Beintoo accende le luci sulla ripresa, tra mobilità, audio e customer oourney
La mobile data company illustra i risultati di una recente Osservatorio, che ha avuto come oggetto l’afflusso di utenti e la frequenza di visita presso numerose aree commerciali, proporne una guida all’ascolto e alla comprensione del cliente. Risponde Marina Fedrighelli, Country Manager dell’azienda
Marina Fedrighelli, Country Manager
Alla fine, ne usciremo migliorati. Le difficoltà, le controversie, le svolte, magari epocali, portano giocoforza a dei cambiamenti, a delle rivoluzioni, con il rischio, sempre presente, che il cambio potrebbe non essere adeguato alle attese. Quindi occorre farsi forza, magari giocando con le parole, in bilico tra retorica e speranza. Ma sui mercati negli ultimi due anni ci si sarebbe accontentati anche di meno: alla fine, usciremo. Per guardarci, parlare e comprare. Come ha ripreso a girare la giostra dello shopping? Ci siamo definitivamente adeguati al tran tran digitale? Beintoo, mobile data company, forte di una tecnologia proprietaria, con location data accurati e business innovation come elementi fondamentali di un’offerta che si snoda attraverso due differenti output, advertising e location intelligence, ha pubblicato di recente i risultati di un Osservatorio sulla Mobilità. Ma non solo: è pronta a rispondere anche sui temi, infuocati, legati alla dimensione audio e al sempreverde dibatitto sulla Customer Journey. Marina Fedrighelli, Country Manager dell’azienda (protagonista anche della puntata di DailyOnAir - The Sound Of Adv presente su questo numero), risponde alle nostre domande.
Osservatorio sulla mobilità: quali sono i punti fondamentali? Come è variata la frequenza di accesso in negozio e cosa sta succedendo in merito in questi mesi?
«L’analisi, realizzata dal team Data Science interno all’azienda (e in esclusiva per il DailyNet), ha avuto come oggetto l’afflusso di utenti e la frequenza di visita presso numerose aree commerciali localizzate su tutto il territorio italiano, prendendo in considerazione un periodo di tempo compreso tra luglio 2019 e marzo 2022. Oltre alla misurazione del flusso e della frequenza di visita, che ci ha permesso di clusterizzare tre gruppi di consumatori in visitatori regolari, frequenti e occasionali, significativo è stato anche analizzare il percorso misurando la distanza dalla home location degli utenti verso i luoghi commerciali. A livello complessivo, dal 2019 a oggi, si rileva un notevole calo di visite che ha interessato tutti i gruppi di visitatori, così come ogni zona commerciale che abbiamo monitorato. C’è stato un incremento del 30% dei visitatori occasionali, per i quali vediamo spostamenti più lenti, sporadici e una distanza percorsa più breve in alcuni casi anche del 27%. Al contrario, i visitatori regolari e frequenti, premiano lo shopping di prossimità (comportamento costretto dalle limitazioni di mobilità del lockdown) soprattutto per acquisti legati al grocery, alla cura della persona ed a prodotti per la casa. Gli acquisti di apparel shopper e consumer electronics invece sono caratteristica dei visitatori occasionali».
Entro fine anno ci sarà un aggiornamento dello studio? Se sì, ci saranno ulteriori focus all'interno?
«Prevediamo un aggiornamento a sei mesi per monitorare i comportamenti di acquisto dei consumatori nel periodo natalizio. Sarà interessante capire se le modalità di fruizione e mobilità verso gli store che abbiamo rilevato, sono divenute abitudine consolidata o no. Inoltre vorremmo lavorare anche su di una analisi full funnel per misurare tutta la customer journey dei consumatori attraverso i touchpoint digitali e fisici».
Fenomeno audio, lo state studiando e avete offerto una "guida all'ascolto": quali sono i punti fondamentali e cosa devono mettere in evidenza le aziende che vogliono sfruttare il mezzo?
«Abbiamo subito trovato la possibilità di integrare questo ulteriore mezzo di comunicazione come un’enorme possibilità di crescita. L’inventory audio proveniente da partner premium, arricchita dai nostro dato Geo Behavioural, ci permette di creare un’offerta Digital Audio Data Driven. I punti chiave del prodotto sono sicuramente la massima possibilità di targettizzare l’audience, l’alta attenzione anche in momenti dove il device non è a portata di mano e la garanzia di un’alta memorability del brand. È possibile raggiungere i consumatori fedeli di un brand della GDO nel momento in cui si trovano sui mezzi di trasporto tornando verso casa e selezionare solo quelli che abitano vicino ad uno store del cliente ed informarli di un’offerta dedicata».
Customer journey: quali soluzioni avete studiato, quali pensate siano le più appropriate (e perché) che poi proponete?
«I mutamenti causati dalla pandemia e l’aumento della digitalizzazione hanno rivoluzionato il modo in cui gli individui vivono le proprie giornate e, di conseguenza, posto all’interno del customer journey nuovi touchpoint, oggi fondamentali per la comunicazione tra brand e user. Oggi il customer journey è dinamico, perché può modificarsi e arricchirsi di nuovi canali molto rapidamente, ma anche ibrido, perché online e offline devono essere integrati in modo sinergico per raggiungere il consumatore e garantirgli l’esperienza multicanale che richiede. Studi e ricerche evidenziano quanto abbiano un ruolo fondamentale smart tv e contenuti digital audio, che sono canali importanti per gli individui per ricercare informazioni ed intrattenersi. Le smart tv in Italia oggi sono oltre tredici milioni e, per la fine del 2022, si prevedono circa 18 milioni di tv connesse; allo stesso modo, la fruizione di digital audio content, come abbiamo avuto modo di vedere, interessa, anche in questo caso, oltre tredici milioni di utenti dai 16 ai 64 anni. Di fronte a questi dati e, a seguito di uno screening e monitoring costante del mercato, Beintoo si è avvalsa di nuovi partner autorevoli e qualificati in entrambi i settori, grazie ai quali possiamo operare anche attraverso questi canali che, oggigiorno, sono così importanti. In questo modo la nostra offerta commerciale si amplia, così come il nostro dataset e quella dei partner viene arricchita dai nostri dati di prima parte; questo scambio e combinazione di informazioni ci permettono così non solo di coprire in modo ampio e totale il customer journey, ma anche di garantire soluzioni e strategie data driven su profili altamente specifici».