Il 47% degli utenti con ad blocker lamenta ad targeting inefficiente e frequency eccessiva
Un’analisi di Kantar Media rileva che gli adulti sopra i 18 anni che usano un blocco degli annunci tollererebbero la pubblicità se fosse mirata in modo più efficace e meno intrusiva. Millennial e uomini i più insofferenti
Per analizzare le motivazioni che spingono gli utenti a utilizzare un ad blocker, Kantar Media ha intervistato 5.213 “adulti connessi” - persone di età superiore ai 18 anni che hanno accesso a internet tramite pc/laptop e mobile o tablet e che provengono dai più grandi mercati pubblicitari del mondo: Brasile (1.097 interviste), Cina (1.067), Francia (1.000), Regno Unito (1.035) e Stati Uniti (1.014). Complessivamente, il 20% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare un ad blocker. Tra coloro che lo utilizzano, il 47% dichiara di non aver nulla in contrario o almeno di tollerare la pubblicità e di averlo scaricato a causa dell’inefficienza dell’ad targeting, piuttosto che per pura obiezione all’advertising.”La loro preoccupazione riguarda gli aspetti negativi deli annunci online online, in contrapposizione alla pubblicità nel suo complesso”, secondo il report. Tra questi elementi rientrano: “frequenza eccessiva e uso non sofisticato del retargeting per contattare chi ha già acquistato”, osserva Kantar Media.
Target ad blocking
Precedenti studi di Kantar Media mostrano che i millennial e gli uomini sono coloro che tendono maggiormente a bloccare la pubblicità. Gli uomini hanno il 28% in più di probabilità di aver scaricato un ad blocker e il 27% in più di utilizzarne uno. Le donne hanno il 26% in meno di probabilità di averne scaricato uno e il 25% in meno di utilizzarlo. Anche i millennial hanno maggiori probabilità di utilizzare un tool di blocco degli annunci rispetto alle generazioni precedenti. Gli utenti di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno il 109% in più di probabilità di utilizzare un adblocker rispetto agli utenti più anziani che hanno il 53% di probabilità in meno.