Snap vale 30 miliardi di dollari, l’esordio a Wall Street fino a 26 dollari per singola azione
La società proprietaria del noto servizio di messaggistica Snapchat, aveva fissato a 17 dollari il prezzo di collocamento per la sua Ipo, ma il mercato al debutto di ieri sul New York Stock Exchange l’ha subito premiata con il 50% in più
Successo per la tanto attesa quotazione di Snap. La società proprietaria del servizio di messaggistica Snapchat, aveva fissato a 17 dollari il prezzo di collocamento per la sua Ipo, ma il mercato al debutto di ieri sul New York Stock Exchange l’ha subito premiata con il 50% in più - alle otto italiane di ieri sera -, garantendogli scambi a 26 dollari e una capitalizzazione attorno ai 30 miliardi.
Snap, che ha raccolto 3,4 miliardi dall’offerta di 200 milioni di azioni (55 milioni messi a disposizione dagli azionisti e 145 milioni dalla società), ha spuntato all’initial public offering di mercoledì una valutazione di 24 miliardi di dollari, con lo sbarco in Borsa negli Stati Uniti più consistente dal debutto a Wall Street di Alibaba del 2014.
La società fondata da Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown durante la loro permanenza alla Stanford University, ha inoltre garantito agli underwriter, tra cui figurano Morgan Stanley e Goldman Sachs Group, un’opzione greenshoe su ulteriori 30 milioni di azioni. Dopo lo sbarco in Borsa, sotto il simbolo SNAP, i due co-fondatori manterranno il controllo, con quote valutate 4,3 miliardi di dollari ciascuna. Le azioni vendute da Snapchat infatti sono senza diritti di voto, lasciando la gestione a Spiegel e Murphy.