Brand Purpose, Creatività, AI e Smart Media: ecco gli ingredienti per vincere nei nuovi ecosistemi social secondo Publicis Groupe
“The Expanding World of Social Media” si propone di analizzare l’evoluzione del mondo social e identifica, nell’unione tra media ed eccellenza creativa, la strada giusta per i brand per riconnettersi con le persone generando relazioni autentiche. Il contributo di Roberto Leonelli
I social continuano a essere per i brand ambienti fondamentali per interagire con le persone. Lo rivela lo studio “The Expanding World of Social Media”, che evidenzia il potere dei social nello scenario mediatico italiano, con il supporto di alcune evidenze:
- In Italia, sono oggi oltre 40 milioni le persone che utilizzano i social media regolarmente, circa il 91% degli utenti digitali e il 68% del totale popolazione (rielaborazione Publicis Groupe su Dati Comscore);
- in termini di tempo speso, i social sono il secondo touchpoint nazionale, coprendo il 18% di share sul totale mezzi (1 ora e 44 minuti di fruizione media al giorno) contro il 22% della TV (con 2 ore e 5 minuti di fruizione media giornaliera);
- le piattaforme social sono sempre più utilizzate, in particolare dalle giovani generazioni, per cercare informazioni su brand e prodotti (Publicis Groupe su dati GWI);
- la raccolta pubblicitaria è stimata intorno ai 1,8 miliardi, il 17% del totale investimenti, +2.7% vs 2023 (Publicis Groupe Adv Expenditure Forecast, Y2024).
Una continua evoluzione
Lo studio di Publicis Groupe mette in luce come, nel corso dell’ultimo decennio, e in particolare dal 2019, i social abbiano vissuto una continua evoluzione diventando parte integrante della vita delle persone e acquisendo una rilevanza sempre più significativa nella società e nella cultura, creando così terreno fertile per il fenomeno influencer. A partire dal 2022 TikTok, il market challenger, ha sfidato le principali piattaforme, approfittando di un loro momento di stabilizzazione e di relativa perdita di appeal. Proprio per rispondere a TikTok e per soddisfare nuovi bisogni e nuove aspirazioni delle persone, i social media storici hanno dovuto affrontare un profondo ripensamento della loro proposta, che li ha portati ad abbandonare l’approccio conversazionale, abbracciando un nuovo modello basato sull’entertainment, sulla centralità dei video e sullo sviluppo di nuove funzionalità.
Le Super App
Oggi i social sono diventati veri e propri “media”, grazie ad ecosistemi digitali dove le persone possono svolgere sempre più attività quotidiane e attingere a un mix integrato di servizi di intrattenimento, informazione, connessione e acquisto diretto. In Italia, Facebook è il social più utilizzato, seguito da Instagram e da TikTok: su queste Super App si concentra l’interesse delle audience. Tuttavia, gli italiani sono propensi alla sperimentazione, e mensilmente sperimentano diverse piattaforme social. Grazie a questo scenario, oggi le aziende e i brand possono raggiungere target sempre più specifici attraverso app verticali che hanno diverse funzionalità, come Linkedin, Pinterest e Reddit.
TikTok
“Guidato dalla mission ‘Inspire creativity and bring joy’, TikTok è la piattaforma che riesce a coinvolgere e intrattenere gli utenti per più tempo, ben 7 minuti in confronto ai 3 minuti circa di Facebook e Instagram” (Publicis Groupe su dati Comscore). “TikTok, Reddit, Snapchat sono i social preferiti dalla Gen Z, mentre Facebook e Linkedin fanno presa su un pubblico più adulto” (Publicis Groupe Epsilon People Cloud). “Postare gli attimi della propria vita non sembra essere più un’esigenza primaria. Gen Z e Gen Y utilizzano i social per trarre ispirazione da celebrity, influencer e creator e per stare al passo con gli ultimi trend. La Gen Y è inoltre guidata da un personal purpose come fare networking per rafforzare la propria rete professionale o cercare contenuti sui brand preferiti” (Publicis Groupe su dati GWI).
Partnership strategiche
Per arricchire l’esperienza, le piattaforme stanno attivando partnership strategiche, ad esempio quella di Pinterest con Amazon per portare in piattaforma brand e prodotti dando la possibilità ai propri utenti di passare in pochi passi dall’ispirazione all’acquisto, agli advertiser di connettersi con persone altamente propense a comprare. E, proprio nelle scorse settimane durante Shop Talk di Las Vegas, l’evento più grande al mondo per il retail, il social commerce è stato presentato come un comportamento ormai acquisito per le nuove generazioni. Nel mercato US dove il fenomeno è più avanzato, il 53% degli shopper tra i 18 e i 29 anni dichiara di voler fare shopping su TikTok e più dei 2/3 dei social buyers ha meno di 44 anni. Dai shoppable video al gaming al live streaming&posting, nascono funzionalità sempre più evolute che lavorano sull’empowerment del consumatore dandogli la possibilità di scoprire e comprare prodotti fisici e digitali con un semplice swipe.
Il potere della creatività
Grazie alla continua evoluzione delle nuove tecnologie, in particolare AR e VR, si prospetta un futuro molto prossimo in cui le persone chiederanno di vivere esperienze sempre più immersive. Di pari passo con la ricerca di rispondere alle nuove esigenze di fruizione anche gli spazi e i formati pubblicitari evolveranno verso livelli di interazione e innovazione mai raggiunti prima. Ma come possono i brand distinguersi in un ambiente affollato, sovraccarico di stimoli, messaggi, informazioni? Tornando a dare valore alla creatività, intesa come qualità dell’idea creativa e qualità nella sua esecuzione. Una creatività che non nasce dalla capacità di fare tecnologia, ma dall’ispirazione di vere professionalità capace di fare una vera sintesi creativa delle esigenze della marca, delle esigenze dei consumatori e delle potenzialità esperienziali della nuova offerta digitale. La combinazione tra creatività, strategia media e capacità di produrre contenuti per i diversi canali social, sarà la sola chiave del successo della marca nel nuovo ecosistema digitale. Il nuovo ruolo della creatività è quello di creare una relazione autentica basata sulla fiducia, sull’ascolto e sulla conversazione tra la marca e i consumatori. Senza mai trascurare i cosiddetti media tradizionali (dalla televisione al redivivo mondo dell’Out of Home), ma creando una sinergia di idee, di canali e di contenuti che oggi anche grazie all’intelligenza artificiale potranno essere prodotti in grande scala, con qualità, velocità ed efficienza.