Il nuovo algoritmo di Facebook darà una spinta all’influencer marketing
I cambiamenti della piattaforma danno più spazio ai contenuti degli amici e della famiglia. Nuova interessante opportunità per gli influencer, poiché mantengono relazioni più simili a quelle autentiche con il pubblico
Il cambiamento dell’algoritmo di Facebook, che ha creato un po’ di panico tra gli editori, potrebbe essere una buona notizia per un certo gruppo all’interno del settore: gli influencer e i loro seguaci.
Vantaggio indiretto
Da quando Facebook ha deciso di dare più spazio ai contenuti degli amici e della famiglia rispetto ai post di (alcuni) brand ed editori, i buyer delle agenzie hanno consigliato ai clienti di concentrarsi maggiormente sui contenuti degli influencer. Dando priorità ai contenuti generati dagli utenti, Facebook, avvantaggia indirettamente questi attori del settore, poiché sono coloro che mantengono relazioni più simili a quelle autentiche con il pubblico.
Engagement
Lo scopo di Facebook è ripulire un feed di notizie ingombro e potenzialmente togliere spazio alle fake news. A detta del social, le agenzie non vedranno alcun cambiamento importante per la promozione a pagamento, anche se le tariffe degli annunci potrebbero aumentare.
In questo contesto, l’influencer marketing sembra destinato a trarre il massimo beneficio dal cambiamento, infatti, è sufficiente che imiti i contenuti di amici e familiari. I contenuti generati dagli influencer, solitamente, hanno un ritorno fino a 10 volte migliore in termini di engagement rispetto ai contenuti pubblicati direttamente da un brand. Tale coinvolgimento organico potrebbe solo aumentare man mano che Facebook eliminerà parte dei contenuti brandizzati dai News Feed.
Vantaggi per Facebook
Potenziare i contenuti degli influencer potrebbe essere positivo anche per Facebook, che da tempo ha chiesto ai marchi e alle agenzie di creare una strategia a pagamento per i contenuti di questi ultimi. Facendo questo, potrebbe ottenere più investimenti pubblicitari e allo stesso tempo riuscire a “ripulire il feed”. Noah Mallin, managing partner and head of experience, content and sponsorship di Wavemaker, in un’intervista a Digiday, ha dichiarato di aspettarsi che Facebook esplori nuovi modi per rendere gli influencer una parte più ampia della piattaforma. Poiché, sebbene abbia già molte opzioni dedicate, non è così utilizzato da questi come Instagram o YouTube. Mallin ha precisato, però, che gli stessi problemi di brand safety che hanno avuto un impatto sulle notizie, esistono anche in questo contesto e che sono necessarie delle salvaguardie.
Pro e contro
Organicamente parlando, gli influencer si classificano meglio dei marchi nel feed di notizie, e depriorizzare le notizie può essere favorevole per gli influencer. Il nuovo algoritmo dovrebbe punire soprattutto il linguaggio in stile clickbait, il che significa che i marchi dovranno adeguarsi creando più contenuti significativi e “autentici” cosa che crea ulteriore spazio per più partnership con gli influencer. Justin Moore, fondatore di Trending Family, vede, però, un potenziale inconveniente. Facebook lo scorso anno ha spinto molti influencer su Facebook e Instagram a convertire le pagine in profili “business”. Non c’era accesso ad analisi complete su Instagram senza essere un profilo di business e, per gli influencer più grandi, le campagne di marca richiedevano whitelisting e l’accesso ai media a pagamento. Sotto il nuovo algoritmo, dunque, le pagine business potrebbero essere penalizzate al pari dei brand.