Cairo Communication: nel primo trimestre 2022 ricavi in crescita, ebitda a +0,2 milioni per l’area tv
Risultato netto a -2,9 milioni, in miglioramento rispetto al 2021; La7 registra un calo della raccolta pubblicitaria ma conferma il buon andamento delle audience
Urbano Cairo
Ricavi consolidati in crescita e miglioramento del rosso in bilancio per la Cairo Communication nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021. Da gennaio a marzo 2022 il fatturato del Gruppo editoriale guidato da Urbano Cairo aumenta del 2,7% a 253,6 milioni di euro, con un ebitda positivo per 14,6 milioni contro i 13,8 milioni del 2021; l’ebit è negativo per 3,8 milioni (-5,4 milioni nel 2021), e il risultato netto sempre negativo per 2,9 milioni che si confronta con i -3,2 milioni del 2021. Migliora anche la posizione finanziaria netta, di 33,7 milioni rispetto alla fine del 2021 e si attesta a 70,7 milioni contro i 37 milioni di fine 2021. Per quanto riguarda RCS (di cui è già stato pubblicato il bilancio, vedere il DailyMedia di giovedì 12 maggio, ndr), ha conseguito ricavi e margine operativo lordo (ebitda) in crescita rispetto al primo trimestre 2021, e a fine trimestre la posizione finanziaria netta è pari a 40,7 milioni, con un miglioramento di 24 milioni rispetto fine 2021. L’indebitamento finanziario netto complessivo è di 108,8 milioni, mentre al 31 dicembre 2021 si attestava a 147,8 milioni.
Settore televisivo
Il settore editoriale televisivo La7 e operatore di rete conferma i buoni ascolti di La7 (3,61% sul totale giorno e 4,68% in prime time), che a marzo è stata la quarta rete nazionale per ascolti sul totale giornata (con uno share del 4,4%) e la quinta in prime time (con uno share del 5,3%). Nel primo trimestre di quest’anno, la raccolta pubblicitaria sui canali La7 e La7d è stata pari a complessivi circa 33,8 milioni, in calo del 5,8% rispetto ai 35,9 milioni nel 2021. Anche i programmi di approfondimento ribadiscono nel trimestre audience di rilievo: “Otto e Mezzo” con il 7,1% di share medio da lunedì a venerdì, il TgLa7 edizione delle 20 con il 5,3% da lunedì a venerdì, “diMartedì” con il 6,1%, “Piazzapulita” con il 5,4%, “Propaganda Live” con il 5,3%, “Non è l’Arena” con il 4,9%, “Omnibus La7” con il 3,6%, “Coffee Break” con il 3,5%, “L’Aria che tira” con il 5,3%, “Tagadà” con il 3,4%. Nell’area tv e operatore di rete il Gruppo ha conseguito un margine operativo lordo (ebitda) di circa 0,2 milioni (0,8 milioni nel 2021). In considerazione delle caratteristiche del palinsesto di La7 e della distribuzione nell’anno dei ricavi pubblicitari, il primo trimestre presenta normalmente, rispetto alla rimanente parte dell’anno, una maggiore incidenza dei costi delle produzioni interne sui ricavi. Il risultato operativo (ebit) è stato pari a circa -3,4 milioni, contro i -3,3 milioni nel 2021).
La Cairo Editore
Il settore editoriale periodici Cairo Editore ha realizzato risultati sostanzialmente in linea rispetto a quelli del 2021, confermando i livelli diffusionali delle testate pubblicate. Il margine operativo lordo (ebitda) e il risultato operativo (ebit) sono stati pari a, rispettivamente, 1,3 milioni e 0,8 milioni contro gli 1,5 milioni e il milione nel 2021. Con riferimento ai settimanali, con circa 1 milione di copie medie vendute nel periodo gennaio-marzo 2022 (dati ADS) la Cairo Editore si conferma leader nel segmento settimanali per copie vendute in edicola, con una quota di mercato di circa il 29%. Considerando anche la media delle testate non rilevate da ADS, tra le quali “Enigmistica Più” e di “Enigmistica Mia”, le copie medie vendute sono circa 1,2 milioni. Infine, per il settore concessionarie, il margine operativo lordo si attesta a -0,3 milioni (sostanzialmente in linea con il 2021) e il risultato operativo è pari a -0,7 milioni (-0,5 milioni nel 2021).
Evoluzione prevedibile
L’inizio del 2022 si è ancora caratterizzato per la prosecuzione dell’emergenza sanitaria, con la diffusione della variante Omicron. A partire dall’inizio del mese di febbraio la situazione ha iniziato a migliorare ma con il conflitto in Ucraina e le sue conseguenze si è generata una incertezza che potrebbe influire sulla crescita economica attesa nei mercati di riferimento, rallentandola. Il Gruppo non presenta una esposizione diretta o attività commerciali nei confronti dei mercati colpiti dal conflitto e di soggetti sanzionati. Lo sviluppo della situazione e i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione saranno oggetto di costante monitoraggio ma non sono al momento ancora prevedibili in quanto dipendono anche dall’efficacia delle misure pubbliche, anche economiche, che sono state e saranno implementate. In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un peggioramento delle condizioni sanitarie e delle conseguenze riconducibili alla prosecuzione del conflitto in Ucraina, e della dinamica dei costi, il Gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di confermare nel 2022 margini in linea con quelli realizzati nel 2021 e un conseguente ulteriore miglioramento della posizione finanziaria netta rispetto a fine 2021.