Influencer Marketing, la stretta di Unilever: “Bisogna lavorare per ripulire il settore”
Il CMO del più grande spender mondiale, Keith Weed, interviene sul tema, chiedendo al mercato di adottare un approccio più equilibrato e costruito sulla fiducia
Unilever è pronta ad aumentare gli sforzi per combattere le pratiche scorrette che caratterizzato l’influencer marketing, in un contesto in cui gli investimenti pubblicitari nel settore sono in perenne ascesa. Keith Weed, Chief Marketing Officer, ha chiesto all’industry d’intraprendere le azioni necessarie per combattere il fenomeno e ricostruire il rapporto di fiduciatra i vari attori.
Le tre mosse di Unilever
• Unilever non lavorerà con influencer che comprano follower.
• I brand della multinazionale non acquisteranno mai follower.
• L’azienda darà la priorità ai partner che aumentano la loro trasparenza e lavorano per eliminare le pratiche dannose in tutto l’ecosistema digitale.
La ricetta di Weed
Weed ha detto: “La ricetta per migliorare la situazione è triplice: ripulire l’ecosistema degli influencer, rimuovendo l’engagement non di valore; rendere brand e influencer più consapevoli riguardo l’uso di pratiche disoneste; e migliorare la trasparenza dalle piattaforme social per aiutare i marchi a misurare l’impatto. Dobbiamo agire con urgenza per ricostruire la fiducia prima che venga meno per sempre”.