Autore: Redazione
14/03/2019

Digital Dust: fari puntati su content creation e influencer marketing

Alessandra De Siena, Fiora Tucci e Federica Zucchi raccontano le ultime novità dopo un 2018 chiuso con un fatturato in crescita di oltre il 30%

Digital Dust: fari puntati su content creation e influencer marketing

Fiora Tucci, Alessandra De Siena e Federica Zucchi

A nove mesi dal lancio ufficiale di Digital Dust, l’agenzia fondata e guidata da Fiora Tucci, Alessandra De Siena e Federica Zucchi continua a crescere con un rinnovato focus sulle attività di content creation e sull’influencer marketing.

«Oggi l’influencer marketing è diventato una realtà per aziende di varie tipologie di settore e il suo valore in Italia, come testimoniato da una ricerca diffusa da OBE cui abbiamo contribuito in prima persona, supererà i 240 milioni di euro quest’anno», hanno spiegato le fondatrici a DailyNet, sottolineando come gli obiettivi di Digital Dust siano ambiziosi, dopo un 2018 archiviato oltre il 30% sul fronte del fatturato.

«A livello di settore - continuano - presidiamo tradizionalmente lusso e fashion, con una crescente componente del segmento beauty. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato per allargare il presidio ad altri verticali, su tutti automotive e food». Non è un caso, dunque, che l’agenzia abbia collaborato con Mercedes-Benz e continui a fornire servizi per brand come Parmalat.

La nuova Digital Dust

Digital Dust trae le sue radici da DBA - Digital Brand Architects. «Che nel nostro Paese continua a vivere come unit interna a Digital Dust ed è dedicata alle operazioni di talent management, in linea con la ristrutturazione internazionale avviata dalla stessa DBA (acquisita da United Talent Agency circa un mese fa, ndr)», precisano.

Oggi DBA in Italia impegna 6 persone con contratti con una cinquantina di talenti. Contemporaneamente Digital Dust, che, prima del rebranding, in Italia era la costola interna di DBA impegnata su alcune discipline come content creation e influencer marketing, è diventata il brand con cui l’agenzia opera sul mercato. Un mercato che vede collaborazioni non solo con clienti diretti, «ma anche e sempre più intensamente con i centri media, che si sono resi conto delle potenzialità insite nell’influencer marketing», puntualizzano le tre fondatrici.

La risposta del mercato

Come confermato dai risultati generati da Digital Dust, «la reazione del mercato è stata positiva, grazie anche al fatto che dietro al nuovo nome ci sono le stesse persone, che fanno il proprio lavoro con costanza e passione». Il rebranding è stato battezzato con un nuovo sito e ha permesso all’agenzia di rinfrescare e meglio collocare il suo posizionamento. In particolare, hanno spiegato, il focus dell’agenzia è sulla content creation, un servizio su misura che copre tutte le fasi della campagna, dall’ideazione fino alla produzione, ed è ormai sempre più importante nel fatturato della società.

«Spesso questa attività si accompagna all’influencer marketing. E talvolta accade che i contenuti prodotti da Digital Dust per i social network, vengano poi ripresi nei punti di vendita dei partner o in operazioni sui mezzi offline, come nel caso di creatività destinate alla stampa». Tra gli ultimi lavori In questo senso si cita quello curato per la nuova capsule collection delle sneakers Etro, nota casa di moda italiana fondata nel 1968. Le tre hanno anche ricordato che diverse campagne realizzate per brand del settore fashion vengono veicolate all’estero, con una particolare attenzione nei confronti di Cina e Medioriente.

«Tra le ultime novità nel campo dell’influencer marketing in casa Digital Dust, segnaliamo una partnership strategica con un tool che consentirà all’agenzia di selezionare i profili più adatti per una campagna e di monitorarne l’andamento», hanno concluso. Completa il quadro delle attività di Digital Dust il social media management.