Autore: Redazione
31/05/2024

Ciaopeople dà il via al progetto Bridge, think tank di informazione e diffusione delle politiche di coesione

L’attività è rivolta ai cittadini europei e ai professionisti dei media e conferma l’impegno dell’azienda nel sostenere il percorso della Commissione Europea

Ciaopeople dà il via al progetto Bridge, think tank di informazione  e diffusione delle politiche di coesione

Al via il progetto Bridge, (Branding, Information and Dissemination the cohesion policy to Generate knowledge for european citizen and media professional) targato Ciaopeople, il primo think tank di informazione e diffusione delle politiche di coesione rivolto ai cittadini europei e ai professionisti dei media. L’azienda è in prima linea in un percorso promosso dalla Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana (DG REGIO) della Commissione Europea. Il progetto, focalizzato sulle “misure di informazione sulla politica di coesione dell’UE”, mira a incrementare la consapevolezza e la comprensione delle iniziative che costituiscono la spina dorsale dello sviluppo regionale e della solidarietà in Europa con una serie di iniziative editoriali innovative che includeranno reportage dettagliati, interviste esclusive e analisi approfondite. L’obiettivo è di rendere accessibili i temi della politica di coesione a un pubblico vasto e variegato, nocnhé spiegare l’impatto concreto delle politiche europee sulla vita quotidiana dei cittadini, in modo chiaro ma al tempo stesso innovativo e coinvolgente. 

Un vademecum in dieci punti

Oltre alla produzione di contenuti, si è tenuto il 20 maggio a Milano un incontro aperto a 30 professionisti esperti del settore tra cui Valentina Parasecolo, Media Relation Coordinator del Parlamento Europeo, Matteo Salvai, Head of Press and Media della Commissione Europea, Francesco Cancellato, Direttore editoriale di Fanpage - Ciaopeople, e Maurizio Molinari, Head of Office del Parlamento Europeo. Gli esperti, prima in plenaria e poi divisi in gruppi, coadiuvati da formatori specializzati, si sono interrogati sul contesto politico attuale e su quali possano essere le soluzioni e le regole per una comunicazione pubblica e istituzionale più efficace. L’evento aveva come obiettivo la stesura di un manifesto, un vademecum che promuove una comunicazione chiara, accessibile e coinvolgente, che valorizzi l’impatto positivo delle politiche di coesione sulla vita quotidiana delle persone, attraverso dieci punti.


Chiarezza e trasparenza

Comunicare in modo chiaro e trasparente è essenziale. Evitare il gergo burocratico e utilizzare un linguaggio semplice e accessibile per tutti i cittadini. Le informazioni devono essere facilmente comprensibili.

Storie di vita 

Utilizzare storie personali e testimonianze per mostrare l’impatto reale delle politiche di coesione sulla vita delle persone, delle comunità e realtà locali. Le storie umane rendono il messaggio più emotivo e memorabile.

Visibilità e presenza locale 

Assicurarsi che i progetti finanziati dall’UE siano visibili nelle comunità locali veicolando i loro messaggi anche attraverso la presenza nei principali contenitori mediatici sul territorio come concerti, show televisivi, festival. Usare segnaletica e campagne di informazione per far sapere ai cittadini che l’UE sta contribuendo al loro sviluppo.

Uso dei social media 

Sfruttare i social media per raggiungere un pubblico più ampio e diversificato. Utilizzare piattaforme come Facebook, Instagram, LinkedIn, Youtube e X per diffondere messaggi chiari e coinvolgenti a pubblici diversi. Coinvolgere Content Creator in modo che diventino ambassador UE così da creare conoscenza e consapevolezza sull’impatto ed importanza delle politiche di coesione.

Coinvolgimento dei media locali 

Collaborare con i media locali per garantire una copertura mediatica ampia e positiva dei progetti di coesione. Fornire storie e materiali che possano essere facilmente utilizzati dai giornalisti. La comunicazione non può essere diretta esclusivamente a livello centrale, ma deve essere calata nel contesto locale. Ogni paese ha la sua cultura, il suo linguaggio ed i suoi stilemi. La comunicazione istituzionale deve necessariamente interpellare anche gli stakeholder locali che fanno parte del contesto socioculturale nel quale si comunica.

Eventi e workshop 

Organizzare eventi e workshop per spiegare le politiche di coesione e i loro benefici. Coinvolgere cittadini, rappresentanti locali e stakeholder per creare un dialogo costruttivo e inclusivo.

Infotainment

Sviluppare format creativi che combinino informazione e intrattenimento, come eventi live, long form, branded content e serie tv. Informare divertendo per catturare l’attenzione di un pubblico più ampio. Questi format possono aiutare a semplificare informazioni complesse e renderle più accessibili.


Partnership strategiche

Creare partnership tra l’UE e attori non istituzionali per campagne di comunicazione su grandi temi come la privacy, la diversità, il cambiamento climatico e altri temi di interesse comune. Questo rafforzerà la credibilità e l’impatto delle comunicazioni.

Educazione e sensibilizzazione

Promuovere campagne educative nelle scuole e nelle università per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza delle politiche di coesione. Utilizzare programmi educativi e collaborazioni con istituzioni accademiche.


Monitoraggio e valutazione

Monitorare e valutare l’efficacia delle strategie di comunicazione. Ascoltare il feedback dei cittadini e interagire con loro. Utilizzare metriche e indicatori di performance per misurare il successo delle campagne e migliorare continuamente la comunicazione.