Autore: Redazione
27/06/2023

Buzzoole: influencer marketing, moda e cosmetica i settori più trasparenti, food al secondo posto

Instagram si conferma il social preferito per le attività con i creator. Si consolida una maggiore propensione delle aziende a sperimentare su TikTok

Buzzoole: influencer marketing, moda e cosmetica i settori più trasparenti, food al secondo posto

Sono oltre 146.000 i contenuti sponsorizzati nell’ultimo anno con gli hashtag #ad pubblicati da creator con almeno 10.000 followers su Instagram, Facebook, TikTok, YouTube e Twitter. Inoltre, si è consolidata una maggiore propensione delle aziende a coinvolgere i creator su TikTok per le attività di influencer marketing; questi sono alcuni dei dati emersi dall’analisi annuale condotta dall’Osservatorio istituito da Buzzoole (https://bit.ly/bzl-trasparenza-2023) che ha interessato tutti i contenuti geolocalizzati in Italia rilevati dall’intelligenza artificiale della piattaforma Buzzoole Suite, considerando quelli pubblicati da influencer con almeno 10.000 follower su Instagram, Facebook, YouTube, Twitter e per la prima volta anche su TikTok, contenenti gli hashtag della trasparenza più utilizzati (come #ad, #adv, #sponsorizzato, ecc.). 

Trasparenza e piattaforme

Instagram rimane, comunque, il luogo preferito per le attività con i creator: qui si sono concentrati l’84,2% dei contenuti. Il 7,5%, invece, ha interessato TikTok. Su Facebook il dato è sottostimato (5%), in quanto per motivi di privacy la piattaforma non permette di effettuare rilevazioni puntuali. Inoltre, dal report “La trasparenza nell’Influencer Marketing” emerge che il formato post è quello più diffuso tra i contenuti adv trasparenti (immagine statica, carosello), rappresentando il 64% dei contenuti analizzati; a seguire, il formato Reel con il 23% e quello video (su YouTube e TikTok) con il 13%. Gianluca Perrelli, CEO di Buzzoole dichiara: “La trasparenza è una delle principali sfide che brand, agenzie e creator devono affrontare. In gioco ci sono la credibilità e la fiducia che si stabiliscono tra chi comunica e il target di riferimento. A tal proposito, Buzzoole è stata la prima azienda a fornire un quadro completo dello stato della trasparenza in Italia, contribuendo a sensibilizzare gli operatori del settore, già dal 2019”.

Differenze tra settori

Moda e cosmetica sono i settori più trasparenti. Il secondo posto, che in passato era presidiato dal beauty, viene occupato dal food. In particolare, rispetto alla suddivisone per numero di mention trasparenti ricevute: al primo posto tra i settori che più hanno usato gli hashtag della trasparenza c’è la moda con il 26,8% dei contenuti prodotti (2,2 punti in meno rispetto allo scorso anno). Il secondo posto è occupato dal food, protagonista del 19,9% dei contenuti (+9,9 punti). Il terzo posto è occupato dall’industria cosmetica con il 13,2% (-0,8 punti). A seguire, ci sono: il mondo entertainment con il 9,1% (-0,1), il comparto Health & Wellness con l’8,3% (+5,3), il turismo con il 6,1% (non classificato nell’ultima rilevazione sul 2021, in piena pandemia), il tech con il 5,2% (-3,8 punti) e gli accessori con il 4,2% (-4,8). Tutti gli altri settori assorbono meno del 3% dei contenuti. La situazione è pressoché speculare se si guarda le interazioni totali (like, commenti, condivisioni) per ciascun settore: la moda cattura il 25,8% delle interazioni totali, il food il 16,6%, la bellezza il 15,4% e l’entertainment il 13,2%. A seguire il settore degli accessori (7,24%), della tecnologia (6%), dell’Health & Wellness (5%) e del turismo (4,8%). Tutti gli altri hanno generato un engagment inferiore al 3%. In generale, per quanto riguarda le stagionalità, l’analisi evidenzia una tendenza in crescita del numero di contenuti adv trasparenti pubblicati nel primo semestre (gennaio-giugno), raggiungendo il picco nei mesi di maggio e giugno. Si denota una diminuzione durante il periodo estivo, seguita da una crescita nel corso dell’ultimo trimestre, che rappresenta ogni anno un altro momento particolarmente attivo per le attività di IM, essendo a ridosso del Black Friday e delle ricorrenze di fine anno. Una conferma della volontà dei brand di utilizzare l’influencer marketing in maniera sempre più strategica e in più momenti dell’anno.