AutoMoto sfreccia sul 2020: i successi del festival, il magazine lifestyle, il nuovo ruolo di CDP
Nella stagione più inattesa, la casa editrice fa un balzo decisivo verso il futuro. Il brand & content manager Moreno Pisto ci racconta un anno vissuto puntando costantemente sul rinnovamento e l’evoluzione del network, facendo scommesse e prendendosi dei rischi, e all’orizzonte un 2021 in cui sarà sempre più cavalcata la strada dell’innovazione
Moreno Pisto
Corri ragazzo laggiù, vola tra i lampi di blu, si cantava a squarciagola 40 anni fa, convinti, senza remore, anche di fronte alla difficoltà. Ma… se a un certo punto dovessimo trovare la strada interrotta, con tanto di burrone, ma anche con la possibilità di saltarlo, ovviamente non senza rischi? Quel dirupo è (stato) il 2020, il pericolo di sparire, di non riuscire a portare avanti progetti lungamente meditati, di lasciarsi trasportare dagli eventi, dalla calma, la quale, si sa, ci mette poco a divenire eccessiva e i treni passano… Dalle parti di AM Network su quel treno lanciato hanno pensato di salirci al volo, ma in maniera organizzata, perfettamente oliata, consapevole delle proprie capacità. Due testate che rappresentano il top nazionale del settore, Automoto.it e Moto.it, un nuovo magazine, MOW - Men On Wheels, che unisce la passione per i motori a un’idea di fashion & lifestyle appropriata. E ancora: non è possibile organizzare un EICMA in cui potersi incontrare, stringere la mano, confabulare in gruppo? Non fa niente, ecco arrivare una piattaforma interattiva e completamente gratuita, creata sul modello di Netflix, con contenuti che continueranno a essere sempre disponibili on demand su www.motofestival.it; e il MotoFestival diviene un’esperienza tecnologicamente inedita, ma spiritualmente affine al mercato, punto di riferimento centrale di tutto il settore, anche nello stravagante 2020. E i risultati non si sono fatti attendere: conclusosi domenica 15 novembre, il sito del MotoFestival MY2021, ha superato le 100.000 visite al giorno, per un totale di 700.000 circa. Supportato da una costante attività social sugli account di Moto.it, l’evento ha fatto registrare con l'account Instagram di Moto.it, in una settimana, 927.000 account unici, mentre Facebook ha avuto un incremento esponenziale rispetto ai 7 giorni precedenti del 188% di follower, con una copertura di 2 milioni e 508 mila account raggiunti. Le visualizzazioni dei video hanno toccato quota 186 mila, mentre le interazioni sono arrivate a 492mila. Senza dimenticare le partnership attivate: quella radiofonica con RadioFreccia, quella televisiva con Motor Trend e quella con il sito Tom's Hardware. Dieci giorni dopo, perché un break ci vuole, ogni tanto, abbiamo contattato Moreno Pisto, brand & content manager, per fare il punto della situazione su un anno vissuto… pericolosamente.
Una sintesi dell’anno che nessuno si attendeva ma che ha modificato molto e non solo in peggio?
«C’è l’imbarazzo della scelta: il 2020 per noi vuol dire la creazione di un nuovo magazine/sito, il Men On Wheels (https://mowmag.com/), che a pochi mesi dallo start può già vantare oltre un milione di utenti unici. Rappresenta la concretizzazione dei nostri interessi allargati: motori, sempre, ma anche lifestyle correlato, per approdare a una sintesi generalista. E ancora: abbiamo progettato, ideato e lanciato una piattaforma video inedita. In giro, anche comprensibilmente si è rallentato, quando non tagliato, noi invece abbiamo accelerato. Senza dimenticare la base di partenza, ossia le nostre piattaforme originarie, Moto.it e Automoto.it, stabili tra la 35 e la 41esima posizione tra i siti di news, quindi generalisti, non solo di settore, più cliccati in Italia. Siamo quindi i primi del nostro settore, gli unici tra i motori a essere nella top 50. Un prestigio conquistato e implementato, ancor di più quest’anno».
Stiamo assistendo a un cambio radicale, accelerato, quasi motivato dalla pandemia, nel mondo dei media?
«Sì. Noi, come molti, ci siamo ritrovati nel momento del lockdown a ripensare, ritracciare, riconsiderare, riorganizzare. Guardate cosa sta facendo Netflix: sono leader nel loro campo, e ora deviano, arricchiscono, partendo dalla Francia, con l’idea, il ripristino di una televisione lineare. La stessa cosa facciamo noi, appoggiandoci al prestigio, alla pozione guadagnata nel tempo, siamo leader, ci muoviamo come tali. Siamo in missione».
Ma prima o poi l’emergenza andrà a terminare…
«Ma il concetto continuerà a prosperare: innovazione nella continuità. I nostri due siti, il nuovo magazine, 30 mini-film, una piattaforma con 90 stanze colme di novità, quello che abbiamo portato al MotoFestival. È questa la nuova sfida, una realtà parallela, un mix giusto tra online e offline, con gli eventi che torneranno quelli di prima, ma dovranno comunque ritararsi sulle ultime novità».
Che effetti avrà il 2020?
«Saranno effetti a lunghissimo termine. E noi dovremmo essere sempre veloci, flessibili, capaci all’adattamento, come avvenuto in questi mesi. Fare le cose velocemente e con grande qualità. Velocità è ormai diventata una categoria mentale. Si parla tanto di delocalizzazione, che però non deve precludere la partecipazione agli eventi. Delocalizzati ma vicini, sembra un controsenso, ma è la possibilità offerta dalla creatività e dalla tecnologia. Un nuovo paradigma. Vogliamo entrare sempre di più nelle case degli italiani. Basti vedere cosa abbiamo fatto con Alexa: se oggi la chiami e le chiedi news in campo motoristico, rispondiamo noi».
Chi siete oggi?
«Siamo mediatori tra utenti e news, ma ora anche tra utenti e brand. I marchi ci utilizzano come veri e propri player, per comunicare e non solo le novità di prodotto. Accompagniamo le giornate dei nostri utenti attraverso le dirette continue dei nostri talents che rispondono alle domande e alle curiosità dei lettori».
Un’emergenza che ha creato inedite traiettorie…
«Ci ha fatto crescere, adattare, creare. Abbiamo aggiunto nuovi linguaggi, formati, senza fermare mai il lavoro dei nostri siti. Il successo di MotoFestival lo racconta, come pure i 70 milioni di pagine viste al mese tra Automoto.it e Moto.it».
Il nuovo magazine: Men On Wheels cosa rappresenta?
«Siamo partiti il 18 giugno, a fine ottobre avevamo un milione di utenti unici, a novembre ci supereremo. Ha funzionato il ruolo di stampella dei due siti madre e dei loro rispettivi social. Una strategia vincente. Più in là, il magazine dovrà vivere sempre più sulle sue gambe, ecco perché saranno implementati i servizi su lifestyle e moda, come pure i social».
Una grande squadra che si muove con precisione
«Merito soprattutto di chi ci spinge ogni giorno, con le sue idee, il suo voler continuamente innovare e rafforzare la nostra leadership, ossia il nostro editore Ippolito Fassati».
I risultati commerciali quest’anno hanno sofferto?
«Senza dubbio. Ma l’obiettivo che ci siamo dati, appena si è verificato il primo lockdown, è stato quello di supportare i settori in cui siamo dei punti di riferimento. Comportarci da leader. Per questo abbiamo voluto in tutti modi realizzare una nuova piattaforma su cui far andare online il MotoFestival, un lavoro enorme da tutti i punti di vista, tecnologico, commerciale, redazionale e di comunicazione, fatto in pochissimi mesi e con forze tutte interne. Il messaggio che volevamo dare era: non ci può essere Eicma quest’anno, ma noi ci siamo».
Desideri?
Evolversi. Innovare. Continuamente. Stiamo ragionando su come migliorare quanto fatto in questi ultimi mesi. Guardiamo con interesse al mondo radio e tv e a quello delle produzioni. La prossima novità avrà a anche fare proprio con quest’ultimo ambito, ma di più al momento non posso dire».