Autore: Redazione
02/08/2018

Apple, il Q3 fiscale è sopra le previsioni; vendite iPhone sotto le attese ma il prezzo medio è in crescita

La società di cui è Ceo Tim Cook beneficia anche del positivo andamento del segmento “Servizi”. E guadagna pure in Borsa, mettendo nel mirino quota 1 trilione di dollari di capitalizzazione

Apple, il Q3 fiscale è sopra le previsioni; vendite iPhone sotto le attese ma il prezzo medio è in crescita

Martedì scorso Apple ha pubblicato una solida trimestrale superando le attese sul fronte degli utili, dei ricavi e del prezzo medio dell’iPhone, nonostante consegne sotto le previsioni per i melafonini. Prosegue, parallelamente, la crescita del segmento “Servizi”. Nella giornata di ieri, il titolo della società di Cupertino ha continuato a guadagnare quota, raggiungendo una capitalizzazione di oltre 985 miliardi di dollari e sfiorando il record di un trilione di valore di mercato.

I risultati chiave

I ricavi sono cresciuti del 17% a 53,3 miliardi di dollari. Le vendite internazionali rappresentano il 60% del business.

L’utile per azione è balzato del 40%, attestandosi a 2,34 dollari.

Nei tre mesi terminati il 30 giugno sono stati distribuiti 41,3 milioni di iPhone, un dato leggermente inferiore alle previsioni, ma robusto se si considera la stagionalità.

Il prezzo medio dell’iPhone è stato di 724 dollari, in grande progressione sul pari periodo del 2017. La spinta è arrivata dall’iPhone X.

Apple ha in cassa 243 miliardi di dollari.

La categoria “Altri Prodotti”, che include i dispositivi wearable (Apple Watch, Airpods e Beats) e HomePod è valsa 3,7 miliardi di dollari.

Il segmento “Servizi”, di cui fanno parte App Store, Apple Care, Apple Pay, iTunes e il cloud, sale del 28% a 9,55 miliardi di dollari, al di sopra delle stime.

Altre evidenze

Nella conference call il Ceo Tim Cook ha segnalato come Apple Pay abbia generato oltre 1 miliardo di transazioni nel secondo trimestre, superando concorrenti qualificati come Square e PayPal. La guidance per il prossimo trimestre è sopra le aspettative di Wall Street e ciò ha avuto un impatto positivo sull’andamento in Borsa. Infine, la Cina ha segnato un fatturato di 9,5 miliardi di dollari, in aumento del 19%. Il rischio, però, è che ci sia un aumento delle tariffe, che potrebbe avere effetti negativi sui margini della Mela, che produce diversi componenti per i suoi device nel Paese asiatico.