Autore: Redazione
19/09/2018

We Are Social estende la sua presenza internazionale e apre un nuovo ufficio a Madrid

Si tratta del dodicesimo a livello globale. La leadership spagnola sarà affidata ai Ceo e co-founder della sede milanese, Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava. Ad Alberto Pachano, il ruolo di Managing Director

We Are Social estende la sua presenza internazionale e apre un nuovo ufficio a Madrid

We Are Social annuncia oggi l’inaugurazione della nuova sede di Madrid, dodicesimo ufficio del network globale. Alberto Pachano, Managing Director, è il nuovo responsabile della sede locale, mentre Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava co-founder e Ceo di We Are Social Milano, assumono il ruolo di Ceo Italia e Spagna. Il nuovo team lavorerà con brand rilevanti a livello locale e internazionale, che includono - tra gli altri - Bic e Lavazza. Madrid si unisce agli uffici di Milano, New York, Londra, Parigi, Monaco, Berlino, Dubai, Singapore, Shanghai, Pechino e Sydney, un network di oltre 700 persone che sviluppano le “ideas powered by people” in 10 differenti paesi del mondo. Il progetto per lo sviluppo dell’ufficio di Madrid si basa su una conoscenza profonda del mercato e una visione consapevole del ruolo che We Are Social può avere in Spagna. Il team, già al lavoro su diversi progetti locali e internazionali, rappresenterà anche un punto di vista privilegiato per comprendere la cultura, individuare i trend e le dinamiche evolutive del settore. Di seguito l’intervista a Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava, Ceo We Are Social Italia, che hanno raccontato a DailyNet l’evoluzione del proprio ruolo e i progetti legati a questa nuova apertura.

Nuova sede, nuove opportunità. Perché proprio a Madrid?

Abbiamo pensato di espanderci sul mercato spagnolo, innanzitutto perché è un Paese in grande fermento e con un fortissimo potenziale nel marketing e nella comunicazione, sia in termini di creatività, sia lato social e digital; non a caso, molte delle campagne vincenti nei più importanti eventi di settore spesso provengono proprio dalla Spagna. Inoltre, è un Paese strategico, con una grande vicinanza geografica e culturale con l’Italia e che, per questo, possiamo gestire in modo integrato e creando delle interessanti sinergie con il nostro ufficio italiano. Il panorama è dinamico e in forte evoluzione, un’economia in fermento, dove grandi multinazionali e aziende innovative stanno investendo molto, attirando talenti di livello internazionale. Nondimeno, stiamo già lavorando con clienti molto importanti per iniziative in loco, come Lavazza e Bic, e sono già moltissimi i nuovi business che stiamo costruendo sul mercato spagnolo. Crediamo che sia una destinazione che ci aprirà moltissime interessanti opportunità e dove abbiamo già attivo un team di sette persone destinato a crescere.

Come si compone la gestione dell’ufficio a livello locale?

Abbiamo scelto di affidare ad Alberto Pachano il ruolo di Managing Director perché, oltre ad avere un approccio molto vicino ai nostri valori e un’esperienza consolidata nel settore, ha lavorato su numerosi progetti di respiro internazionale, un background molto importante per noi, poiché ci permette di avere risorse capaci di operare in modo sinergico con tutte le sedi di We Are Social nel mondo, particolare che distingue da sempre il posizionamento dell’agenzia. Il suo compito sarà di gestire l’evoluzione delle strategie, delle risorse e della sede stessa e da parte nostra potrà contare su un supporto costante sia per quanto riguarda il coordinamento sia per costruire collaborazioni di più ampio respiro come Gruppo.

Da Ceo e Founder Italia, ora sarete anche Ceo in Spagna. Come si evolverà il vostro ruolo?

L’evoluzione del nostro ruolo come Ceo anche della sede spagnola è il risultato naturale di una crescita continua e del successo che abbiamo registrato con il nostro lavoro in Italia, che si distingue come realtà più ampia di tutto il nostro network e che ha raggiunto quasi 200 risorse di organico. Il nostro compito sarà di offrire una supervisione a 360 gradi, non solo per seguire i clienti, ma per contribuire a rendere We Are Social una realtà centrale anche sul mercato spagnolo. La nostra forza dipende anche dal fatto che abbiamo un senior team molto coeso in Italia, che ha dimostrato grandi capacità e indipendenza nella gestione. Inoltre, la vicinanza culturale e geografica ci permetterà di replicare più facilmente il nostro modello organizzativo, garantendo una continuità, seppur tenendo conto delle esigenze specifiche di quel mercato. L’obiettivo è consolidare anche in Spagna il nostro posizionamento come “socially-led creative agency” che punta su ricerca e insight, sulla creatività e sulla nostra anima editoriale, che da sempre ci contraddistingue.

La crescita di We Are Social procede molto bene, avete già in mente nuove tappe nella roadmap?

Il progetto di espansione internazionale per We Are Social non si ferma qui. Naturalmente, per il momento, saremo concentrati nella valorizzazione della nuova sede, ma l’obiettivo resta quello di continuare a espanderci sia a livello organico, sia attraverso delle acquisizioni importanti, come l’ultima che abbiamo annunciato, quella di Socialize, che ci ha aperto nuove interessanti opportunità nell’area MENA. In questo, siamo molto avvantaggiati dal nostro modello aziendale, We Are Social è una holding dinamica, giovane, che privilegia le contaminazioni e la condivisione del lavoro tra tutti i team, anche di diversi Paesi, cosa che funziona molto bene come acceleratore di crescita.

Che cosa porterete di nuovo in Spagna?

Sicuramente, il mercato della creatività è molto fertile in Spagna, ma forse ancora un po’ troppo focalizzato su logiche tradizionali. Pensiamo che manchi ancora la diffusione capillare di un approccio più contemporaneo, incentrato sulla creatività social e, soprattutto, guidato da figure professionali nuove e competenti rispetto alle esigenze di un mercato che si sta sempre più allontanando sia dal modello di agenzia sia dalla comunicazione prettamente tradizionale.

Come procede in Italia? Cosa c’è da aspettarsi nel futuro?

In generale, il nostro lavoro in Italia procede in maniera più che positiva, oltre ad aver raggiunto quasi le 200 persone di organico, come dicevamo prima, abbiamo ottenuto risultati di business in linea con gli anni precedenti e, quindi, caratterizzati da una forte crescita. Un altro traguardo importante riguarda le collaborazioni con alcuni dei nostri clienti più consolidati come Barilla, Campari e Lavazza con i quali, non solo abbiamo confermato le nostre partnership, ma le abbiamo estese rendendo le collaborazioni ancora più importanti e integrate. Abbiamo anche registrato nuovi importanti business in entrata, grandi brand internazionali, come Sanpellegrino e altri che stiamo definendo e di cui presto daremo notizia. Naturalmente, siamo sempre attivi anche nel contesto delle gare. Per quest’anno abbiamo, infine, in cantiere numerose iniziative, prima fra tutte il prossimo incontro del format WTFuture, il 25 settembre, in cui parleremo di Immersive Realities, e seguirà poco dopo l’inaugurazione dei nuovi Studios, che andranno ad ampliare la nostra sede di Milano.