Autore: Redazione
12/07/2016

Millennials, le recensioni video online influenzano gli acquisti

Dalla ricerca diffusa da BuzzMyVideos, si evince come la pubblicità non venga percepita come invadente nella propria esperienza di visione, ma migliori la fruizione di contenuti video su internet

Millennials, le recensioni video online influenzano gli acquisti

La potenza dei video ora influenza, e non poco, anche le scelte d’acquisto degli italiani. Secondo i risultati della ricerca “Online Video Barometer 2016”, diffusa da BuzzMyVideos e condotta da OnePoll, il 94% dei Millennials italiani intervistati dichiara di essere più propenso ad acquistare un prodotto che ha una recensione video online positiva da una fonte fidata, mentre il 90% cerca informazioni e recensioni video online, prima di procedere all’acquisto su internet. Svolta su un campione di 500 Italiani, rappresentativi della popolazione tra i 18 e i 35 anni, l’analisi ha avuto lo scopo di capire le tendenze nel consumo di video online: tra i contenuti più visti, musica (35%), seguita da tecnologia (21%) e videogame (17%). Uomini e donne, stesso tempo speso online per motivi differenti Il 69% dei Millennials oggi guarda più di 6 ore di video online ogni settimana e di questi il 56% resta connesso per oltre 11 ore settimanali, dato distribuito equamente tra pubblico maschile e femminile. Il 16% di coloro che preferiscono video sul mondo del cibo e l’8% degli appassionati di tecnologia  guardano oltre 31 ore di video su questi temi. Se la musica occupa per entrambi i sessi oltre un terzo del tempo trascorso davanti allo schermo del proprio device, le donne spendono più tempo dei coetanei maschi guardando video dedicati a temi come beauty (15%) e tutorial diy (14%), mentre gli uomini si interessano a videogame (25%) e tecnologia (27%). YouTuber i più attendibili Gli YouTuber e, in generale, le celebrità dei video online, sono tra le fonti più attendibili per i Millennials nel panorama pubblicitario: quasi la metà degli intervistati (42%) sostiene di fidarsi di più di una recensione di prodotto su YouTube rispetto a qualsiasi altro mezzo di comunicazione, rosicando budget adv a mezzi tradizionali, tv in testa. Cambiano le abitudini dei consumatori e si aprono nuove opportunità per brand e inserzionisti Questi risultati, infatti, aprono prospettive interessanti per i marchi che ancora non hanno adottato una strategia video su internet e che, dall’altro lato, riflettono il successo di molti brand che hanno scelto questo canale per rivolgersi ai Millennials, segmento che comprende oltre 11 milioni di italiani. L’82% degli intervistati vorrebbe poter cliccare direttamente su un prodotto visto in un video online: una funzionalità ad alto tasso di engagement che potrebbe convertirsi in un format molto interessante per gli inserzionisti. Dunque, dati emersi dall’Online Video Barometer dimostrano come le nuove generazioni stiano attraversando un cambiamento epocale nella fruizione di intrattenimento e informazione, abitudini che avranno un impatto sempre più forte sul mercato pubblicitario. La crescente domanda di profilazione di contenuti per aree di interesse non può più essere soddisfatta dai mezzi tradizionali: se da un lato è sempre più difficile intercettare i Millennials seguendo paradigmi classici, dall’altro l’online video aprirà incredibili opportunità di dialogo per coinvolgere e fidelizzare questa fascia di pubblico. La risposta dell’industry adv, adblocking compreso L’advertising su internet ha rappresentato il 29,9% di questo mercato nel 2015 e si prevede che arriverà al 38,4% entro il 2018. La pubblicità video online è considerata meno fastidiosa, anzi l’83% degli intervistati dichiara di gradire la presenza di video promozionali ben fatti: la pubblicità non viene percepita come un elemento invadente nella propria esperienza di visione, ma migliora la fruizione complessiva di contenuti video su internet. Gli appassionati di tecnologia e fai-da-te sono quelli che apprezzano di più questo tipo di contenuti pubblicitari (rispettivamente il 92% e 87% degli intervistati). L’uso di adblocker nei video online sembra molto legato al tipo di contenuti: il 54% dei giovani intervistati dichiara di usarli (di questi 15% li usa sempre), mentre il 46% sostiene di non utilizzarli mai. Il commento di Paola Marinone, ceo e cofounder di BuzzMyVideos “Osservando i risultati del sondaggio abbiamo rilevato come guardare video promozionali prima di acquistare un prodotto sia diventato una necessità assoluta per il 90% dei Millennials. L’Italia e’ pronta per un cambiamento nella dinamica dell’investimento pubblicitario ed è questa una grande opportunità per i brand e le agenzie per creare ampie quote di mercato su target molto difficili da raggiungere.”