Autore: Redazione
25/01/2019

Procter & Gamble, salvato 1 miliardo di dollari di costi di produzione e fee negli ultimi quattro anni

Lo ha detto la multinazionale nella conference call seguitas ai risultati del quarto trimestre 2018. E si è parlato anche dello spot Gillette, di cui si è detta soddisfatta

Procter & Gamble, salvato 1 miliardo di dollari di costi di produzione e fee negli ultimi quattro anni

Procter & Gamble ha guadagnato in borsa dopo aver rilasciato i dati del quarto trimestre dell’anno scorso, in cui si evidenzia una crescita organica del 4%. Non solo, la multinazione di beni di largo consumo prosegue con successo la propria strategia di taglio dei costi di produzione e delle fee pubblicitarie, con 1 miliardo di dollari che è stato risparmiato negli ultimi quattro anni. E l'azienda non ha ancora finito di razionalizzare i costi di advertising. Il CFO Jon Moeller ha detto agli analisti: "Vediamo ancora del potenziale nel risparmio in queste aree e una maggiore efficienza nella distribuzione media". La politica di riduzione della spesa non è stato l’unico tema di dibattito nel corso della conference call: si è parlato dell’ultimo spo Gillette contro la mascolinità tossica che ha creato un polverone in tutto il mondo, guadagnandosi pieno sostegno ma anche aspre critiche. Come riportato da DailyNet, Gillette si è detta contenta di aver aperto un dibattito sull’argomento, nonostante reazioni eccessive se non addirittura di boicottaggio del prodotto. In questo caso Moeller ha detto che l'azienda è soddisfatta dell'attenzione che si è creata attorno allo spot. Il marchio di rasatura, che presenta immagini di uomini che si divertono e che chiamano i gatti verso le donne, così come esempi di uomini che regnano nei bulli e che addestrano i bambini. "Abbiamo ricevuto livelli senza precedenti di copertura mediatica e di coinvolgimento dei consumatori in questa campagna", ha precisato, aggiungendo che le vendite al dettaglio di Gillette sono rimaste stabili da quando lo spot è stato pubblicato lo scorso 14 gennaio, mentre le vendite online hanno continuato a crescere.