Autore: Redazione
22/06/2016

Facebook, 50 milioni a editori e celebrities per usare Live

Il social punta sul video e sullo streaming. Sono 140 le realtà coinvolte: BuzzFeed la più pagata

Facebook, 50 milioni a editori e celebrities per usare Live

Facebook ha siglato contratti con 140 tra media company e celebrities per la creazione di video da veicolare attraverso il suo servizio Live. Una mossa, peraltro già emersa da alcune indiscrezioni di stampa, che fa comprendere come anche in questo segmento il social faccia davvero sul serio. Forte di oltre 1,6 miliardi di utenti al mese, la piattaforma potrebbe presto trovare il modo per monetizzare il video live streaming.  

Facebook guarda agli editori

La cifra sborsata per tutti gli accordi si aggira intorno ai 50 milioni di dollari, riporta il Wall Street Journal. Tra i partner: CNN, New York Times, Vox Media, Tastemade, Mashable, Huffington Post e BuzzFeed per quanto riguarda i brand editoriali. Kevin Hart, Gordon Ramsay, Deepak Chopra e il quarterback Russell Wilson sul fronte delle celebrities. Le intese rappresentano un modo per incoraggiare i publisher a produrre video di alta qualità nell’attesa di trovare una soluzione economica che soddisfi i creator. Banalmente questa potrebbe essere la condivisione, con percentuali da definire, delle entrate pubblicitarie. L’entità dei contratti è variabile ma l’editore più pagato è BuzzFeed, cui Facebook ha dato oltre 3 milioni per un anno.  

Facebook e la centralità del video

Non è un mistero né una novità che Facebook è fortemente focalizzato sul video: ogni giorno sulla piattaforma vengono fruite 100 milioni di ore di filmati. Nicola Mendelsohn, vp Emea del social, ha detto qualche giorno fa che gli elementi testuali e fotografici sono destinati a sparire dalla timeline di Facebook per lasciare spazio ai video. Zuckerberg, invece, punta forte sul Live Streaming come strumento di engagement e, perché no, come fonte di ulteriori revenue. In questo campo Facebook è arrivata in ritardo ma la sua dimensione dovrebbe aiutare a colmare il gap accumulato. Se non è già così.