VELUX presenta Storie di Luce con un’iniziativa video di Social Content Factory
Una serie di filmati ispirati al documentarismo observational che racconta da un punto di vista inedito case in cui la luce naturale svolge un ruolo fondamentale. In giro per il Belpaese
Milano, Bologna, Palermo, Ragusa, Padova: cinque progetti residenziali italiani diventano protagonisti di Storie di Luce, un’iniziativa appena lanciata da VELUX. Storie di Luce racconta da un punto di vista inedito case in cui la luce naturale svolge un ruolo fondamentale.
VELUX come esperienza
Tutto è nato alla fine dello scorso anno dall’esigenza di trovare un formato adatto al racconto del brand VELUX come esperienza. Si è così deciso di lavorare alla realizzazione di video-racconti, multi declinabili per tipologia e fruibili dai diversi target, dal consumatore finale al progettista. Obiettivo raccontare come la luce zenitale entrasse nella vita di tutti i giorni delle persone e di com’è possibile vivere la nella propria abitazione, sia in caso di ristrutturazioni che di nuove costruzioni.
Social Content Factory
La scelta del partner video è ricaduta su Social Content Factory, parte di The Story Group - Nati per raccontarti, una delle realtà più interessanti del panorama italiano; a Serafino Ruperto, consulente VELUX da oltre dieci anni, il compito di gestire e coordinare l’iniziativa.
Approccio observational
Con il supporto dei consulenti alla progettazione VELUX è partito un vero e proprio casting; case belle, case luminose, case con differenti personalità, proprietari e architetti disposti a mettersi in gioco. Scelte le città, i progetti e i protagonisti, una crew composta da sei persone ha girato l’Italia negli ultimi mesi entrando di fatto per alcuni giorni nella vita e nelle case di cinque famiglie. Ha provato a farlo in punta di piedi, in modo da cogliere l’essenza del vivere, la quotidianità delle persone che le abitavano. Un approccio observational il cui le camere, gli autori e il fotografo si sono di volta in volta adattati ai ritmi diversi delle famiglie.
Sogni, bisogni e arte
“Storie di Luce ci piace immaginarla come una piattaforma di comunicazione in grado di raccogliere sogni, bisogni e arte del buon progettare e che li sintetizza in video racconti - ha raccontato Marco Cordioli, Responsabile Marketing di VELUX Italia -. Questa iniziativa parla indirettamente anche della trasformazione digitale che negli ultimi anni ha cambiato profondamente il modo di interpretare i ruoli di marketing, vendite e customer care all’interno delle aziende. Il racconto infatti si trasforma e dà accesso a servizi di consulenza gratuita e supporto al processo di scelta e acquisto.”
Progetti eterogenei
La video serie raccoglie episodi tra loro profondamente diversi, testimonianze che raccontano l’Italia e i suoi territori. Progetti differenti, colori, accenti, sfide che nella buona progettazione della luce naturale trovano soluzione. Ed è proprio la voce dei protagonisti, proprietari e progettisti, che accompagna lo spettatore in questo viaggio alla scoperta della luce.
Iniziativa importante
“Siamo davvero molto contenti di continuare un percorso che ci vede affiancare VELUX nella videostrategy con questo nuovo progetto in cui siamo ispirati ai maestri del documentarismo observational, e che senza dubbio è il più importante sino ad ora da noi realizzato per l’azienda - ha dichiarato Andrea Stagnitto, Founding Partner di Social Content Factory -. Il livello di execution, la ricerca di un racconto artisticamente rilevante e il discreto inserimento del prodotto e dei suoi benefici spero possano essere i fattori vincenti”.
La luce naturale
Storie di Luce, in sintesi, vuole mostrare al pubblico quanto la luce naturale sia in grado di migliorare la vita quotidiana, far scoprire le soluzioni sia per tetti a falda che per tetti piani messe a disposizione di progettisti e utenti, raccontare i benefici che VELUX può abilitare: più luce e ventilazione naturale alla vita.
I credits
Per Social Content Factory la regia della serie è di Martina Bertoli e la produzione esecutiva è di Valentina Squillace. Il project management, infine, è di Veronica Clavello. Le fotografie sono di Andrea Segliani.