Amazon supera le attese degli analisti nel trimestre: gli utili volano a +41%, i ricavi crescono a +23%
I profitti si sono attestati a quota 724 milioni di dollari, contro i 513 milioni di dollari dello stesso periodo del 2016. E la pubblicità è sempre più una parte significativa del business

Anche la trimestrale di Amazon ha battuto le attese degli analisti. Il colosso del commercio elettronico guidato da Jeff Bezos ha chiuso l’esercizio gennaio-marzo con utili in crescita del 41% e ricavi in aumento del 23%. I profitti si sono attestati a quota 724 milioni di dollari, contro i 513 milioni di dollari dello stesso periodo del 2016. Al netto di voci straordinarie gli utili per azione sono cresciuti in un anno a 1,48 dollari da 1,07 dollari (5 centesimi in più delle attese). Il fatturato sale anno su anno da 29,13 a 35,71 miliardi, superando di poco le stime del mercato che si erano fermate a quota 35,3 miliardi. I vertici di Amazon.com prevedevano ricavi compresi tra i 33,25 e i 33,75 miliardi di dollari. E se non ci fossero stati cambi sfavorevoli, Amazon avrebbe messo a segno vendite più alte di 492 milioni di dollari. La divisione di cloud computing Amazon Web Services (AWS) ha generato un fatturato per 3,661 miliardi (+43%), in linea con le previsioni del mercato. Per il trimestre in corso i vertici di Amazon.com prevedono ricavi compresi tra i 35,25 miliardi e i 37,75 miliardi di dollari. Le stime degli analisti indicano ricavi per 37 miliardi di dollari.
I ricavi pubblicitari
In merito ai ricavi dalla sua attività pubblicitaria, Amazon ha detto agli analisti che potrebbe diventare una parte più “significativa del business” nel medio termine. È una possibilità più concreta di quanto non lo sia mai stata finora. “La scala e il numero dei nostri clienti, il numero di clic, il numero di nuovi contenuti, i video e le altre opportunità di pubblicità hanno aiutato a sviluppare alcune in quelle attività”, ha detto il chief financial officer di Amazon, Brian Olsavsky. L’attività pubblicitaria di Amazon crescerà a un tasso medio annuo del 37% tra il 2016 e il 2018, salendo a 5 miliardi di dollari, secondo Morgan Stanley.