Autore: Redazione
27/04/2020

Avvenire: nel 2019 raccolta pubblicitaria in linea con il 2018, nel lockdown le copie in edicola crescono a doppia cifra

Il direttore generale Alessandro Belloli spiega il piano strategico varato alla fine dell’anno scorso, tra consolidamento del quotidiano e sviluppo dell’offerta digitale

Avvenire: nel 2019 raccolta pubblicitaria in linea con il 2018, nel lockdown le copie in edicola crescono a doppia cifra

Alessandro Belloli, direttore generale Avvenire

Per il “dopo lockdown” Avvenire riprenderà a sviluppare il piano strategico varato a fine 2019, in vigore fino al 2024, che prevede in primo luogo il consolidamento della quinta posizione per diffusioni ricoperta nel ranking dei quotidiani nazionali, con una media di oltre 110mila copie tra carta e replica digitale.

Sul fronte del cartaceo il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana sta sperimentando un significativo incremento delle vendite in edicola, con picchi fino al 20% in più nei giorni successivi al 9 marzo 2020, ora assestato sul 10% dopo la campagna che invitava i cittadini a restare a casa. Inoltre, l’iniziativa di rendere disponibili gratuitamente gli sfogliabili digitali del quotidiano ha generato 30mila nuove utenze, che si aggiungono agli abbonamenti che rappresentano l’80% delle diffusioni, mentre il sito ha visto decuplicare gli accessi con picchi fino a 1 milione al giorno.

«L’emergenza sanitaria ha senz’altro accelerato il processo di digitalizzazione e per quanto ci riguarda ci siamo ritrovati con un patrimonio di nuove anagrafiche che starà a noi fidelizzare come lettori» spiega Alessandro Belloli, direttore generale della Avvenire Nuova Editoriale Italiana, che aggiunge: «L’incremento di vendite in edicola denota una riscoperta del quotidiano e dimostra che il prodotto cartaceo è apprezzato».

Gli andamenti della raccolta

Sul fronte della raccolta pubblicitaria, dopo aver chiuso il 2019 con ricavi in linea con il 2018 «grazie anche ai progetti speciali che ci hanno permesso di mantenere il fatturato, il 2020 è iniziato bene, con una ripresa. A marzo abbiamo registrato la crisi, soprattutto con crollo delle pianificazioni legate agli eventi, in particolare ai saloni delle auto».

Grazie alla campagna “Adotta una pagina” che ha coinvolto di investitori, Avvenire è riuscito a finanziare gli abbonamenti digitali gratuiti e in aprile si prospetta una chiusura in linea con il budget: «Non abbiamo evidenza di non riuscire a rispettare le previsioni di fatturato che sono quelle di mantenere anche quest’anno i livelli del 2019».

I progetti per il post emergenza

Come tutte le aziende editoriali, anche Avvenire ha adottato le precauzioni necessarie a tutelare dipendenti e collaboratori sin dal 24 febbraio, introducendo in primo luogo le restrizioni ai viaggi e alle trasferte lavorative e poi il lavoro agile.

Per il “dopo” lockdown «ci aspettiamo una rivalutazione del giornale cartaceo ma allo stesso tempo crediamo nel digitale, stiamo analizzando il modello paywall e pensando a prodotti verticali apposta per gli utenti del web. Allo stesso tempo investiremo su Popotus, il giornale per i ragazzi, e sui mensili Noi Famiglia&Vita e Luoghi dell’Infinito. Il tutto con la massima attenzione per la sostenibilità economica».

Nuove collaborazioni internazionali

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Marco Tarquinio, direttore di Avvenire

«Il taglio dato al racconto dell’emergenza ci ha premiato: abbiamo combattuto gli allarmismi, il direttore Marco Tarquinio ha mantenuto una linea positiva dando voce agli esperti, ci siamo distinti in questo senso». Intanto, sul fronte dei contenuti, Avvenire sta attivando una collaborazione con La Croix, «un punto di riferimento per l’informazione di area cattolica in Francia, e ci auguriamo che altre collaborazioni internazionali arriveranno».

L’obiettivo del giornale nei prossimi mesi, «è continuare a essere protagonisti del mercato non solo per il pubblico dei cattolici. Negli ultimi 15 anni abbiamo intrapreso un percorso di crescita, dal 10° posto per diffusioni siamo saliti al quinto, con il nostro piano di sviluppo vogliamo mantenere questo posizionamento».