Autore: Redazione
09/02/2018

Publicis Groupe chiude il 2017 in Italia a +4%; i ricavi complessivi a 9,69 miliardi di euro

Leggero miglioramento rispetto al 2016 con un utile netto di 862 milioni di euro. L’Europa rimane stabile a +1,3%. Nell’anno appena iniziato previsto ulteriore slancio positivo e numerose novità

Publicis Groupe chiude il 2017 in Italia a +4%; i ricavi complessivi a 9,69 miliardi di euro

di Anna Maria Ciardullo

Risultati positivi quelli comunicati da Publicis Groupe relativi al bilancio 2017. Il presidente e ceo, Arthur Sadoun, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti su più fronti: è stata confermata l’annunciata accelerazione della crescita, i risultati sono migliorati, tenendo conto dei costi eccezionali e, soprattutto, sono stati molto significativi i traguardi raggiunti nell’ambito del processo di trasformazione di Publicis.

Segnali di crescita

Il 2017 ha registrato un utile netto di 862 milioni di euro e la società ha segnato un margine operativo di 1,67 miliardi di euro, mentre ha dichiarato che, a livello organico, la crescita è stata dello 0,8%, in leggero miglioramento rispetto al 2016. Da sottolineare le ottime prestazioni del quarto trimestre - il terzo consecutivo con segno + davanti -, che ha raggiunto un +2,2%, continuando il progressivo miglioramento dall’inizio dell’anno. Gli analisti di Liberum hanno affermato che “la crescita organica del quarto trimestre di Publicis è stata ampiamente in linea con le aspettative”.

Ricavi

I ricavi consolidati di Publicis Groupe nel 2017 sono stati pari a 9,69 miliardi di euro, in calo dello 0,4% rispetto ai 9,73 di fine 2016. I tassi di cambio hanno avuto un impatto negativo di 168 milioni di euro, pari all’1,7% dei ricavi nel 2016.  Le acquisizioni nette hanno contribuito per 51 milioni di euro ai ricavi del 2017, pari allo 0,5% dei ricavi del 2016.  La crescita a cambi costanti è stata dell’1,3%. “La nostra attrattiva sul mercato è trainata da nuove vittorie di account come P&G UK, Lionsgate, Southwest Airlines, L’Oréal, McDonald’s e Carrefour, ma anche dall’arrivo di nuovi leader come Nick Law, il nostro nuovo chief creative officer. Questo slancio positivo è una prova ulteriore che il modello di Publicis Groupe è a prova di futuro”, continua Sadoun.

Italia a +4%

L’Europa è rimasta pressoché stabile a -0,1%.  Se si tiene conto dell’impatto delle acquisizioni e dei cambi, la crescita organica si attesta a 1,3%. Oltre a registrare una forte crescita nel Regno Unito, il business pubblicitario del Gruppo ha osservato un buon andamento in Italia (4%), e in Francia (1,1%). La Germania, tuttavia, ha subito un calo del 6,9%, che Publicis ha attribuito a un “difficile mercato pubblicitario”. Ottimi i risultati negli Stati Uniti, con una crescita organica del 4,5% nel quarto trimestre dopo il +3,5% del terzo trimestre, trainata in gran parte dagli account conquistati negli ultimi 12 mesi. “Questo segnale è tanto più incoraggiante in un Paese in cui la nostra trasformazione è a buon punto e dove produciamo oltre il 50% delle nostre entrate”, spiega ancora Sadoun.

Trasformazione in atto

L’industry pubblicitaria è stata colpita da diversi eventi nel corso degli ultimi anni, che hanno minato la fiducia nel settore come il media palooza, l’indagine ANA, la digital disruption e così via. Per far fronte a questi sconvolgimenti relazionali ed economici, il Gruppo ha intrapreso una ristrutturazione a livello aziendale, un piano per ridurre i costi e ha rafforzato il suo patrimonio in tecnologia, dati e talenti, consolidando gli asset per il futuro.

Obiettivi per il futuro

Oggi, l’ambizione del Gruppo è diventare leader nel marketing e nella trasformazione del business. “Ci stiamo trasformando da holding a piattaforma di collegamento client-centric, rompendo i silos a livello nazionale e accelerando la nostra trasformazione digitale anche grazie alla nostra piattaforma di Artificial Intelligence, Marcel”, continua ancora Sadoun. Nel 2018 il Gruppo dovrebbe registrare una crescita organica superiore a quella del 2017.  Si attende un primo trimestre positivo, in ripresa rispetto all’anno precedente (-1,2%) e il margine dovrebbe continuare ad aumentare nei prossimi anni, proprio a partire dal 2018. “Nonostante un contesto generalmente difficile e nonostante il Gruppo sia in piena trasformazione, la qualità dei nostri risultati dimostra la forza di Publicis Groupe e la nostra capacità di adattarci ai profondi cambiamenti che interessano la nostra industria. Il Gruppo è più forte di un anno fa”, conclude il ceo.