Autore: Redazione
26/09/2018

Google userà l’intelligenza artificiale per creare le sue Stories

Anche la società punta sul formato del momento, che apparirà sui risultati di ricerca e su Images. E, a San Francisco, sono state presentate altre novità

Google userà l’intelligenza artificiale per creare le sue Stories

Anche Google continua a investire sulle Stories, il formato del momento inventato da Snapchat e poi esportato da Facebook su tutte le sue piattaforme. Big G, che da febbraio dà a una ristretta rosa di publisher la possibilità di creare Stories, ha annunciato che inizierà a utilizzare l’intelligenza artificiale per realizzare delle sue Stories che appariranno nei risultati del motore di ricerca e su Images. Almeno in una fase iniziale i contenuti riguarderanno persone note, come VIP e atleti, per poi eventualmente abbracciare nuove tematiche. All’intelligenza artificiale verrà, come di consueto, abbinato il lavoro di moderatori umani, per cercare di evitare errori e scivoloni. In una conferenza stampa a San Francisco, di cui dà notizia Recode, Cathy Edwards, Head of Enginnering for Image Search di Google, ha detto di aspettarsi altre novità già nel corso dei prossimi mesi. L’annuncio di Google è un altro segnale che le Stories non sono una moda passeggera, ma una modalità di comunicazione destinata a durare. Le Stories sono utilizzate ogni giorno da 400 milioni di persone su Instagram, mentre su WhatsApp sono addirittura 450 milioni gli utenti che ne fanno uso. La sfida è legata alla capacità di monetizzazione del formato, con Instagram e Facebook che lo stanno dotando di soluzioni ad hoc per la comunicazione dei brand. Per ora, Google non ospiterà inserzioni pubblicitarie, ma le cose potrebbero cambiare in fretta.

Altre novità

In linea con la novità delle Stories, Google ha detto che mostrerà più video nei risultati di ricerca, andando anche a selezionarne le parti più pertinenti ai desideri dell’utente, attraverso la funzione Featured Videos. Verrà dato anche più peso alle immagini. Ancora il Feed, lo spazio dove vengono inseriti i contenuti raccomandati lanciato circa dodici mesi, cambia nome e diventa Discover, mettendo in risalto i contenuti di maggior valore. Altri aggiornamenti riguardano le Activity Card e Collezioni. Le prime si attivano quando un utente si interessa a qualcosa già ricercato: la feature permette di riprendere l’attività dove la si era lasciata. Collezioni consente di salvare e organizzare i contenuti delle Activity Card, con implicazioni anche sui suggerimenti forniti dall’algoritmo del motore di ricerca. Big G ha anche apportato dei miglioramenti alla tecnologia ranking per Images. In base alla novità, verranno mostrate immagini più rilevanti e aggiornate di recente. E all’interno di Images, verrà presto integrato anche Google Lens. L’anno scorso Google ha condotto circa 200.000 esperimenti sul suo motore di ricerca, avviando circa 2.500 cambiamenti. Infine, con un annuncio separato, Google ha detto che tornerò ad ospitare la pubblicità delle criptomonete come Bitcoin, dopo un breve periodo di sospensione iniziato a giugno.