Autore: Redazione
04/04/2024

Al via il progetto “Prospettiva Terra” patrocinato da OMG; secondo Marco Girelli «la sensibilità ambientale cresce e il brand activism deve tenerne sempre più conto»

In occasione dell’avvio dell’iniziativa ideata con Stefano Mancuso, il CEO del Gruppo ha illustrato le priorità per le aziende in termini anche di comunicazione sulle tematiche ambientali

Al via il progetto “Prospettiva Terra” patrocinato da OMG; secondo Marco Girelli «la sensibilità ambientale  cresce e il brand activism deve tenerne sempre più conto»

i fautori e sostenitori dell'iniziativa "Prospettiva Terra"

Ieri a Palazzo Marino, alla presenza dell’Assessora all’Ambiente e al Verde Elena Grandi, si è tenuta la conferenza stampa per l’avvio ufficiale del primo e già annunciato progetto di ricerca sostenuto da “Prospettiva Terra” che vedrà, per i prossimi 18 mesi, 300 sensori IoT - Internet of Things, sviluppati da Stefano Mancuso, Accademico, Professore universitario e divulgatore, e PNAT posizionati su altrettante piante di BAM - Biblioteca degli Alberi di Milano, progetto della Fondazione Riccardo Catella, Botanical & Cultural Partner di questa iniziativa. 

I partner

“Prospettiva Terra” nasce da un’idea di Mancuso e Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group Italia, che la patrocina. Tra le realtà fondatrici ci sono McDonald’s, Henkel e Ricola, hanno aderito inoltre Acone Associati e Publitalia’80, media partner del progetto. Collaborano alla realizzazione del progetto: PNAT in qualità di Science, Technology & Design Partner, che coordina gli aspetti tecnologici e l’elaborazione dei dati, Red Joint Film, in qualità di creative partner, e APCO Worldwide come Communication Partner. Il progetto rientra nel programma culturale di BAM virtuosa partnership pubblico-privata tra il Comune, Fondazione Riccardo Catella e COIMA, ecosistema unico nel cuore di Milano da sempre attento a progetti e pratiche di ricerca ambientale. «“Prospettiva Terra è un progetto senza scopo di lucro che vede la partecipazione di aziende, realtà no profit, comunità scientifica e istituzioni, che hanno deciso di supportare, anche economicamente, progetti di ricerca scientifica, innovazione e comunicazione volti ad affrontare il problema del riscaldamento globale – ha spiegato Girelli -. Noi crediamo che l’emergenza ambientale sia un tema socialmente prioritario e da affrontare in modo collettivo coinvolgendo anche aziende e istituzioni pubbliche; importante anche avvalersi della tecnologia per il monitoraggio delle piante e della comunicazione, sul cui fronte portiamo tutto il nostro know-how, per aumentare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica perché, come dimostra la ricerca che abbiamo condotto con Annalect, c’è molta attenzione al tema con risvolti anche per i brand».

La ricerca

Dalla ricerca “Milanesi e sostenibilità ambientale, un confronto con i cittadini di altre metropoli del mondo”, elaborata appunto dalla divisione Annalect di OMG, e presentata sempre ieri, risulta chiaro che l’82% dei milanesi è preoccupato per il futuro dell’ecosistema e condivide questa sensazione con gli abitanti di New York e Los Angeles, mentre le altre città europee analizzate (Londra, Parigi, Berlino) sembrano essere meno allarmate.  Da Milano a Los Angeles però tutti condividono il pensiero che le aziende debbano avere un ruolo attivo nel salvaguardare l’ambiente, a Milano il dato arriva al 94%, in linea con la media nazionale. La relazione con i brand è cambiata e l’esigenza di fare del brand activism una colonna portante della relazione marche/persone è sempre più evidente, perché se un’azienda ha comportamenti poco sostenibili l’87% degli italiani, e anche dei milanesi, dichiara che questo può avere un impatto sulle proprie scelte di consumo. Su Milano questo fattore ha un peso maggiore che sulle altre città internazionali analizzate. Il secondo attore fondamentale per promuovere la sostenibilità sono le istituzioni, che devono fare di più e dotarsi anche di forme di collaborazione nuove: il 27% dei milanesi e il 28% degli Italiani ritengono, infatti, che collaborare con i privati sia necessario per concretizzare più progetti. Infine, c’è la cittadinanza, che si dichiara disposta a contribuire con i propri comportamenti alla salvaguardia dell’ambiente, ad esempio riducendo i consumi o intervenendo sull’uso del condizionatore in estate. Milano su questi fronti si dimostra più attiva delle altre città europee e americane.