’immagine più consolidata. Tuttavia, nonostante il successo di Pokémon Go, simili strumenti non verranno adottati in maniera massiccia durante lo stesso anno, anche se Mira Prism ha realizzato degli auricolari wireless per la realtà aumentata, collegata dall’iPhone, che venderà per 99 dollari, un importo accessibile a tutti.
L’incursione delle piattaforme social nella televisione
Secondo Andrew Huchinson, esperto di social media: “La televisione, come dispositivo, è ancora dominante, ma non è lo stesso per il contenuto che vediamo sulla tv, che è differente. I telespettatori attuali non seguono più i rigidi orari dei programmi, ma vogliono scegliere loro cosa vedere e quando (…) Tutto sta cambiando e i social network ne sono consapevoli”. Twitter, Snapchat e Facebook si stanno già adattando a questa nuova realtà e vogliono progettare un nuovo modello che sia tra la televisione tradizionale, quella in streaming e le piattaforme di video on demand come Netflix, dotato di un social chat.
La pubblicità sui social afferma la propria creatività
Nonostante la sua ricaduta nel 2017, causata tra l’altro dalla mancanza di standard sulla visibilità delle campagne, questo modello pubblicitario diventerà nel 2018 qualcosa di più personale, interattivo e apprezzato dal consumatore. “Si tratta di generare valore sia ai brand che ai consumatori, e questo è un concetto che dovrebbe essere sviluppato in altri settori”, afferma Kantar Media.
L’influence marketing diventa inevitabile
Sempre più brand hanno raggiunto risultati grazie a questa strategia e, pertanto, scommetteranno su di essa anche nel 2018. Tuttavia, ci sono molti approcci diversi, quindi ogni azienda dovrebbe assicurarsi di scegliere quello in linea con i propri obiettivi. Per raggiungere l’obiettivo, sarà molto utile Traackr, una soluzione IRM integrata che supporta strategie a lungo termine e consente ai marchi di gestire le relazioni con gli influencer allo stesso modo dei loro consumatori.
Il video
Facebook afferma che il formato testo smetterà di essere usato tra 5 anni e che tutto sarà in formato video. Tuttavia, i brand dovrebbero continuare a optare per altri formati interattivi che combinano entrambi, poiché continueranno a generare coinvolgimento tra i consumatori.
Consumatori attenti ai loro dati
Sorprendentemente, la generazione Z risulta la più attenta allo sfruttamento dei suoi dati personali e, per questo motivo, fanno la loro navigazione in privato, o creano persino su instagram ‘finsta’ (un account “falso o solo per fare amici) oltre al loro “rinsta” Account (quello vero). Secondo il ricercatore olandese Tijman Shep, citato da Kantar Media, una certa attitudine potrebbe spingere verso il social cooling, “uno stato caratterizzato da una preoccupazione viva di ciò che pubblichi o piace sui social network”.
L’amplificazione della lotta contro le Fake News
Lo studio ‘Trust in News’ di Kantar mostra quanto le piattaforme social siano le fonti di informazione a ispirare meno fiducia, raccogliendo solo il 33% delle opinioni positive. Per questo motivo, migliorare l’algoritmo per combattere le notizie false è diventato una delle principali priorità dei social network per questo 2018.
Il modello cinese si impone
Nel mercato occidentale, Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram sono applicazioni indipendenti. Tuttavia, i social network cinesi usano un modello “integrato”, dal momento che i consumatori preferiscono un approccio più globale, in cui tutto avviene all’interno di un’applicazione centralizzata (WeChat, QQ, Weibo, ecc).