Apple, il Q3 fiscale è sopra le previsioni; vendite iPhone sotto le attese ma il prezzo medio è in crescita
La società di cui è Ceo Tim Cook beneficia anche del positivo andamento del segmento “Servizi”. E guadagna pure in Borsa, mettendo nel mirino quota 1 trilione di dollari di capitalizzazione
Martedì scorso Apple ha pubblicato una solida trimestrale superando le attese sul fronte degli utili, dei ricavi e del prezzo medio dell’iPhone, nonostante consegne sotto le previsioni per i melafonini. Prosegue, parallelamente, la crescita del segmento “Servizi”. Nella giornata di ieri, il titolo della società di Cupertino ha continuato a guadagnare quota, raggiungendo una capitalizzazione di oltre 985 miliardi di dollari e sfiorando il record di un trilione di valore di mercato.
I risultati chiave
• I ricavi sono cresciuti del 17% a 53,3 miliardi di dollari. Le vendite internazionali rappresentano il 60% del business.
• L’utile per azione è balzato del 40%, attestandosi a 2,34 dollari.
• Nei tre mesi terminati il 30 giugno sono stati distribuiti 41,3 milioni di iPhone, un dato leggermente inferiore alle previsioni, ma robusto se si considera la stagionalità.
• Il prezzo medio dell’iPhone è stato di 724 dollari, in grande progressione sul pari periodo del 2017. La spinta è arrivata dall’iPhone X.
• Apple ha in cassa 243 miliardi di dollari.
• La categoria “Altri Prodotti”, che include i dispositivi wearable (Apple Watch, Airpods e Beats) e HomePod è valsa 3,7 miliardi di dollari.
• Il segmento “Servizi”, di cui fanno parte App Store, Apple Care, Apple Pay, iTunes e il cloud, sale del 28% a 9,55 miliardi di dollari, al di sopra delle stime.
Altre evidenze
Nella conference call il Ceo Tim Cook ha segnalato come Apple Pay abbia generato oltre 1 miliardo di transazioni nel secondo trimestre, superando concorrenti qualificati come Square e PayPal. La guidance per il prossimo trimestre è sopra le aspettative di Wall Street e ciò ha avuto un impatto positivo sull’andamento in Borsa. Infine, la Cina ha segnato un fatturato di 9,5 miliardi di dollari, in aumento del 19%. Il rischio, però, è che ci sia un aumento delle tariffe, che potrebbe avere effetti negativi sui margini della Mela, che produce diversi componenti per i suoi device nel Paese asiatico.