Autore: Redazione
20/03/2019

Poligrafici Editoriale: nel 2018 ricavi pubblicitari consolidati 52,6 milioni (+0,6%), con incremento della raccolta nazionale del 4,8% e della adv online del 4,8%

Il CdA presieduto da Andrea Riffeser Monti ha registrato ricavi editoriali consolidati pari a 96,4 milioni con un margine operativo lordo consolidato positivo per 9,4 milioni

Poligrafici Editoriale: nel 2018 ricavi pubblicitari consolidati 52,6 milioni (+0,6%), con incremento della raccolta nazionale del 4,8% e della adv online del 4,8%

Andrea Riffeser Monti

Il CdA della Poligrafici Editoriale ha approvato ieri i risultati di gestione del 2018, evidenziano andamenti migliori rispetto al contesto generale del settore editoriale e un ritorno a un risultato positivo oltre a una significativa riduzione dell’esposizione nei confronti del sistema bancario. Nel 2018 i ricavi netti consolidati ammontano a 160,7 milioni rispetto ai 163,8 milioni del 2017.

I ricavi editoriali consolidati registrano una flessione del 6% mentre i ricavi pubblicitari consolidati si incrementano del 0,6%. La raccolta pubblicitaria sui quotidiani cartacei éditi dal Gruppo registra complessivamente un incremento dello 0,1%, con un positivo risultato per la pubblicità commerciale nazionale (+4,8%), mentre la raccolta locale, comprensiva della rubricata, finanziaria e di servizio, segna una flessione del 2,8%. Anche la raccolta pubblicitaria online nazionale e locale, pari a 4,7 milioni (al netto del costo acquisto spazi per applicazione IFRS 15), evidenzia segnali positivi con un incremento, a valori omogenei, del 4,8%.

Il margine operativo lordo consolidato è positivo per 9,4 milioni rispetto ai 10,4 milioni dell’esercizio 2017. Il risultato economico dell’esercizio del Gruppo Poligrafici Editoriale, al netto delle imposte, registra un utile di 0,5 milioni contro una perdita di 2,9 milioni del 2017. Si evidenzia che il risultato del precedente esercizio era stato negativamente condizionato dalla perdita registrata per le attività dismesse di 4,4 milioni. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2018, pari a 25,2 milioni, evidenzia un debito a breve termine verso le banche e altri finanziatori di 11,6 milioni, un debito per leasing finanziari di 0,5 milioni, un debito per mutui di 14,8 milioni e crediti finanziari a lungo verso collegate per 1,7 milioni. Rispetto al 31 dicembre 2017 l’indebitamento finanziario consolidato si riduce di 5,6 milioni. L’organico medio del Gruppo a tempo indeterminato del 2018 è pari a 833 dipendenti con una diminuzione di 3 unità rispetto al 2017.

Prospettive future

Il Gruppo prosegue lo sviluppo di nuovi prodotti editoriali periodici, oltre a quelli già introdotti nel 2018 quali il mensile Salus ed il settimanale QN Economia, che hanno l’obiettivo di consolidare il primato nella vendita dei quotidiani in edicola, nonché di rafforzare la raccolta pubblicitaria con nuovi prodotti editoriali verticali. Per la ricorrenza dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci il Gruppo è impegnato nell’edizione di fascicoli tematici e nell’organizzazione di eventi celebrativi sotto il patronato del Ministero per i beni e le attività culturali. Nell’ottica di valorizzazione dei propri brand, nel corso del 2019, saranno svolte iniziative e celebrazioni sul territorio per l’anniversario dei 160 anni del quotidiano La Nazione e dei 20 anni di QN Quotidiano Nazionale che coinvolgeranno i propri lettori, i principali clienti pubblicitari e sponsors oltre alle istituzioni locali e nazionali.

Nel settore digitale sono allo studio ulteriori arricchimenti dei contenuti di informazione, anche con il trasferimento di quelli dai giornali cartacei, con l’obiettivo di sviluppare un sistema di paywall. Le previsioni per il prossimo esercizio rimangono condizionate dall’andamento del settore in cui opera il Gruppo e dalle incertezze economico/politiche della nostra nazione. Dalle evidenze, ad oggi disponibili, il Gruppo non prevede andamenti di mercato significativamente diversi da quelli riscontrati nel 2018. Le efficienze realizzate dal Gruppo lasciano però presumere, se non si verificheranno eventi a oggi non prevedibili, il mantenimento di una marginalità positiva, oltre alla generazione di flussi di cassa che consentiranno un’ulteriore riduzione del debito finanziario.