Autore: Redazione
08/03/2022

BFC Media e IDI ufficializzano l’accordo con GEDI per L’Espresso: il closing a fine mese, poi il rilancio del brand come “sistema”

Denis Masetti diventa Presidente anche de L’Espresso Media Srl, partecipata al 49% dalla holding di Danilo Iervolino, che acquisterà il ramo d’azienda anche delle Guide del settimanale del Gruppo guidato da John Elkann

BFC Media e IDI ufficializzano l’accordo con GEDI per L’Espresso: il closing a fine mese, poi il rilancio del brand come “sistema”

Denis Masetti

Dopo le voci girate la scorsa settimana che hanno portato anche alle dimissioni del Direttore Marco Damilano, sostituito da Lirio Abbate, e alla protesta dell’assemblea della redazione che provocherà la non uscita del settimanale domenica prossima, ieri è arrivata l’ufficializzazione dell’avvenuto avvio dell’operazione che porterà alla cessione da parte di GEDI a BFC Media e IDI de L’Espresso. Nel dettaglio, il Gruppo di cui è Presidente Denis Masetti ha reso noto che il suo CdA ha preso atto della lettera di Offerta sottoscritta sempre ieri fra BFC Media e IDI da una parte, e GEDI Periodici e Servizi e GEDI News Network dall’altra, che definisce una lettera d’intenti per l’acquisizione da queste ultime due dei rami d’azienda relativi alle attività editoriali del periodico e della testata Le Guide de L’Espresso. L’operazione verrà condotta dalla neocostituita società L’Espresso Media Srl, con sede a Milano in via Melchiorre Gioia 55, partecipata al 51% da BFC Media, che è quotata al mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e al 49% da IDI Srl a socio unico Danilo Iervolino. Quest’ultima è la società che ha avviato le trattative per l’acquisizione del controllo del Gruppo che pubblica tra gli altri Forbes,  Bluerating, Bike, Cosmo, Equos e Robb Report che si concretizzeranno tra poche settimane con l’acquisto di un primo 51% di BFC Media stessa.

Il sistema

L’accordo con GEDI – specifica la nota - prevede varie forme di collaborazione, tra cui la prosecuzione dell’abbinamento del settimanale all’edizione domenicale del quotidiano La Repubblica, la promozione congiunta delle iniziative editoriali, dei servizi di distribuzione nelle edicole e di gestione degli abbonamenti. La raccolta dovrebbe passare invece dalla Manzoni alla concessionaria interna di BFC Media, ma maggiori dettagli saranno forniti al closing della due diligence e dell’operazione, atteso entro fine mese. Sicuramente, come per altro è in stile BFC Media, non ci sarà soltanto il rilancio del settimanale cartaceo e del suo sito, ma la creazione di un “sistema” fatto di radio, podcast, attività digitali ed eventi, il tutto, promette Masetti, che è diventato Presidente anche della neocostituita L’Espresso Media, con l’impegno a non snaturare il valore storico del brand e il suo posizionamento né a indebolirlo da un punto di vista delle risorse ma semmai appunto di allargarne l’offerta multicanale anche per concorrere, con gli attesi risultati positivi del rilancio, a un raddoppio dell’attuale giro di affari di BFC Media, che nel 2021 sono già aumentati a 16 milioni di euro.

I commenti

Non a caso, Masetti ha dichiarato: “L’Espresso rappresenta una parte importante della storia d’Italia. Partendo dalla sua storia, vogliamo anche che si sviluppi attraverso un progetto editoriale indipendente e condiviso, supportato da strumenti e strategie moderne e investimenti adeguati che facciano crescere la qualità del prodotto, i cui tradizionali e consolidati punti forti sono la politica, l’economia e la cultura, la diffusione e la sua penetrazione”. Non a caso, per un’eventuale nuova direzione a operazione conclusa, si è fatto un nome come quello di Milena Gabanelli. Da parte sua, il Gruppo di cui è Presidente John Elkann ha aggiunto: “Sotto la nuova proprietà, che fa capo a BFC Media, un Gruppo editoriale solido, che ha valorizzato economicamente la testata e che sta puntando sullo sviluppo di riviste periodiche, il settimanale L’Espresso potrà trovare maggiore allineamento nella strategia aziendale, rispetto alla direzione evolutiva che il Gruppo GEDI ha intrapreso e sta perseguendo da anni, centrata sull’informazione in real time per il grande pubblico e sullo sviluppo di contenuti digitali e multimediali per i quotidiani (anche se in realtà ha ceduto al Gruppo Sae testate locali come Il Tirreno di Livorno, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e la Nuova Ferrara, e più di recente la Nuova Sardegna, ndr) e le radio”.