Autore: Redazione
03/11/2023

C’è anche Barabino&Partners nei progetti di sviluppo di Excellera che, con altre aggregazioni, partirebbe nel 2024 da oltre 50 milioni di euro di fatturato aggregato

Prosegue il progetto promosso dal fondo Xenon per creare un “campione Italiano dei government affairs e reputation management” da 100 milioni di euro

C’è anche Barabino&Partners nei progetti di sviluppo di Excellera che, con altre aggregazioni, partirebbe nel 2024 da oltre 50 milioni di euro di fatturato aggregato

il team di Excellera Advisory Group

Anche Barabino&Partners sarebbe vicina ad entrare in Excellera Advisory Group, il polo italiano di comunicazione e government affairs nato a gennaio di quest’anno con Cattaneo, Zanetto, Pomposo & Co e Community grazie alla sponsorizzazione del fondo Xenon Private Equity. Fin da subito i protagonisti avevano detto che il progetto sarebbe stato inclusivo e mirava a costituire velocemente un gruppo da 100 milioni di euro di fatturato, e l’ingresso della società fondata nel 1985 e guidata da Luca Barabino e Federico Steiner gli darebbe sicuramente una grossa accelerazione.  Per il fondo gestito da Franco Prestigiacomo, Stefano Calabrò, Danilo Mangano e Gianfranco Piras, attuale Presidente, oltre che di Excellera, anche delle due società che già ne fanno parte, il coinvolgimento di B&P rappresenterebbe infatti un grande passo in avanti verso la creazione di quel “campione italiano” avviato a novembre del 2022 con la nascita appunto di Excellera. La società infatti già oggi unisce assieme il leader italiano dei government affairs, CZP&Co. – che ha comunicato appena lunedì scorso il proprio cambio di nome aggiungendo a quelli di Alberto Cattaneo e Paolo Zanetto anche quello della terza socia Claudia Pomposo - e la seconda società di comunicazione italiana per fatturato (appunto dopo quella di cui sono CEO Luca Barabino e D.G. Federico Steiner), ovvero Community

Lo schema

Lo schema attorno al quale stanno lavorando gli advisors delle due parti ricalca l’impostazione di Excellera, nata come una holding di società “eccellenti” e con l’obiettivo di essere una piattaforma aggregativa. Laddove le società leader di filiera mantengono brand, indipendenza e autonomia gestionale, diventando a propria volta azionisti della holding. In base alle valutazioni preliminari, gli azionisti industriali, cioè i soci di B&P, CZP&Co. e Community più altri che si aggiungeranno, avrebbero congiuntamente un po’ meno del 50% di Excellera, con il fondo Xenon in maggioranza. In sostanza, i tre soci di CZP&Co. avrebbero il 19,5% con il 13% quelli di AlwaysOn (oltre a Auro Palomba, Roberto Patriarca, Marco Rubino, Giuliano Pasini, Pasquo Cicchini e Giovanna Benvenuti) cui fa capo Community, e la stessa percentuale quelli di B&P (Barabino che ha ora la maggioranza assoluta, Steiner con un’importante quota e altri 5 soci) che, comunque, dovrebbero reinvestire nella holding. Le altre quote “industriali” minori dovrebbero andare, ancora prima del closing dell’operazione B&P, a due società milanesi di public affairs negli ambiti di healthcare ed energy e, poi, invece, a un altro player di data analytics. In sostanza, si potrebbe già chiudere l’anno con un fatturato “aggregato” intorno ai 50 milioni di euro, per arrivare poi a 70 l’anno prossimo come passaggio per il citato obiettivo dei 100 milioni di giro d’affari che renderebbe più che competitivo il nuovo Gruppo con gli altri indipendenti e alle aggregazioni dei grandi Gruppi di comunicazione.

I numeri

Per il nuovo raggruppamento, un eventuale accordo con B&P rappresenterebbe un deciso passo avanti, sia in virtù appunto dell’incremento dimensionale, sia del posizionamento di mercato, perché la società guidata da Barabino e Steiner che, comunque, rimarrebbero alla guida come A.D. e D.G., porterebbe in dote non solo il riconosciuto posizionamento in Italia – con oltre 16 milioni di ricavi “domestici” nel 2022 e le sedi di Milano, Roma e Genova - ma anche una solida presenza all’estero, con le sedi di Berlino, Monaco di Baviera, Parigi, Londra e New York, che ne hanno generati altri 5 nel 2022 con una crescita complessiva del 7,6% con un utile netto di 4,2 milioni e una redditività lorda di 6.

Le dimensioni

Se andasse in porto l’aggregazione con Barabino & Partners, Excellera che già oggi conta di chiudere il 2023 con un fatturato di 28 milioni di euro (di cui 12 di Community e 16 di CZP&Co.) e una crescita aggregata a doppia cifra, si porrebbe al vertice del settore in Italia e ai primi posti in Europa. Con un organico di oltre 270 professionisti suddivisi nelle sedi in Italia e all’estero, si darebbe effettivamente forma ad un gruppo capace di competere anche in Europa con i grandi network internazionali, con economie di scala nei servizi a livello internazionale, di investor relations e di ingegneria reputazionale, e di sviluppo di tool di A.I. e big data. Il modello di sviluppo di quello che si posizionerà come il “campione Italiano dei government affairs e reputation management” sarà di autonoma distintività sul mercato e certamente significativo se si pensa al fenomeno aggregativo in corso nel mondo. Sul mercato domestico della comunicazione corporate, issue e finanziaria, “de facto” il gruppo sarebbe rappresentato dalle due società più reputate e posizionate, appunto B&P e Community, unitamente alla società leader nelle relazioni istituzionali CZP&Co. Per Barabino e Steiner, con Palomba, Cattaneo, Pomposo e Zanetto, ma anche per nuove generazioni di professionisti partner che farebbero parte del progetto, sarebbe l’avvio di una nuova stagione, avventura e dimensione imprenditoriale.