Autore: Redazione
05/11/2018

DigitalGO: strategie e servizi raccontati da Flavio Rossi e Michelangelo Cianciosi

La digital company da 44 milioni di euro di fatturato ha recentemente approcciato i servizi della creatività e della comunicazione digital: gli obiettivi sono ambiziosi e la squadra è definita. Parola all’EVP Digital Marketing e al Creative Partner ed ECD dell’azienda

DigitalGO: strategie e servizi raccontati da Flavio Rossi e Michelangelo Cianciosi

Creatività, strategia e servizi. È questa la ricetta di DigitalGO per giocare un ruolo da protagonista nell’attuale panorama della comunicazione digitale. A metà anno, infatti, la società guidata dal CEO Riccardo Jelmini, ha annunciato il suo ingresso nel marketing digitale, forte del suo know how e della sua capillare presenza internazionale. Oggi i confini dell’offerta si cominciano a delineare, come spiegano in questa intervista Flavio Rossi, EVP Digital Marketing, e Michelangelo Cianciosi, Creative Partner ed ECD di DigitalGO.

DigitalGO ha recentemente allargato la propria offerta al digital marketing, quali sono le caratteristiche della vostra proposta?

Flavio Rossi: La Business Unit Digital Marketing nasce per gestire un’offerta integrata di servizi dedicati a supportare i clienti su tematiche di consumer engagement e conversion. Lo facciamo curando sia la parte strategico-creativa delle campagne, sia di digital operation, attraverso lo sviluppo e la gestione di tutti gli asset digital dei nostri clienti, incluse le attività di social media content development. Ma non ci “limitiamo” ai servizi creativi: a questi uniamo la capacità di pianificare e gestire attraverso un desk dedicato campagne digital con un focus specifico sull’ottimizzazione del funnel di conversione, riuscendo cosi a garantire conversioni e ROI in linea con le aspettative dei nostri partner.

Michelangelo Cianciosi: La distinzione digitale/atl ha smesso di avere senso da un pezzo, perché è nella vita di tutti i giorni che quella distinzione non esiste più. In ogni ora della giornata le persone passano in continuazione dal reale al digitale in un percorso che, visto con l’ottica della vecchia distinzione sembra ondivago e a zig-zag, ma che alla fine è invece estremamente coerente e lineare. E noi, come comunicatori, se siamo bravi, non possiamo che essere lì dove sono le persone a cui ci rivolgiamo. Se siamo molto bravi, anche un pochino più avanti.

A livello creativo quali servizi mettete in campo per i vostri clienti?

Flavio Rossi: Grazie al nostro reparto creativo diretto da Michelangelo Cianciosi riusciamo a gestire qualunque tipo di brief, sia a livello strategico sia di execution, con una particolare focalizzazione sullo sviluppo di contenuti che parta dal digital ma abbiano la capacità di lavorare in una logica multiesperienziale. È del tutto evidente che oggi il termine “campagna adv” abbia assunto un’accezione del tutto diversa rispetto solo a tre anni fa e che sia necessario ragionare sempre più spesso su logiche di entertainment ampie ed articolate che mettano al centro un’audience attiva.

Michelangelo Cianciosi: Che la pubblicità da sola o come l’abbiamo sempre conosciuta sia sempre meno apprezzata e ascoltata dal pubblico non è un segreto per nessuno. Parliamoci chiaro, chi non skipperebbe il video pre-roll che lo separa dal video che stava cercando online? Provocando, ma neppure troppo, Scott Galloway, in un meraviglioso speech al Festival di Cannes di quest’anno ha detto che la pubblicità sarà sempre più una specie di tassa che i più poveri saranno costretti a pagare per usufruire di servizi che invece i più ricchi potranno usare senza advertising. Pensate che fascino… Ora, magari non è proprio così e la creatività fatta bene serve proprio a trasformare un momento di costrizione in uno piacevole o addirittura memorabile, ma è chiaro che oggi per costruire un brand occorre che la comunicazione faccia anche altro, che crei contenuti divertenti, utili, coinvolgenti…

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Sul fronte del media planning, quali soluzioni siete in grado di garantire ai vostri clienti?

Flavio Rossi: La premessa è che sul media planning e in particolare del programmatic la maturità di clienti ed operatori è ormai elevata così come lo sono standard qualitativi e aspettative sulle singole campagne. Noi abbiamo scelto di avere un trading desk dedicato di 10 persone specializzate nel garantire strategia e delivery di alto livello e soddisfare tutte le esigenze  performance di campagna in termini di conversione (traffic, lead, sales).

Molti investimenti pubblicitari stanno abbracciando i canali video e social, quali opportunità offrite alle aziende?

Flavio Rossi: La nostra scelta è stata quella di gestire in modo integrato l’intero approccio di consumer engagement e conversion, anche social e video seguono questo tipo di logica: il team creativo/social lavora a stretto contatto con il desk media per offrire soluzioni che riescano in grado di garantire visibilità, rilevanza e attivazione per l’utente e soddisfare le esigenze di conversione dei nostri clienti. Per quanto riguarda il video in particolare abbiamo la possibilità di garantire pianificazione e delivery altamente qualitativi anche grazie a specifici accordi con partner strategici che garantiscono la viewability di tutti i contenuti erogati su network a target.

Michelangelo Cianciosi: Se c’è una tendenza evidente negli ultimi anni è quella che porta all’accorpamento di servizi che prima venivano svolti da differenti strutture. La frammentazione si traduce spesso in dispersione di risorse e lentezze e in un mondo in cui a dettare i tempi è l’istantaneità della rete, sono errori che non possiamo più permetterci. Avere all’interno tutta una serie di risorse anche molto tecniche (sviluppatori di app, programmatori, ecc), con una direzione creativa che può tenere sotto controllo ogni fase del processo, ci consente non solo di essere più efficienti, ma anche di tenere la qualità sempre alta.

SEM e SEO sono tra le discipline più “antiche” nel settore internet. Coprite anche queste esigenze?

Flavio Rossi: Il search è per noi una leva fondamentale sia sul fronte branding che su quello della performance pura. Attività SEO/SEM vengono gestite da un team specializzato all’interno del nostro desk e vanno avanti di pari passo attraverso il presidio di tutte le piattaforme oggi utili a soddisfare gli obiettivi dei nostri clienti, da Google ad Amazon (AMS) fino a Bing.

Sul fronte globale l’offerta di digital marketing è la medesima per tutti i Paesi  in cui siete presenti o ci sono differenze?

Flavio Rossi: Su alcuni mercati ci sono differenze sostanziali sia in termini di budget che di scenario competitivo ma grazie all’esperienza maturata in questi anni a livello internazionale e alla capacità di presidio locale siamo in grado di interpretarle e garantire servizi e performance su tutti i mercati nei quali siamo presenti. Oltre ovviamente a quello italiano ed europeo, cito a titolo di esempio Turchia, Brasile e Latam dove gestiamo campagne per clienti top spender.