Accenture Life Trends 2025 illustra nuove dinamiche di fiducia destinate a ridefinire le relazioni tra individui e brand nel prossimo futuro
Nel suo 18° anno, il rapporto identifica cinque macro-tendenze globali e fornisce approfondimenti chiave sui consumatori e linee guida per le aziende
Secondo il 18° rapporto annuale Life Trends di Accenture, oltre la metà delle persone oggi mette in discussione i contenuti che gli vengono proposti online più di quanto non accadesse in passato, e il 62% ritiene che la fiducia sia un elemento fondamentale nella decisione di interagire o meno con un brand. La risposta delle persone ai rapidi progressi tecnologici è mista. Influenzati dall’uso crescente dell’IA e dell’IA generativa, i recenti sviluppi stanno influenzando le esperienze digitali della società. Sebbene apprezzino la comodità offerta dalla tecnologia digitale, le persone sentono sempre più il bisogno di esaminare in maniera approfondita ciò che vedono e credono, cercando di riequilibrare il ruolo della tecnologia nelle loro vite. “Il rapporto tra esseri umani e tecnologia è ormai strettissimo, ed evolve a ritmi sempre più accelerati - ha affermato Fabio Sergio, Chief Design Officer di Accenture Song per Italia, Europa Centro Orientale e Grecia -. Mentre scopriamo le nuove opportunità offerte delle tecnologie emergenti dobbiamo assicurarci che valori umani come fiducia, dignità e autenticità ne guidino l’evoluzione”. Le informazioni raccolte a livello globale hanno aiutato Accenture Song a identificare cinque macro-tendenze dei consumatori, prevedendo la dinamica in evoluzione tra tecnologia e utenti, e le sfide e le opportunità per i marchi mentre adattano le loro strategie per soddisfare i bisogni dei clienti in cambiamento. “A livello globale, siamo arrivati a un punto di svolta nel nostro rapporto con il lavoro, nelle relazioni sociali e, in particolare, nell’uso della tecnologia. Gli effetti a catena di questi cambiamenti influenzano tutto, dalle nostre interazioni con i brand al modo in cui cresciamo i nostri figli, portando a un profondo riequilibrio nel nostro rapporto con il mondo digitale”, ha concluso Alessandro Diana, Managing Director di Accenture Song per Italia, Europa Centro Orientale e Grecia.
Il valore della fiducia
L’affidabilità della tecnologia digitale è sempre più a rischio a causa del crescente numero di truffe che confondono la distinzione tra contenuti autentici e ingannevoli. L’avvento dell’IA generativa rischia di accentuare questa confusione, mettendo alla prova la fiducia degli utenti nelle piattaforme digitali. Secondo una ricerca di Accenture, più della metà delle persone oggi mette in dubbio l’autenticità dei contenuti online. Questa erosione della fiducia sta influenzando negativamente lo shopping online e le interazioni con i brand, con il 33% degli utenti che ha riportato attacchi deep-fake o truffe nell’ultimo anno. I marchi devono quindi rassicurare i consumatori, creando punti di riferimento affidabili nelle comunicazioni, nel commercio e nei prodotti.
Le sfide dei genitori digitali
I genitori affrontano la sfida di aiutare la prossima generazione a costruire un rapporto sano con la tecnologia digitale, in alcuni casi contro la loro volontà. L’accesso illimitato a internet e ai social media sta influenzando comportamenti estremi ed esponendo i giovani a diversi tipi di danno. I genitori ne vedono gli effetti e sentono l’urgenza di porre un rimedio, mobilitandosi per stabilire delle regole, mentre i governi lavorano a politiche dall’alto. L’indagine di Accenture rivela che i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni sono più del doppio rispetto agli over 55 ad affermare che i social media influenzano la loro identità. Nel frattempo, circa due terzi della Generazione Z e dei Millennials concordano che stanno trascorrendo più tempo online di quanto vorrebbero (67% e 64% rispettivamente). Mentre i giovani adulti lottano con gli impatti negativi, è necessario un dibattito e un’azione per trovare il giusto equilibrio e le relative misure protettive.
L’economia dell’impazienza
In molte culture si sottolinea come l’istruzione, il duro lavoro e la determinazione possano plasmare il futuro desiderato. Tuttavia, la tendenza dello scorso anno, “Decade of Deconstruction”, ha evidenziato un cambiamento sempre più marcato negli obiettivi e nelle priorità delle persone. Oggi, tre consumatori su quattro desiderano che le aziende rispondano più rapidamente alle loro esigenze in continua evoluzione. Più della metà preferisce ora soluzioni rapide e immediate, spesso affidandosi a informazioni provenienti dalla comunità online per ottenere risultati più veloci, anche percorrendo strade più rischiose per quanto riguarda la salute e le finanze. Gli influencer, un tempo focalizzati principalmente su stile, viaggi e musica, ora trattano anche aspetti fondamentali della vita come salute, benessere economico e felicità. Quando le aziende non riescono a soddisfare le aspettative, i consumatori si rivolgono alla comunità digitale, spingendo i marchi a restare al passo per mantenere la loro fedeltà.
La dignità del lavoro
La dignità del lavoro è sempre più messa a dura prova dalle pressioni aziendali, dai progressi tecnologici e dalle dinamiche in continua evoluzione. Con l’ingresso dell’IA generativa negli ambienti di lavoro, è essenziale integrare il rispetto e il valore della dignità umana nelle nuove modalità di collaborazione con questa tecnologia. Tre lavoratori su quattro ritengono utili gli strumenti di IA generativa, sostenendo che rendono il lavoro più efficiente (44%) e ne migliorano la qualità (38%). Tuttavia, alcuni esprimono preoccupazione per il fatto che possano limitare la creatività (14%), rendere il lavoro più meccanico e transazionale (15%) e generare ansia per la sicurezza dell’occupazione (11%). È fondamentale che i leader promuovano motivazione e autonomia, poiché sono elementi chiave per garantire la produzione di lavoro di alta qualità.
Rinaturalizzazione sociale
Le persone sono sempre più alla ricerca di profondità, autenticità e ricchezza sensoriale nelle loro esperienze, con l’obiettivo di interagire con il mondo in modi sempre più significativi. Questo riflette un rinnovato desiderio di riconnettersi con la natura e con gli altri, cercando un equilibrio tra tecnologia e momenti di gioia e benessere. La nostra ricerca ha rilevato che il 42% degli intervistati attribuisce la propria esperienza più piacevole dell’ultima settimana a qualcosa fatto nella vita reale, mentre solo il 15% ha menzionato un’esperienza digitale. Questo cambiamento offre alle organizzazioni l’opportunità di ripensare il proprio ruolo e di allinearsi al crescente desiderio di esperienze più immersive e autentiche.