Citynews: bilancio dell’ultimo biennio, obiettivo 2021 +25%, via all’offerta in abbonamento
Luca Lani, Chief Executive Officer del gruppo, racconta traguardi e difficoltà in un’epoca carica di controversie, mentre parte il nuovo progetto legato al giornalismo investigativo locale realizzato grazie alla partnership con Google
Luca Lani, Chief Executive Officer
a cura di Sivia Antonini e Davide Sechi
Citynews, bilanci post covid. O forse ancora no, visti i chiari di luna in termini di contagi, che in questi giorni risalgono tanto da far riparlare se non di chiusure, e speriamo di non sentirle mai più nominare, almeno di massima prudenza. Che piaccia o no. Ma il digitale, quello, non si ferma, anzi è l’arma per niente segreta che ci ha fatto andare avanti, e che oggi è protagonista assoluta della vita quotidiana di ognuno di noi. Sul digitale hanno scommesso dodici anni fa Luca Lani e Fernando Diana, fondando il gruppo editoriale Citynews specializzato in informazione locale, o meglio di prossimità, e che oggi vanta 50 quotidiani metropolitani online, tra cui MilanoToday, RomaToday, BolognaToday, solo per citarne alcuni. A questi si aggiungono la testata nazionale Today.it, i canali internazionale EuropaToday.it e verticale AgrifoodToday.it. Citynews oggi conta 30 milioni di utenti unici e 258 milioni di pagine viste al mese (dati Comscore del ranking Total Audience a gennaio 2022), con una distribuzione multi-device che vede oltre il 70% delle visite provenire da smartphone e da tablet. E nonostante la pandemia, o forse proprio grazie alla vertiginosa accelerazione impressa al digitale durante l’emergenza, i numeri di Citynews in termini di ricavi sono positivi. Ce ne parla Luca Lani, Chief Executive Officer del gruppo.
Come avete vissuto l’ultimo anno?
«Abbiamo chiuso il 2020 con una crescita del 10%, e per quanto riguarda il 2021 dovremmo raggiungere un incremento del 25%. Il covid ci ha lasciato un grande interesse verso il digitale che noi abbiamo colto bene. Quest’anno ci sono maggiori difficoltà, pur nella crescita a doppia cifra. Ma ci sono anche due aspetti delicati: l’automotive, con la mancanza di componentistica, l’assenza di auto nuove e la conseguente riduzione della comunicazione; la seconda difficoltà è la guerra, con clienti pubblicitari che hanno ridotto le campagne adv. Tra metà aprile e inizio maggio si è percepito un calo di tensione, di preoccupazione rispetto al covid, e quindi si sta chiudendo un ciclo straordinario. È cambiata la comunicazione: durante i primi mesi della pandemia c’è stato un grande smarrimento, poi ecco arrivare l’accelerazione, grazie a una comunicazione istituzionale, adattata all’emergenza, con uno spostamento degli investimenti dalla radio al digitale. Ora si sta verificando l’ondata di ritorno, dopo due anni di consumo media impulsivo, le persone sono forse un po’ stufe. Noi non ne dovremmo risentire, perché ci occupiamo delle città».
Quali sono le ultime novità?
«Rimane il grande, rinnovato interesse del pubblico per l’informazione iper locale, e non solo in forma di hard news. Stiamo lanciando, a Milano e Roma, il nuovo Dossier, con l’obiettivo raccontare la vita delle città, per aggiungere uno strato di informazione slow, lenta e approfondita, per aiutare il lettore a capire cosa si celi dietro alcuni fenomeni metropolitani. Dossier impiega 12 nuove persone in redazione; complessivamente, il gruppo conta oltre 250 giornalisti, tra dipendenti e free lance, coordinati da 12 direttori responsabili. Il nuovo prodotto si occupa di giornalismo investigativo e impiega figure professionali che arrivano da quel mondo come, per esempio, "Report"; vogliamo fare un giornalismo molto più di impatto. Faremo un esperimento di un anno e poi cercheremo di portarlo ovunque. Faremo clamore».
Quindi cambierà la vostra offerta?
«La nostra offerta sarà sempre gratuita, ma ci saranno anche contenuti esclusivi. Siamo partiti da una settimana, abbiamo lasciato tutto aperto, basta registrarsi e poi per tre settimane il servizio sarà in chiaro; in seguito arriverà la proposta annuale e mensile. Ci sono già delle migliaia di utenti e il servizio sarà disponibile anche sull’app, che conta tra le 700mila e le 800mila sessioni giornaliere, e 300mila teste uniche che accedono in media quasi tre volte al giorno. Sono gli utenti ultra affezionati. Il nostro business rimane la pubblicità, ma ora ci apriamo a questa nuova possibilità. Un giornalismo migliore, con contenuti di nicchia, più elaborati non si sostiene con la sola pubblicità. Vogliamo tenere insieme i due mondi, free, con 30 milioni di utenti unici mese, più l’offerta in abbonamento. Si tratta di un passaggio per noi epocale. Anche se per lungo tempo continueremo a basarci essenzialmente sulla raccolta pubblicitaria, sperimenteremo la disponibilità del nostro pubblico a pagare per i contenuti e capiremo se questo modello può essere alternativo o parallelo a quello dell’advertising. Intanto, un sondaggio rivela che il 20% dei nostri utenti paga abbonamenti media, non solo Netflix o Sky, ma anche in ambito news locale”.
Cosa succede sul fronte multimediale?
«Arrivano anche i podcast, a partire dall’edizione di Roma e, da settembre, potrebbero essere estesi a tutte le città in cui è presente una testata Citynews. In America, per esempio, esiste la piattaforma Citycast, con format di mezz’ora dedicati alle singole città. Per quanto riguarda invece l’advertising, è in corso sulla app mobile una sperimentazione dei formati video, con la fruizione direttamente all’interno dell’applicazione, con tassi di ingaggio e interazione elevati grazie al fatto che non vengono come pubblicità invasiva.
Che obiettivi vi siete prefissati per quest’anno?
«A fronte di un effetto “risacca” della pandemia da covid, vogliamo consolidare il nostro dato Comscore di 30 milioni di utenti, come pure far crescere il tempo speso sui nostri contenuti, tra podcast e app. Più che aumentare il numero di lettori vogliamo fare in modo che gli utenti passino più tempo con noi. I quotidiani Citynews producono più di 1.300 contenuti originali al giorno. La penetrazione mensile sulla popolazione attiva supera in molte città il 50%. La fanbase su Facebook è di circa 13 milioni, mentre gli utenti registrati sono 800mila. Sul fronte fatturati, nel 2022 ci attendiamo una crescita pari a 20%, con l’automotive in piena forza saremmo già in linea. Nella seconda parte dell’anno, con guerra, inflazione alta, tassi che si rialzano, sarà inevitabile un raffreddamento».
E sul fronte della distribuzione?
«Siamo presenti in 50 città, vorremmo coprire la Sardegna, e completare aree del Paese dove siamo forti ma manca qualche città”.
Capitolo contenuti, quali saranno i prossimo focus?
Tra le tematiche che vorremmo approfondire c’è l’ambiente, come evidenziato da un sondaggio dello scorso di gennaio: Roma e Milano da questo punto di vista palesano il medesimo interesse sull’argomento, nonostante le due città siano e abbiano problemi assai differenti. E poi c’è la sanità, nonostante Milano abbia strutture nettamente migliori. Infine, il lavoro, tra disoccupazione e nuove opportunità, imprese e business inediti».
Il nuovo progetto in abbonamento
Citynews annuncia la partenza della sua prima offerta in abbonamento a livello locale su MilanoToday e RomaToday. Il pacchetto abbonamento riguarderà esclusivamente l’accesso ai contenuti pubblicati all’interno della sezione Dossier, legata al giornalismo investigativo locale di Citynews, e permetterà all’utente anche una navigazione senza pubblicità. L’abbonamento offrirà, oltre all’accesso illimitato alla lettura degli articoli della sezione Dossier, anche la possibilità di consultare sito ed app senza pubblicità e di ricevere la nuova newsletter settimanale dedicata. La vera novità riguarda il fatto che, per la prima volta, Citynews sperimenta una subscription editoriale a livello locale. "Il lavoro di Luca nell'ultimo decennio con Citynews ha dimostrato le sue capacità e lo ha reso uno dei grandi innovatori del mondo dell’informazione locale. Il giornalismo investigativo è diventato difficile da finanziare, a livello locale, e lui e il suo team hanno messo in pratica una soluzione creativa. Siamo impazienti di continuare a sperimentare e imparare insieme, nei prossimi mesi”, afferma Natalie Gross, Product Manager, News Ecosystem di Google. L’abbonamento sarà accessibile da sito e da app (iOs e Android) e sarà valido per la singola testata. Il costo promozionale per un anno intero è di 48 euro e di 4,99 euro se la sottoscrizione è mensile. Citynews ha sviluppato internamente il sistema editoriale e l’abbonamento, grazie al lavoro di un team dedicato, coordinato da Lara Gagliardi, consulente e project manager, esperta in digital transformation e subscription economy, con una esperienza quasi decennale nel Gruppo GEDI.