Autore: Redazione
25/03/2022

Crescita record dei pagamenti digitali in Italia, che raggiungono nel 2021 i 327 miliardi di euro

La dinamica più importante riguarda le attività tramite smartphone e dispositivi wearable in negozio, che superano i sette miliardi di euro e raddoppiano il loro valore rispetto al 2020. Continuano a crescere anche le transazioni contactless. Le evidenze emerse dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano

Crescita record dei pagamenti digitali in Italia, che raggiungono nel 2021 i 327 miliardi di euro

In Italia i pagamenti digitali continuano a crescere con forza anche in un secondo semestre caratterizzato dallo stop del Cashback e raggiungono nel 2021 i 327 miliardi di euro, con una crescita complessiva nell’anno pari al +22% rispetto al 2020. Protagonisti della dinamica del comparto si confermano le attività tramite carte contactless, che raggiungono i 126,5 miliardi di euro, e quelli effettuati in negozio tramite smartphone e altri oggetti indossabili (oltre 7 miliardi di euro). Queste alcune delle evidenze emerse dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, oggetto del convegno “Innovative Payments: the new normal”. “La pandemia da Covid-19 ha colpito molto duramente diversi comparti economici, ma non ha bloccato il mondo dei pagamenti elettronici” commenta Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano “Questi ultimi, infatti, hanno fornito ai cittadini italiani e non solo i mezzi per effettuare sempre più acquisti online nelle fasi di lockdown e sempre più pagamenti ‘contactless’ al momento delle riaperture dei negozi. Nonostante questo, il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite è peggiorato. L’Italia, infatti, superata già nel 2019 dalla Grecia e nel 2020 dalla Germania, è scesa al 25° posto (su 27) nella classifica continentale e precede solamente la Romania e la Bulgaria, che hanno però crescite nell’anno superiori a quella italiana”.

I pagamenti digitali nel secondo semestre del 2021

Il secondo semestre del 2021 ha perso uno dei driver della crescita rilevata nei primi sei mesi dell’anno: l’iniziativa del Cashback (adottata da quasi 9 milioni di italiani, circa il 18% della popolazione maggiorenne) è infatti stata inizialmente sospesa e poi definitivamente cancellata dal governo, a favore di misure di incentivo per i commercianti. Proprio in questo contesto, però, gli italiani hanno dimostrato il cambio di passo definitivo nei confronti della digitalizzazione dei pagamenti: anche senza incentivi, i pagamenti digitali continuano a crescere con la stessa forza anche nella seconda metà dell’anno, raggiungendo quota 327 miliardi di euro e con un incremento complessivo rispetto al 2020 pari al +22%. “L’effetto ‘rimbalzo’ rispetto all’emergenza pandemica del 2020 è sicuramente una componente importante, ma è in termini relativi che la crescita risulta ancora più apprezzabile” aggiunge Valeria Portale, Head dell’Osservatorio Innovative Payments “Nel 2021, infatti, la penetrazione dei pagamenti elettronici sui consumi delle famiglie arriva a quota 38%, con una crescita di ben cinque punti percentuali. Appare quindi evidente come l’effetto combinato della pandemia (ossia l’attenzione verso i metodi contactless e la necessità di sfruttare i pagamenti online) e degli incentivi ai consumatori abbia innescato un cambiamento di abitudini da parte degli italiani”.

Contactless, Mobile e Wearable

I pagamenti con carte contactless (pari a 126,5 miliardi di euro nel 2021) si confermano anche nel 2021 i preferiti dagli italiani per effettuare acquisti nei negozi fisici. Questa tendenza è stata resa possibile dalla diffusione delle carte e dei POS abilitati, spinta dall’innalzamento del limite per i pagamenti senza PIN dai 25€ ai 50€, e acuita nel corso del 2020 e del 2021 dai timori legati al Coronavirus e al possibile contagio dovuto al “contatto”. A rappresentare la maggiore crescita del comparto ci sono però i Mobile e Wearable Payments in negozio (ovvero pagamenti da smartphone o da oggetti indossabili, come gli smartwatch), che superano infatti i sette miliardi di euro, raddoppiando il loro valore rispetto al 2020 (+106%). Questo successo è da ricondursi alla combinazione di una serie di fattori: semplicità, velocità e utilità, percepita nell’uso quotidiano, portano infatti gli utilizzatori di questi strumenti a preferirli rispetto ad altri metodi. Al concetto di Mobile Wallet, ovvero lo smartphone che va a sostituire il portafoglio fisico in molti dei suoi scopi, si stanno affiancando i wearable, utilizzati in maniera più specifica per il pagamento contactless, ma capaci di rendere l’esperienza di pagamento in alcune situazioni ancora più veloce e semplice per il consumatore. “Tra i trend più interessanti dell’ultimo anno, il ‘Buy Now, Pay Later’ merita sicuramente una menzione, essendo cresciuto con un ritmo senza precedenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Anche in questo caso l’emergenza sanitaria, avendo accelerato gli acquisti online e la ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua diffusione”, conclude Ivano Asaro, Head dell’Osservatorio Innovative Payments.