Autore: Redazione
12/10/2017

Snapchat lancia Context Cards, una funzione di ricerca location-based

È questa l’ultima grande novità del fantasmino: per ora niente pubblicità, ma lo strumento genera un rilevante patrimonio di dati e migliora la user experience

Snapchat lancia Context Cards, una funzione di ricerca location-based

Innovare per provare a crescere. È questa la filosofia operativa di Snapchat, in difficoltà da quando è quotata a Wall Street e in perenne guerra con un rivale ben più preparato quale è oggi Instagram. L’obiettivo della società del fantasmino sembra chiaro: attrarre e mantenere l’engagement con l’utenza raccogliendo il favore degli inserzionisti pubblicitari. E così l’unica strada percorribile è fare quello che si è sempre fatto, stare un passo avanti in tema di innovazione di prodotto.
Context Cards
L’ultima grande novità in casa Snapchat è stata annunciata martedì scorso: si chiama Context Cards ed è una funzione per la ricerca location-based. Quando gli user taggerranno un locale, come un ristorante o una discoteca, chi visualizza lo snap potrà immediatamente accedere a informazioni aggiuntive come indirizzo, numero di telefono, o consultare le recensioni. Per rendere possibile tutto ciò, Snap ha siglato partnership con Foursquare, Goop, Michelin e TripAdvisor per le mappe, informazioni di locazione e recensioni; Lyft e Uber collaborano sul fronte dei trasporti, mentre Bookatable, OpenTable e Resy permettono di concludere una prenotazione al ristorante. L’unico requisito per l’utilizzo di Context Cards è che le imprese gli snap contengano un tag di posizione e le imprese siano inserite all’interno del sistema dell’app.
Ancora presto per la pubblicità
Context Cards è stato attivato in USA, Canada, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda e non ospiterà pubblicità, ha confermato un portavoce di Snap, non rispondendo alla domanda se gli advertiser potranno utilizzare la soluzione su altri prodotto promozionali come gli Snap Ads e le Sponsored Lenses. “Le persone potranno entrare in contatto con i loro interessi e avere maggiori informazioni e opportunità, c’è sempre un business là. Ma credo sia presto, rimane ancora tanto lavoro da fare prima”, ha affermato il ceo e fondatore di Snapchat Evan Spiegel al Financial Times.
Dati geolocal
Nonostante Context Cards non sia ancora una fonte di guadagno diretta per Snapchat, è facile immaginare come i dati ricavati da interazioni geolocalizzate possano essere riutilizzati su altri versanti, come quello degli Sponsored Geofilters. Di spazio per guadagnare ce n’è, ma tutta questa innovazione basterà a convincere gli analisti e a sbaragliare la concorrenza di Instagram?