BAZR, l’e-commerce che diventa spettacolo
Dalla Milano piovosa alla ribalta europea: come la piattaforma di live social commerce ha riscritto le regole del marketing e del retail digitale
 
									
														Dalila Anna e Marco Buonfiglio
C’è chi compra online e chi, come BAZR, trasforma ogni acquisto in uno show. In un anno vissuto intensamente, quasi cinematografico, la prima app europea di live social commerce ha saputo intrecciare tecnologia, creatività e relazioni, ridefinendo il modo in cui brand, creator e utenti si incontrano. La cornice di questo racconto? Una Milano piovosa di fine ottobre, dove alla Fonderia Napoleonica Eugenia si è tenuto l’evento celebrativo (e programmatico) che ha segnato la chiusura di un anno di successi e l’inizio di un nuovo capitolo.
La tecnologia al servizio dell’emozione
BAZR non è solo un marketplace, ma una piattaforma mobile-first guidata da un’intelligenza artificiale capace di creare il match perfetto tra brand e creator. Un sistema che ottimizza l’esperienza di shopping e la trasforma in un flusso di contenuti personalizzati, in linea con passioni e interessi di ciascun utente, come spiega Anna Viganò, chief marketing officer di BAZR: “La cura dei prodotti e la conversione sono diventati il nostro focus principale. Puntiamo a creare connessioni di valore tra brand e creator: solo così ogni acquisto si trasforma in spettacolo”. I numeri confermano il successo: oltre 1.000 contenuti registrati, tre secondi per andare sold out, una spesa media di 86 euro e più di 500.000 utenti attivi in soli otto mesi.
Dalle attivazioni al palcoscenico internazionale
Il debutto di BAZR non è passato inosservato. Dalla presenza a Casa Sanremo, che ha amplificato la brand awareness, alla sponsorizzazione della Kings League 2025, fino alla partecipazione ai Comicon di Bergamo e Napoli, la piattaforma ha costruito una presenza fisica e digitale coerente e vivace. Con la Kings League, la collaborazione si è trasformata in qualcosa di più profondo, come racconta Marco Buonfiglio, CCO della lega: «BAZR è stato il primo partner a credere nel nostro progetto, creando una vera collaborazione, non semplici attività di sponsoring». Oggi, le attivazioni live permettono persino di acquistare collezionabili autografati in diretta o di vincere i palloni delle prime segnature di Serie A, grazie alla partnership siglata con la Lega.
Creator e community: la voce di chi fa la differenza
Tra i volti di BAZR spicca Dalila Anna, creator e voce del podcast “Possesso palla”: “Ho sempre amato raccontare il calcio. All’inizio ero inesperta e con pochi follower, ma ho continuato a studiare e a credere nella mia passione”. Il suo percorso rappresenta l’anima del progetto: quella di una piattaforma che valorizza le persone e le trasforma in narratori autentici di esperienze e brand.
Partnership sartoriali e valore condiviso
Per Anna Viganò, il successo di BAZR sta nella capacità di costruire partnership sartoriali, progettate per creare valore reale: «BAZR è un canale di vendita e di engagement. Le nostre collaborazioni si fondano su tre pilastri: esperienze immediate con conversioni misurabili, posizionamento strategico e un’estensione dell’esperienza che permette di portarsene un ‘pezzo’ a casa». Un approccio che rende ogni partnership un asset di valore, capace di nobilitare il legame tra brand e creator.
Verso il 2026: nuovi racconti e nuove esperienze
Con l’anno di operatività alle porte, BAZR guarda già al futuro. Le prossime mosse punteranno su una narrazione personalizzata del prodotto, calibrata su diversi target e canali. “Ci sarà una campagna dal sapore istituzionale, mentre l’ambito digital resterà il cuore della comunicazione - sottolinea Anna Viganò -. L’attenzione resta focalizzata sulle partnership e sull’implementazione della piattaforma». E chissà che, tra un anno, BAZR non torni ancora una volta tra i protagonisti della primavera sanremese, con un nuovo capitolo di innovazione e spettacolo.
 
        