Autore: Redazione
12/10/2021

Connettersi con il proprio pubblico: il  brand engagement firmato Traipler.com

La Client Manager della piattaforma di video content marketing Angela D’Aprile spiega come i marchi possano costruire relazioni autentiche con i consumatori

Connettersi con il proprio pubblico: il  brand engagement firmato Traipler.com

I modi, i tempi e gli strumenti della comunicazione cambiano. Da almeno 10 anni è una rivoluzione veloce e costante, la comunicazione si reinventa e si adatta per raggiungere sempre lo stesso e identico obiettivo: conquistare il target. Il pubblico desidera essere conquistato e la pandemia ha aumentato in modo evidente il bisogno di relazioni e contatti, anche con i brand. Le persone hanno bisogno di credere e di creare scambi veri. Ecco che i brand devono ‘entrare nella narrazione quotidiana e vera delle persone’, recuperare quella capacità sociale che se unita alle potenzialità dei social e dei video, oggi può diventare reale partecipazione. Parola di Traipler.com (https://www.traipler.com/it), piattaforma di video content marketing specializzata nello sviluppo di campagne video dinamiche e multicanale, con esperienza e progetti sviluppati per le più grandi agenzie di comunicazione e per i più grandi brand nazionali e internazionali.

Format reali

È il momento di ‘agire’, i social media sono diventati amplificatori di realtà, tutto quello che è costruito lo si riconosce subito. Stabilire connessioni autentiche diventa per i brand un imperativo categorico, farlo con i video è la miglior strada da percorrere. Secondo Angela D’Aprile, Client Manager dell’agenzia, “Dai social network ai broadcast, alle piattaforme video online, i video che raccontano il reale sono diventati spazi in cui i brand attivano una interazione vera con il proprio pubblico. In termini di strategia questo è già una rivoluzione: dal ‘tutto adesso’ (like, share, buzz in rete, commenti consumati in poche manciate di ore) a ‘un po’ tutti i giorni’ con contenuti video pensati e veicolati con periodicità e costanza, come accade, del resto, nella costruzione delle relazioni reali, dal vivo”. Ecco che, in piena pandemia, i brand si sono fatti portavoce di messaggi di speranza e di futuro, costruendo così quella relazione di fedeltà che diventa anche fedeltà di scelta e d’acquisto. L’hanno fatto con i classici spot tv, ma soprattutto con produzioni video pensate per i canali social per alimentare la relazione quotidianamente. Il brand entertainment si è evoluto e ha prodotto vere e proprie brand web series, con palinsesti realizzati ad hoc per la fruizione online e social nei tempi e nei modi preferiti dal pubblico.

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Eni - The Yellow Sofa

Anche aziende come Eni hanno scelto di comunicare in modo più semplice concetti complessi attraverso l’esperienza della docu-serie: “The Yellow Sofa (https://www.traipler.com/it/case-study/produzione-video-eni), sei puntate prodotte da Adnkronos in collaborazione con Traipler.com, per raccontare su Eni.com il mondo delle energie rinnovabili e sostenibili attraverso chi crede davvero nel loro sviluppo e ci lavora ogni giorno e da tempo. Professionisti e scienziati: Gianmaria Sannino, climatologo dell'Enea; Massimo Temporelli fisico, presentatore, divulgatore scientifico; Valerio Rossi Albertini, ricercatore, fisico del Cnr, divulgatore scientifico e presentatore; Chiara Montanari, ingegnere, primo capo spedizione donna in Antartide; Roberto Bassi, professore di Fisiologia Vegetale al Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona. Esperti cui Eni dà voce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico mostrando l’impegno a sostegno delle energie rinnovabili e dello sviluppo di nuove tecnologie innovative per produrre l’energia di domani.

Italy From A Window

Allo stesso modo, altro mercato: “Italy From A Window” (https://www.traipler.com/it/case-study/produzione-video-jeep) è la docu-serie lanciata da Jeep Italia, prodotta da Publicis Sapient con Traipler.com, in pieno lockdown. Jeep si è fatta portavoce del bisogno di uscire di casa, di riappropriarsi di quei luoghi dati spesso per scontati o ancora da scoprire, e così inizia un viaggio vero, quello che tutti avrebbero voluto fare, viaggio in cui lo spettatore percorre da Nord a Sud tutti i luoghi più belli d’Italia a bordo della gamma di SUV Jeep. Il brand ha continuato a sottolineare i suoi valori di libertà e si è fatto portavoce del comune sentire di tutti in quel momento storico: presto torneremo a viaggiare.

La tecnologia al servizio delle relazioni

Questa evoluzione è anche tecnologica: “Realizzare una strategia video declinata nel tempo implica costi e tempi di produzione considerevoli per i brand, per questo la tecnologia è il miglior alleato del video storytelling oggi. Con l’idea di supportare e agevolare i nostri clienti abbiamo costruito una piattaforma proprietaria capace di sviluppare processi che ci permettono di gestire produzioni video ovunque, in tempi di attivazione rapidi, e con la restituzione di decine di output video con solo un giorno di riprese. A costi accessibili per ogni brand. Presto rilasceremo interfacce dedicate che renderanno agile anche i workflow di fornitori, clienti e partner”.

‘Dimmi la verità’

Secondo Angela D’Aprile “Le strategie video costruite con l’obiettivo di ‘dire la verità’ hanno il potere di coprire tutto il funnel relazionale: dalla costruzione del marchio alla consapevolezza dei prodotti, fino alla determinante che porterà all’acquisto, alla scelta, ogni fase della canalizzazione della relazione può essere coperta da un video. Farlo certo non è semplice, gli utenti associano ancora i contenuti brandizzati ai classici spot, alla comunicazione in cui tutti brand sono ‘leader’, i più sani, i migliori. Le strategie video del ‘dire la verità’ riescono in modo efficace in un’impresa che potrebbe apparire impossibile: trovare il punto di incontro tra quello che vuole l’utente e quello che vuole il brand. La risposta è ‘il tempo’: il brand vuole relazioni ‘durature nel tempo’, che generino relazioni d’acquisto fedeli e continuative; l’utente vuole brand che sappiano ‘esserci nel tempo’, che non tradiscano fiducia e aspettative. Definito questo si mettono insieme gli elementi distintivi del brand e le caratteristiche degli utenti e si costruisce un terreno di comune confronto disseminato di video”.

Creatori di relazioni

In pratica, dopo la teoria e la strategia arriva la fase di creazione vera, quella che poi deve creare l’interazione reale con l’utente, e che solo esplorando ogni caratteristica del brand si può a costruire. “Mettersi nei panni dell’utente, o almeno, ascoltare, è indispensabile per creare una produzione video (https://www.traipler.com/it/marketing-objective/#sendhere) che dia centralità al brand ma sappia al tempo stesso calarsi nella realtà dell’utente, che sia perfetto per l’utente nel momento esatto in cui entrerà in contatto con lui. Abbiamo imparato negli ultimi mesi quanto la qualità delle relazioni sia determinante, e per il video storytelling vale la stessa regola”. Se i brand desiderano storie di valore devono metterci la faccia, devono ripensare le proprie strategie e scelte in un’ottica di qualità, valore sociale, verità. Sono tempi di profondi cambiamenti sociali e Traipler.com assicura che il modo migliore per arrivare dritto al cuore degli utenti è usare i video per generare esperienze uniche, sviluppare progetti sartoriali, declinarli nel tempo e cross channel.