Arriva TwinPlay, la prima startup italiana ad applicare AI e computer vision al mondo della pallacanestro
In campo al fianco di Virtus Padova, Bottanuco Basket numerosi altri club professionistici, giocatori ed ex della Nazionale come Luca Vitali e Matteo Soragna
Cresce sempre di più il numero di società sportive che stanno applicando la tecnologia ideata da TwinPlay basata su computer vision e intelligenza artificiale. Attraverso dedicati algoritmi e telecamere intelligenti, allenatori e giocatori possono ora elaborare statistiche avanzate estrapolate durante le sessioni di allenamento, utili per ottimizzare gli schemi di gioco da attuare durante le partite. Una tecnologia avanzata che si sta rivelando utile anche per i settori giovanili dove non conta solo il risultato finale quanto soprattutto il miglioramento delle proprie performance, sia singole che di team. Ad oggi TwinPlay è la prima ed unica startup italiana impegnata in questo ambito, operativa e presente sul mercato, tanto da aver già fornito il sistema a decine di club che lo hanno testato nei mesi passati, o lo stanno attualmente adottando. Nella lista ci sono nomi del calibro di Pallacanestro Varese, Olimpia Milano, Orange Bassano, Blu Basket Treviglio, ed ancora Virtus Padova, Basket Pomezia, Bottanuco, Sermoneta, Piombino, solo per citare alcuni club professionistici e semi professionistici. La versatilità del sistema gli ha permesso di essere stato testato, o adottato, anche dai centri di formazione specifici per gli allenatori, i Player Development Coach, tra i quali Sharp Shooter Academy, Extrapass, Clash Of Hoops e Bit-Lab che preparano giocatori di serie A e B sia maschile che femminile, così come studenti-giocatori in trasferta impegnati nel campionato americano di college NCAA. Nella lista non mancano neppure i camp di perfezionamento dove TwinPlay viene utilizzato per ottimizzare le sessioni di allenamento: LV Experience coordinato dall’ex playmaker della Nazionale Luca Vitali, BSM Camp diretto dal collega ex Nazionale Matteo Soragna (nonché commentatore Sky Sport), Inbound Sport, Game Time Basketball Lab, InBound Sport Camp, fino al Little Nations Camp organizzato da Matteo Piccoli, giocatore di serie A. La scelta di TwinPlay di puntare sul mondo della pallacanestro non è del tutto casuale, dato che nasce dall’esperienza sul campo del suo founder, Davide Todeschini, ingegnere con anni di esperienza nel mondo professionistico e semi professionistico del basket italiano, il quale aveva evidenziato che la raccolta e analisi dei dati viaggiava ancora attraverso sistemi troppo tradizionali. Attraverso un team di esperti, Todeschini ha progettato una soluzione per colmare questo gap in maniera molto efficace, altamente innovativa e a costi molto accessibili in un mix di software e hardware, risultando oggi l’unica sul mercato italiano proposta da una società italiana, ed una delle poche a livello internazionale espressamente dedicata alle sedute di allenamento dove l’intero processo è automatizzato grazie all’intelligenza artificiale e non è previsto nessun intervento umano, anche per il semplice inserimento dei dati. “Siamo riusciti a creare una pipeline davvero innovativa dell’intero processo: dall’estrazione dei dati attraverso le immagini riprese dalla telecamera puntata sul campo fino all’analisi dei dati con output in tempo reale - spiega Davide Todeschini -. Il sistema riesce a tracciare il movimento in contemporanea di ben 8 giocatori. Sul monitor del computer compaiono in grafica le parabole dei tiri a canestro con il calcolo degli angoli, il tempo di rilascio della palla, fino alla ricostruzione tridimensionale della traiettoria compiuta dal pallone. Inoltre si ottengono tutta una serie di statistiche che vanno dalle percentuali dei tiri effettuati, alle mappe di tiro fino alla tipologia degli stessi tiri. Sempre in maniera automatizzata, il sistema fornisce anche gli highlights video cosa che prima era demandata a una persona che doveva vedersi tutto il registrato, scegliere i momenti più salienti e quindi editare il video tagliando le parti che non interessavano. Questa task viene ora eseguita completamente dalla nostra AI in tempi brevi e in maniera totalmente automatizzata”.
Un sistema versatile
TwinPlay è stato ideato per il mondo della pallacanestro ma il sistema può benissimo essere adattato anche per altri ambiti sportivi dove l’apporto della tecnologia è ormai essenziale per ottimizzare le performance dei singoli giocatori o di un'intera squadra. Nel corso degli ultimi mesi TwinPlay ha registrato un’accelerata nel processo di scale up grazie al supporto ottenuto da IB - Innovation Booster, holding alla quale fa capo Antonio Fabrizio, imprenditore nel campo degli investimenti ad alto contenuto tecnologico. Dal punto di vista pratico si è trattato di un nuova iniezione di ossigeno arrivata grazie agli investor legati ad IB, alcuni di essi con un background cestistico il quale ha permesso loro di capire fin da subito le potenzialità del prodotto. Tra di essi, Francesco Minà, con esperienza nel settore farmaceutico-manageriale, Bruno Scarrà provenienti dal comparto degli investimenti assicurativi, Massimiliano Colella con esperienza nel settore delle tecnologie nel campo della Sanità e Salute pubblica, Julio Javier Valseca Moreno proveniente dal comparto delle soluzioni tecnologiche, e Fabio Todeschini founder di diverse startup. Tutti, oltre ad aver partecipato all’aumento di capitale insieme alla stessa IB, hanno portato le loro conoscenze e competenze nel migliorare alcuni aspetti finanziari e tecnologici di TwinPlay. Il team si è inoltre arricchito di nuove figure strategiche: Michele Antelli, business developer, Marco D’Anolfo, innovation e marketing manager, Enrico Pitton project manager e Riccardo Rossi, art director. TwinPlay ha da poco sviluppato la propria WebApp attraverso la quale club, allenatori e giocatori possono tenere traccia delle proprie performance monitorando il miglioramento ottenuto grazie al supporto dell’AI. Oltre al mercato italiano, TwinPlay sta già lavorando con propri rappresentanti commerciali sul mercato spagnolo, il più importante a livello europeo, e degli Emirati Arabi dove la cultura della pallacanestro è in forte crescita ma mancano supporti innovativi per ottimizzare le performance di gioco.