Autore: Redazione
22/04/2024

Comunicare vuol dire creare relazioni: l’adv valoriale di Cookies Agency

L’agenzia milanese si muove tra ATL e progetti digitali con l’intento di creare sempre una conversazione e dare il via a vere e proprie community. Le parole della CEO Francesca Mudanò

Comunicare vuol dire creare relazioni: l’adv valoriale di Cookies Agency

Francesca Mudanò

Comunicazione e marketing oggi, come è cambiato il ruolo e l’operatività di un’agenzia indipendente nel mercato odierno, quali spazi si sono aperti, quanto conta l’aspetto tecnologico nell’attività giornaliera ma anche nel percepito esterno? Si chiama Cookies Agency (https://www.cookiesagency.it/#1), è un’agenzia indipendente che recentemente ha presentato la sua nuova struttura. Accanto ai partner e CEO, Francesca Mudanò e Andrea di Castri, sono entrati Francesca Amami, Client Service Director, e Matteo Villa, Head of Social Media, con il duplice obiettivo di costruire relazioni significative con i clienti d’agenzia e sviluppare strategie digital sempre più efficaci.  Ci facciamo raccontare gli ultimi sviluppi  dalla CEO Francesca Mudanò (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv

Quando nasce Cookies e con quali obiettivi?

«L’attuale agenzia sorge nel 2021, anno della nostra acquisizione; la struttura è stata ribaltata e riconvertita. Cookies vuole sfidare lo status quo e si muove su una campagna alla volta: un modus operandi che racconta la nostra tensione rivolta a progetti che possano portare valore non solo economico, ma anche culturale, con messaggi che devono agire a vari livelli. Ci muoviamo a 360 gradi, sviluppiamo attività ATL come pure progetti digital, con l’ottica di creare sempre conversazione e far sorgere una community. Relazione è la parola chiave, quella che deve intercorrere tra brand e audience, in modalità sempre più bilaterali». 

Su quali basi deve poggiare oggi un’agenzia di comunicazione per poter funzionare?

«Occorre caratterizzarsi anche perché il mercato è molto saturo, in un’era in cui si assiste alla progressiva moltiplicazione degli spazi, con l’obiettivo di essere presenti ovunque. Magari ci si può concentrare su una dimensione verticale e quindi specializzata, oppure appoggiare una vision e un posizionamento differenti, e quindi il proprio stile, offrire una visione del mondo e del proprio pensiero, che poi è alla base della nostra attività ed è alla fine la strada che abbiamo deciso di seguire».

Con quali settori lavorate maggiormente e con quali vorreste approfondire possibili collaborazioni?

«Al momento siamo molto impegnati in ambito finance e fintech, come pure nel beauty e nel travel. Abbiamo lavorato con l’entertainment, di cui confesso la mia passione, e con il retail. Lavoriamo anche con Accendi Luce e Gas della Coop. Una nota relativa al nostro approccio al terzo settore, affianchiamo We World, onlus che si occupa di bambini e donne, ma non solo, e quest’anno abbiamo firmato la tessera di Emergency»

Come si relazione con l’innovazione e quindi AI e il mondo del Web3.0?

«Il nostro approccio è molto aperto e siamo al lavoro su un tool dedicato; per noi è uno strumento non da temere ma da integrare e utilizzare. Nel bisogno perenne di essere ovunque e comunicare sempre con la propria audience, c’è una moltiplicazione degli item da produrre sempre più elevata e l’AI ci consente di accelerare i processi, di scaricare alcune professionalità da un lavoro più basso per recuperare tempo il pensiero. L’AI è uno strumento che può portare alla ribalta il valore umano e di pensiero relativamente all’output dell’AI».

Cosa avete realizzato nel 2023 e cosa vi proponete di raggiungere in questo 2024?

«Il nostro è un approccio positivo che ci aiuta a creare abbondanza dal punto di vista del valore e cultura, ecco perché insieme alle nostre agenzie partner abbiamo creato un collettivo SOL, Side of Lorenteggio, e in questi giorni stiamo ospitando la mostra dei Mutoidi, un’esperienza cyber-punk nata negli anni 80-90. Ci attendono progetti di comunicazione sempre più integrati, sia sul fronte tecnologico sia su quello legato al pensiero, per progetti da vivere personalmente all’interno dei nostri spazi in Via Tagiura 17».

Come vedete mercato del 2024?

«Dobbiamo essere onesti e sottolineare come l’attuale anno non appaia dei più semplici. Di fronte abbiamo sfide notevoli che passano attraverso la contrazione dei budget e crediamo nel potere della creatività per vincere le difficoltà. Il primo quarter è andato a rilento, mentre il Q2 sembra andare meglio».

Le più recenti rilevazioni sul mercato dell’adv hanno segnalato un buon andamento, ci spiega quali sono i settori più prudenti e in cosa consiste essere più calmi e dove invece si sta verificando l’accelerazione?

«Posso rispondere in relazione a quello che viviamo nell’agenzia che è sempre spostato in avanti: iniziamo un progetto magari a novembre per poi andare on air a maggio e giugno. Rispetto alla visione generale dell’anno, notiamo un approccio conservativo, si vuole cominciare con i piedi di piombo per poi aumentare gli investimenti; qui ci aiuta ancora una volta la tecnologia che ci permette di monitorare passo dopo passo, di fare test e magari di aggiustare il tiro in corsa».