Autore: Redazione
20/10/2017

Burger King si schiera contro il bullismo. E lo fa con “Bullying Junior”

Il brand ha lanciato una campagna di sensibilizzazione, declinata con un filmato su YouTube. La firma è di David Miami

Burger King si schiera contro  il bullismo. E lo fa con “Bullying Junior”

Magro. Piccolo. Brutto. Grasso. Strano. Ogni anno il 30% degli studenti di tutto il mondo è vittima di episodi di bullismo. Con la campagna di sensibilizzazione “Bullying Junior”, Burger King ribadisce ancora una volta la propria filosofia del “a modo tuo”, perché ognuno di noi è libero di indossare una corona e sentirsi un re, se lo desidera. Il bullismo che umilia e annichilisce, è l’esatto opposto di tutto questo. Ecco perché l’azienda non ci sta, e si schiera dalla parte delle vittime di bullismo durante il mese della sensibilizzazione. La campagna “Bullying Junior” La campagna “Bullying Junior” consiste sostanzialmente in un esperimento fatto in un ristorante della catena, dove prima si assiste alla scena di un giovane liceale vessato e molestato da dei coetanei (tutti attori) e subito dopo al confronto simbolico con un panino chiamato Whopper Jr che viene anch’esso “bullizzato” - preso a pugni, frantumato, distrutto, e poi servito ai clienti del ristorante da un membro della crew (anche lui attore). Il dato che più lascia senza parole è che ben il 95% dei clienti reali presenti all’interno del ristorante abbia protestato animatamente per il panino distrutto, mentre solo il 12% dei presenti sia intervenuto in difesa del ragazzo. Lo spot è firmato da David Miami. Brand portatori di un messaggio positivo “La nostra partnership con Burger King è un esempio di come i brand possano essere portatori di un messaggio positivo su argomenti così importanti. Fermare questi episodi è difficile, ma da qualche parte bisogna iniziare. Burger King ha deciso di iniziare dall’interno, dal luogo in cui ognuno si può sentire a proprio agio restando se stesso, i loro ristoranti”, ha dichiarato Nicholas Carlisle, ceo e fondatore di No Bully.