Autore: Redazione
08/06/2017

Blueit, continua il viaggio nell’Internet of Things: nasce b.digital

La società italiana specializzata nella fornitura di servizi IT perora il passaggio dalla fase concettuale a quella pragmatica, acquisisce Newlog consulting, la scala e fonda una nuova struttura

Blueit, continua il viaggio nell’Internet of Things: nasce b.digital

In giro c’è un sacco di gente che si riempie la bocca di parole, di concetti, di sapienza più o meno reale. Poi alla prova dei fatti, quando occorre mettere nero su bianco, rendere reali riflessioni e temi vari, la sala si svuota, le scuse sono sempre pronte, tutti sembrano improvvisamente occupati. Sono ormai anni che si discute, pontifica su tematiche quali Intelligenza Artificiale o Internet delle Cose, ma c’è veramente qualcuno che sia capace di tramutarle in qualcosa di reale? Pare di sì. Abbiamo un nome, anzi due: Blueit, società che dal 2008 si è fatta notare per la continuità con cui fornisce servizi IT e per essere sempre disponibile come partner di riferimento nelle soluzioni innovative di Outsourcing e Hybrid Cloud, e b.digital, struttura appena nata dall’acquisizione di Newlog consulting.

Il Piano Nazionale Industria 4.0

Blueit investe in modo costante nelle attività di Ricerca & Sviluppo per essere in grado di fornire servizi e soluzioni di eccellenza, che aiutino le aziende ad abbracciare l’innovazione e a progredire in un momento storico di profonda trasformazione. Blueit sta seguendo in particolare il Piano Nazionale Industria 4.0, per supportare i clienti nell’identificazione di tutte quelle misure volte ad accompagnare le imprese italiane nella competizione sui mercati internazionali, cogliendo appieno i vantaggi che emergono dalle nuove tecnologie applicate ai processi produttivi e al business, costruendo un percorso solido e pragmatico di modernizzazione e crescita.

Scienza e pragmatismo

Paolo Mazza, ceo di b.digital e marketing&innovation director di Blueit chiarisce subito lo sfondo in cui ci si sta muovendo: «Siamo sommersi da una mole enorme di informazioni e di stimoli su innovazione tecnologiche in atto e alla fine corriamo il rischio che l’informazione si trasformi in un rumore di fondo, costituendo una sorta di inquinamento acustico che impedisce di approfondire e di focalizzarci su ciò che veramente merita attenzione. Vogliamo fare chiarezza, selezionare le tecnologie più adatte, per poi declinarle secondo il punto di vista più appropriato, per giungere a ciò che possa veramente avere un impatto sui singoli business». Con sede a Monza, b.digital rappresenta un vero e proprio laboratorio di innovazione, basato sui principali trend tecnologici, tra i quali il Cognitive Computing e l’Augmented Intelligence e, ovviamente, l’Industrial Internet of Things. Si serve di un team tecnico specializzato che monitora il mercato, le sue tendenze e le esigenze, e consiglia clienti sulla scelta delle tecnologie applicative.

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Dare un senso alla redditività

Oggi, con il sostegno dell’agenzia Grandangolo, Blueit esce alla scoperto oltre gli steccati specialistici: «La nostra è una comunicazione continuativa e profondamente social. Siamo attivi su LinkedIn, Twitter, YouTube, abbiamo un blog. Ci muoviamo all’interno di un mercato che possiamo definire anticiclico, la cui crescita esponenziale dipende dai venti di crisi opposti. Vogliamo essere protagonisti nei momenti topici dell’Operation Technology, conferire un senso alla redditività, laddove negli studi delle filiere produttive ci si focalizza quasi sempre solo sull’efficienza del macchinario, tralasciando il contorno e i vari legami», precisa Mazza. L’azienda, presente anche in Francia, continua a rafforzare anche le attività commerciali e sta sfruttando il recente potenziamento della sede di Roma che ha permesso di entrare in contatto con inedite realtà del centro sud. Blueit eroga servizi a clienti presenti in diversi settori, dal Fashion al Food & Beverage, all’Editoria, dall’Industria, alle Costruzioni, fino alla Manufacturing.